Gli ISTRICI: ora la Falsa-ecologia ha preso di mira anche loro per eradicarli dall’Italia! FERMIAMOLA!

Condividiamo tutti in tempo!
ED ORA LA FALSA-ECOLOGIA PRENDE DI MIRA GLI ISTRICI ITALIANI!

Gli ISTRICI: ora la Falsa-ecologia ha preso di mira anche loro per eradicarli dall’Italia! FERMIAMOLA!

CAPIAMO COME E PERCHÉ IN TEMPO, SBUGIARDIAMO LE RAGIONI ADDOTTE E FERMIAMO I BIOCIDI!

UN’ ALTRA SPECIE DI ISTRICE VIENE RICONOSCIUTA IN ITALIA TERRA DEL MEDITERRANEO DOVE AFRICA E ASIA SI INCONTRANO … MA ORA SI RISCHIA IL LORO STERMINIO …
LEGGIAMO E COMPRENDIAMO IN TEMPO!

Che peccato notizie così belle ed entusiasmanti, come l’ individuazione di questa ulteriore specie Hystrix indica (Porcospino crestato asiatico o indiano), rispetto a quella già riconosciuta come presente, Hystrix cristata (Porcospino crestato africano), vengono infarcite invece dal rischio di demonizzazione di queste presenze come specie aliene invasive, con conseguente pericolo di un loro sterminio data l’ ideologia imperante oggi della falsa-ecologia. Ma non più tanto imperante e ormai smascherata se siamo qui a stigmatizzarla e a condividere!
Vedi in merito questo recente articolo che trasforma nella sua presentazione in qualcosa di brutto ciò che è invece una bella notizia da facto per la biodiversità italiana: https://www.researchgate.net/publication/320188740_From_accidental_citizen-science_observations_to_genetic_confirmation_how_to_spot_new_hidden_invaders

Grave poi che, mi par di leggere nell’ articolo linkato sopra, il più comune Istrice in Italia, Hystrix cristata, venga detto anch’ esso introdotto dall’ uomo, come ora anche ciò detto per l’ Hystrix indica, in entrambi i casi affermazioni comunque non supportate da valide prove, (benché certo possibile per carità, almeno per alcuni esemplari), quando poi il genere Hystrix è comunque ben attestato in Puglia, e quindi in Italia, già nel Pleistocene dalla Paleontologia.

Grave anche il riferimento propagandistico al coinvolgimento della Citizen-scienze in questa chiave, ovvero la segnalazione entusiasta da parte dei cittadini di avvistamenti di specie che rischia di trasformarsi da una creduta azione di protezione della Natura negli ignari cittadini animati da buoni propositi e speranze, in un’ opera di delazione dove “il cattivo animale detto alieno deve essere fatto sparire al più presto dal territorio, magari anche se in tutto identico tranne che in qualche base azotata del suo DNA alla specie più comune e ritenuta autoctona nel territorio, e ciò perché minaccerebbe l’ ecosistema autoctono” … Mala tempora currunt!

Qui addirittura non solo son similissime le due specie, tanto che è da valutare se è rispettata la definizione di specie differenti, ovvero che non diano da accoppiamento tra loro prole fertile, in tal caso più giusto sarebbe parlare di varietà di una stessa specie; ma anche la specie già nota come preesistente in Italia si tenta in tutti i modi di dirla alloctona aliena anch’ essa, benché qui da secoli, solo sulla base di una presunta idea che sia stata introdotta dall’ uomo diversi secoli or sono! Cosa che non ha prove, e che anche quand’ anche fosse non andrebbe presentata come cosa di cui ancora preoccuparsi in termini ecologici, nel caso in questione il tutto reso ancor più lieve dati persino i precedenti europei del genere Hystrix in questione.

Confrontate le foto in rete per vedere quanto son simili queste due tipologie di Istrice!

Mi basta solo sapere che se vi è chi ne è consapevole oggi di tutto ciò, di questo preoccupante andazzo pseudo-scientifico!

Invece di festeggiare per questa variabilità quasi misteriosa e neppure tanto come vedremo del genere Hystrix in Italia, che magari racconta storie naturali ed antropiche antiche ma comunque interessanti da svelare con maggiori studi, invece di chiedere maggiore tutela e diffusione di queste specie, anche neo-scoperte in Italia, c’ è il serissimo rischio che si mettan su campagne da “soluzione finale” biocide-sterilizzanti-segreganti che l’ Europa non molto addietro ha conosciuto nel ‘900 contro razze umane bollate proprio invasive aliene, stessa identica dialettica di fondo!

Persino poi in quest’ altro sempre recente studio
Vedi: http://www.aiaz.it/public/Salari&Sardella_2011Hystrix.pdf !
si salta a piè pari sui segni di presenze già proprio della specie Hystrix cristata nel Pleistocene in Italia, (e dunque non solo nell’ Olocene), dicendole tutte frutti di errori(?), possibile certo, ma non vi è una volontà di correre verso un rapido tacciare di alloctonia anche la specie più comune di Istrice oggi in Italia?
A me parrebbe di sì, e riservandoci maggiori approfondimenti basta vedere il giro ingarbugliato che devono fare i buoni bravi enciclopedici di Wikipedia per tener conto delle nuove affermazioni: “In passato si riteneva che fosse stato introdotto in Italia dai Romani. Alcune evidenze fossili sembravano contraddire questa ipotesi, suggerendo la presenza di Hystrix cristata in Europa già nel Pleistocene. Tuttavia, uno studio recente ha escluso che i reperti fossili siano effettivamente attribuibili a Hystrix cristata, appartenendo, piuttosto, a una specie ormai estinta, e ha confermato che Hystrix cristata sarebbe comparso sul territorio italiano soltanto in tempi storici.” (Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Hystrix_cristata).

Con questi articoli non si sta facendo certo un buon servizio alla Scienza, alla vera Citizen-scienze, e alla biodiversità complessiva italiana fatta di specie autoctone e specie esotiche ormai naturalizzatesi, di specie selvatiche e domestiche tutte da proteggere!
Urge una stagione di totale restaurazione scientifica naturalistica inaugurata dall’ abbattimento del paradigma imperante oggi della specie aliena a forza, su cui montare speculazioni pro sua sterminazione con scomparsa dagli spazi naturali del territorio!

Buon senso vorrebbe invece che nelle conclusioni si fosse detto:

“queste presenze mostrano l’ adeguatezza degli ambienti naturali italici ad ospitare ancora, come nel passato, specie del genere Hystrix“,

invece nulla di tutto ciò, mentre l’ Unione Europea finanzia però i biocidi, se uno stato decide di avallarli, contro specie di cui affermata l’ alloctonia, da uno, due, dieci, cento, mille o più anni … e certo, con questo metodo tutte le specie quasi le si può bollare esotiche un tempo, e invece di accorgersi da questi paradossi come nella Natura tutto migra e si , taluni voglion invece inculcare nella mente della gente, coinvolgendola e facendola sentire partecipe di un brutto piano di suicida desertificazione artificiale ed impoverimento …
e gli stessi enti guarda caso stan dietro la demonizzaione anche di altre specie con la stessa scusa dell’ esoticità originaria, i medesimi dietro il tentativo di fare stragi finanziate dal pubblico di Lupi e Cinghiali con fare demonizzatore e adducendo pure per queste specie autoctonissime opionabilissime questioni di purezza razziale, i medesimi dietro lo sterminio tramite sterilizzazione di Cani e Gatti amici dell’ uomo da millenni e pertanto innocui all’ ambiente in quanto inseriti ormai in esso, e discendenti di animali autoctoni selvatici ancora viventi in Italia e in Puglia come Lupi e Gatti selvatici, eppure tacciati follemente oggi di ogni male sia se liberi, sia se padronali, ecc. son le diverse voci della stessa Falsa-ecologia!

Un rubinetto di finanziamenti pubblici da chiudere a monte del tutto in UE, pro invece conservazione dell’ esistente e naturalizzazione con reintroduzione del reintroducibile scomparso a causa dell’ uomo nei millenni!

Note per delle ulteriori considerazioni:
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vediamo per

-) Hystrix indica: Geographic Range from http://www.iucnredlist.org/details/10751/0

Range Description:
This species has been recorded in Turkey and the eastern Mediterranean through southwest and central Asia (including Afghanistan and Turkmenistan) to Pakistan, India, Nepal, China and Sri Lanka. In the Himalayan mountains they reach altitudes of up to 2,400 meters (Gurung and Singh 1996).
Countries occurrence:
Native:
Afghanistan; Armenia; Azerbaijan; China; Georgia; India; Iran, Islamic Republic of; Iraq; Israel; Jordan; Kazakhstan; Nepal; Pakistan; Saudi Arabia; Sri Lanka; Syrian Arab Republic; Turkey; Turkmenistan; Yemen

-) Hystrix cristata: Geographic Range from http://www.iucnredlist.org/details/10746/0

Range Description:
The Crested Porcupine is found in Italy, North Africa and sub-Saharan Africa. In the Mediterranean it is known from mainland Italy and the island of Sicily, Magreb (Morocco, Algeria, Tunisia; there are also records from Libya), and along the Egyptian coast (Osborn and Helmy 1980). It has been recorded from sea level to 2,550 m in Moroccan Anti Atlas (Cuzin 2003). It is sometimes asserted that the porcupine was introduced to Italy by the Romans, but fossil and subfossil remains suggest it was possibly present in Europe in the Upper Pleistocene (Amori and Angelici 1999).
Countries occurrence:
Native:
Algeria; Angola; Benin; Burkina Faso; Cameroon; Chad; Côte d’Ivoire; Eritrea; Ethiopia; Gambia; Ghana; Guinea-Bissau; Italy; Kenya; Liberia; Libya; Mali; Mauritania; Morocco; Niger; Nigeria; Rwanda; Senegal; Sierra Leone; Somalia; Sudan; Tanzania, United Republic of; Togo; Tunisia; Uganda
Possibly extinct:
Egypt

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Praticamente l’ Istrice “Hystrix indica“, che ha areale più asiatico, vive già in Medio Oriente, inclusa l’ Anatolia (Turchia) e altri paesi medio-orientali del Mediterraneo orientale,
mentre l’ Istrice Hystrix cristata vive già in nord Africa.

Fotocopia questo caso di quanto avvenuto contro i Camaleonti comuni mediterranei (Chamaeleo chamaeleon) viventi in Italia, che da esame genetico son risultati: quelli del sud della Calabria più imparentati con quelli africani e del più prossimo Mediterraneo occidentale, e quelli salentini più imparentati sempre entro la stessa specie con gli esemplari del più prossimo Mediterraneo orientale, ma in un caso e nell’ altro li han detti perciò(?) alloctoni, nonostante il loro genere Chamaeleo, come esattamente per il genere Hystrix, è già attestato in Europa in epoche geologiche passate; ciò in un recente articolo sui Camaleonti in Italia,
vedi: http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/11250003.2016.1186236
articolo dello stesso tono demonizzatorio in difesa delle specie autoctone (a questo punto ci si chiede quali esse siano?! Nessuna di questo passo!),
dell’ articolo in incipit per gli Istrici in Italia;
tutto ciò invece di far notare invece come la storia naturale e geologica, (magari anche insieme alla storia umana, dell’ uomo come parte e mezzo della natura stessa), ha favorito l’ arrivo di Camaleonti comuni tanto dal Mediterraneo occidentale quanto del Mediterraneo orientale nell’ Italia posta al centro tra di essi, così come di Istrici dalle vicine aree asiatiche e africane del Mediterraneo in Italia, come fu per tante specie oggi ancora presenti o scomparse nelle epoche passate, come gli studi paleombientali rivelano!
Una ricchezza che ora rischia lo sterminio, l’ opera del professionismo del biocidio, il razzismo verde, persino infondato nei suoi paradigmi, mosso contro Istrici e Camaleonti, con alcune loro popolazioni in Italia addirittura neo-scoperte!

Smascheriamo ovunque la Falsa-ecologia odierna!
E chiediamoci ma quanto dà l’ Unione Europea contro una specie bollata esotica e studiata sotto questi aspetti?! E capiremo!

Segui i soldi diceva il buon giudice Giovanni Falcone e troverai la radice del male laddove non ti tornano le motivazioni per ciò che ti appare criticamente insensato a prima vista e ingiustificabile sulla base delle ragioni mascheranti addotte!

Foto di Hystrix cristata presente anche in sud Puglia nell’ area delle Murge-Gravine, e forse anche questo genere ridiffusosi nella Penisola Salentina, genere tassonomico qui attestato nel Pleistocene (vedi scavi archeologici e studi paleontologici ad Avetrana), e “Porcospini” o “Istrici” chiamati attestati nei recenti secoli passati nella Penisola Salentina dalle fonti scritte:
http://www.skullsunlimited.com/userfiles/image/African%20Crested%20Porcupine.jpg

#IoSonoAmbiente

 

(Testo tratto dal mio post facebook del 4 ottobre 2017, cui rimando per gli interessanti miei commenti di approfondimento, al link: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10214559548852511&set=a.1888805429917&type=3&theater&ifg=1)

 

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PER UN CONFRONTO E RIFLESSIONI RIPORTO ANCHE IL TESTO QUESTO ALTRO MIO POST

Dalle conclusioni degli studi sulle specie alloctone ben si capisce quando si ha a che fare con naturalisti veri con la N maiuscola, che studiano, ammirano, apprezzano, valutano con saggezza e non sollevano crociate biocide estinguenti, anzi,
e non con Professionisti del biocidio mascherati da naturalisti!

Ecco dalle conclusioni lo stile di Naturalisti seri in studi dunque seri:

“Da quanto precedentemente visto si può sostenere come l’uomo abbia profondamente modificato il normale processo evolutivo naturale, dato che molti spazi che sarebbero stati disponibili per gli adattamenti delle specie preesistenti sono stati occupati da specie introdotte e quindi non più disponibili. La domanda che ci si pone è se le specie aliene abbiano portato un danno alla biodiversità. Guardando gli effetti di 10000 anni di alterazione umana dell’ambiente non si può affermare che in Italia la biodiversità sia stata irrimediabilmente danneggiata dall’introduzione di specie alloctone. Sicuramente qualche specie è stata sostituita da una simile più adattabile, ma ciò rientra nella dinamica dell’evoluzione. In questo senso l’intervento dell’uomo non ha che accelerato un processo indirizzandolo in una direzione che in sua assenza non avrebbe mai preso. La natura si è adattata secondo le sue leggi occupando in breve tempo con opportune mutazioni tutte le nicchie disponibili e ritrovando un nuovo equilibrio tre le diverse specie.”

https://www.academia.edu/23087358/Molluschi_continentali_alloctoni_dati_ed_ipotesi_sullintroduzione_in_Italia_dal_Neolitico_ad_oggi

I buoni esempi utili per stigmatizzale nel confronto il razzismo verde della falsa ecologia!

#IoSonoAmbiente

 

(Testo tratto dal mio post facebook del 31 ottobre 2018, cui rimando per gli interessanti miei commenti di approfondimento, al link: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.9/posts/10217757323074868)

 

 

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