Il meme strumentale ecoterrorista contro le specie bollate “ALIENE” – Riconoscerlo per fermarlo!

BASTA AL MEME STRUMENTALE ECOTERRORISTA CONTRO LE SPECIE BOLLATE “ALIENE”!

Meraviglioso Usignolo del Giappone (Leiothrix lutea) soggetto in Italia in questi ultimi anni agli attacchi del razzismo verde della Falsa ecologia, sebbene già in diffusione in natura dagli anni ’80 del secolo scorso si legge e originario dell’India e Cina meridionale, stesso nostro Continente eurasiatico ergo!

 

Il meme strumentale ecoterrorista contro le specie bollate “ALIENE”

Riconoscerlo per fermarlo!

 

Vediamo pubblicizzati su facebook convegni “formativi” rivolti ai docenti sul discorso “pericolosità delle specie aliene”, il killeraggio dei fichi d’India per intenderci! A questo sta portando la diffusione del pericoloso meme!
Da qui la necessità di mettere in luce in tempo tale meme anche a beneficio di chi rischia incautamente ed involontariamente con varie iniziative come questa di dargli nefasta eco.
 
Il fenomeno di nuove specie che si diffondono nel Globo è globale, internazionale, riguarda ampie regioni e non vede solo specie che dall’estero si diffondono in Italia, o tra regioni italiane stesse, ma vede anche specie nostrane diffondersi altrove, persino in altri continenti!
E’ la natura, avviene sempre e sempre è avvenuto!
La stessa storia di diffusione globale della specie animale Homo sapiens già in tempi paleolitici lo mostra grandemente!
Tutto ciò oggi in particolar modo e con più che sospetta enfasi viene distorto e strumentalizzato nel meme dei cambiamenti climatici come se fossero anche essi una novità, quando invece sono la norma nella natura del Quaternario, il periodo geologico di cui facciam parte, con la novità che oggi sia i cambiamenti climatici sia gli spostamenti delle specie vengono imputati solo all’uomo senza tener conto che alla fine anche l’uomo è parte della Natura e che tutto nella vita è movimento.
Il non riconoscimento della naturalità dei fenomeni di migrazione e diffusione delle specie viventi, della globalità di tali fenomeni, la negazione dell’importanza anche conservazionistica delle specie che l’uomo ha anche volontariamente contribuito a diffondere e/o addomesticare, il tacciamento di tutto ciò con il marchio della “problematicità”, “pericolosità”, “dannosità”, danno la misura di una montata ad hoc caccia alle streghe assolutamente ascientifica, una crociata contro le specie bollate aliene dove a rigore, considerando l’evoluzione della vita e la storia dei mutamenti geologici della crosta terrestre, difficilmente una specie potrebbe dirsi autoctona di una ristretta area presa in considerazione. Una campagna di mero offensivo “razzismo e purismo verde” di sconfinata miopia dai mille risvolti speculativi biocidi e per nulla scientifici, che ignora lo studio della storia naturale, anche con analisi paleontologiche che son invece doverose, e che nasconde la scientifica Ipotesi di Gaia che vede invece come fisiologica la mutazione dinamica del complesso del vivente al fine della regolazione dei parametri fisico-chimici della biosfera con fini omeostatici regolatori risanatori anche oggi come risposta all’inquinamento stesso introdotto dall’ uomo; una funzione regolatrice del mondo vivente che viene offesa e calpestata da chi denigra ad esempio la diffusione di una pianta a rapida crescita mellifera gran divoratrice di CO2 e straordinaria come l’Ailanto (anche detta pensate Albero del Paradiso), che occupa terreni smossi e poveri da pioniera, e che di origine asiatica appartiene ad un genere già ampiamente diffuso e attestato dai fossili in Europa, Italia inclusa, nell’era Terziaria! Uno straordinario ritorno di cui l’ecoterrorismo della Falsa-ecologia non fa menzione mentre alimenta la demonizzazione di questa pianta, e non solo di essa!
L’attacco alle specie esotiche naturalizzatesi: il razzismo verde della Falsa-ecologia!
 
ABBIAMO IL DOVERE CIVICO POLITICO E SCIENTIFICO di prendere atto di quanto sta accadendo, e con ricostruzione storico-scientifica della storia delle speculazioni ecoterroristiche inquadrare questa odierna in crescita sulle specie esotiche tra le altre che già hanno funestato il nostro ambiente e salute:
-) vedi l’attacco in agricoltura e giardinaggio, per vendere erbicidi, contro le sempre utilissime e preziose erbe bollate invece come malerbe infestanti, ora erbicidi seccatutto contro le piante aliene,
-) l’attacco a insetti, funghi, lumache, lombrichi persino in agricoltura per vendere pesticidi vari,
-) la demonizzazione di varie specie come i topi, i ratti, le blatte, le zanzare, le mosche, per vendere e spandere altri veleni anche a livello pubblico e domestico,
-) la demonizzazione dei gatti e dei cani per il business della sterilizzazione seriale,
-) la demonizzazione di specie autoctone come cinghiali, lupi, istrici, daini, cervi, caprioli, orsi, ecc., con scuse di ogni tipo persino di purismo verde, arrivando a bollarli impuri a seguito di normalissimi incroci con simili di altre nazioni europee pur se della stessa specie, o addirittura fino a bollarli non più autoctoni perché sebbene presenti già nel Paleolitico poi comunque reintrodotti dall’uomo,
-) l’attacco delle specie vegetali con la scusa della produzione di pollini causa di allergie da cui persino biocidi contro alcune specie per una teatralità funzionale negli anni trascorsi al meme delle allergie,
-) come teatrali gli stamping out, l’ecatombe detta preventiva di numerosi cigni reali o di interi allevamenti di pollame nel business intorno a malattie come l’Aviaria;
-) l’elenco dei patogeni di quarantena UE per fitopatie, tra cui la Xylella fastidiosa, architettati cavalli di troia di mega argro-speculazioni devastanti ed ecocide,
-) le piante bollate stupefacenti e vietate seppur per secoli coltivate in Italia liberamente come la Canapa sativa
-) ecc.
ogni volta con tanta propaganda mistificatoria di supporto, anche per indurre psicosi, creando imperi di monopolizzazione e di controllo che erodono le democratiche “libertà naturalistiche” delle comunità all’utilizzo ecosostenibile delle risorse naturali senza estinguerle e all’allevamento e alla coltivazione, che hanno valore conservazionistico, mai il contrario, di tutte le specie viventi che le comunità vogliano ripropagare in tal modo, nonché al fine di creare frontiere, ancor più forti barriere commerciali tra stati e persino microfrontiere (vedi i cordoni sanitari nel caso della maxi frode della pseudo-quarantena su Xylella in Puglia) atte ad impedire la libera circolazione nel commercio tra comunità delle specie viventi, (in Puglia il blocco dei vivai con scusa Xylella ad esempio), fondamentale ai fini sia della conservazione, (pensiamo alle piante estinte per varie vicissitudini nelle aree di origine ma salvatesi grazie alla loro commercializzazione nel mondo e comunque diffusione; o agli animali salvati dalla rete degli zoo-bioparco come il Bisonte europeo sterminato in selvatico dalla caccia e che oggi sta ritornando a ripopolare l’Europa grazie a bei progetti di reintroduzione; nel Paleolitico vivevano anche in Italia i suoi antenati!), sia ai fini dei diritti democratici dei popoli!
ERADICAZIONI a tappeto di specie con ogni scusa connotano la Falsa-ecologia
Urge un’azione di vera ecologia che sia scientifica
dove Scienza vuol dire in primis curiosità di conoscenza e di comprensione in un atteggiamento di meraviglia e non di paura per la realtà naturale!
Scienza è studiare il fenomeno dinamico di una specie che diffonde;
decidere invece di intervenire per un biocidio contro di essa valutando opinabili pro e contro, addirittura per il tentativo di sua eradicazione, operazione pure costosa, e con neppure certi risultati (per fortuna!) dato che si tratta di fenomeni di scala spesso sovranazionale, è una decisione politica, di malapolitica fossilizzante e depauperante la biovarietà complessiva, addirittura sovente avvelenante, (vedi il caso scandalo degli erbicidi usati contro l’Ailanto nel Parco naturale delle Murge, o i veleni rodenticidi contro i Ratti nel Parco naturale dell’Arcipelago toscano in questi anni recenti).
 
La sana Ecologia, che sia degna del logos che è nel suo termine, deve rigettare i meme strumentali della falsa-ecologia e della pseudo-scienza del professionismo del biocidio che oggi l’attanagliano, roba da consulenti ed esperti di marketing per ditte del pesticidio, che han prodotto persino testi “bibbia” manuali pro psicosi per questa crociata non santa contro le specie esotiche, elenchi di migliaia di specie demonizzate ad hoc da abbattere da far impallidire forse persino le romane liste di proscrizione delle persone dichiarate “hostes publici” (nemici pubblici, pertanto da bandire/uccidere al tempo di Silla), e gli elenchi dei testi bollati eretici privi di imprimatur papale da dare al rogo al tempo dell’Inquisizione cristiana!
Una mala ecologia oggi che invece ha prodotto in questi anni caterve di sovvenzionati studi feccia con abstract e conclusioni da accapponare la pelle per le note demonizzatrici delle specie prese di mira in essi, al fine di legittimarne gli speculativi eccidi!
Tutto coordinato e coordinando una mala politica a tal fine con coinvolti istituti quartier generale di falsa-ecologia da chiudere assolutamente
DELENDA EST!
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Diritto di cittadinanza piena, dicircolazione e fertilità per il Procione in Italia "Ius soli et sanguinis"!I suoi…

Gepostet von Oreste Caroppo am Mittwoch, 26. September 2018

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NOTA: ad esempio
il caso della demonizzazione dell’ Usignolo del Giappone
URL da fecebook:

Nome scientifico Leiothrix lutea. E’ un uccellino di piccole dimensioni (circa 150 mm.) diffuso in India settentrionale,…

Gepostet von Usignolo del Giappone am Sonntag, 15. Mai 2016

Meraviglioso Usignolo del Giappone (Leiothrix lutea) soggetto in Italia in questi ultimi anni agli attacchi del razzismo verde della Falsa ecologia, sebbene già in diffusione in natura dagli anni ’80 del secolo scorso si legge e originario dell’India e Cina meridionale, stesso nostro Continente eurasiatico ergo!
Accusato di ogni disastro “potenziale”, ora contro la fauna autoctona, ora persino detto portatore di malattie, scuse facili insomma con cui alla bisogna si può demonizzare qualsiasi cosa. E di fronte a dubbi sulle modalità del suo arrivo subito le mani avanti dicendolo scappato da gabbiette, può anche essere come no, ma, quand’anche fosse, la libertà e la naturalizzazione vengono presentati come eventi fuori dall’ ordo naturalis, quando invece non vi è nulla in essi di scandaloso o innaturale, anzi! La forza della vita e della biodiversità!
Vedi ad esempio, e notate i titoli allarmistici, questo articolo dal titolo “Alieni in Italia, le 10 specie più pericolose”, e addirittura messo tra queste l’Usignolo del Giappone!
del al link: http://www.nationalgeographic.it/natura/2011/02/16/foto/specie_invasive_italia-182378/7/
“Alieni” termine cavalcato dalla Falsa-ecologia per sfruttare il senso di terrore associato ad esso dalla cinematrografia di fantascienza e usato in qui riferimento alle specie esotiche! Che male-furbate!
URL da fecebook:
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Contro questo bassume offesa dell’ecologia internazionale,
urge riconoscere l’importanza di ripristinare un atteggiamento più pacato e scientifico a partire dall’Italia che cominci a cancellare i concetti di eradicazione delle specie, da sostituire con quello di riconoscimento dell’importanza di ogni specie e del dinamismo di esse sul nostro Pianeta. La fossilizzazione appartiene ai resti del vivente, non è dimensione di ciò che vive!
La tutela della biovarietà-biodiversità la cui importanza è sancita dall’internazionale Conferenza di Rio del 1992 sottoscritta anche dall’Italia non può essere declinata nella forma di una guerra tra autoctone ed esotiche, distinte opinabilmente per forza di cose, con sterminio di queste ultime!
Biodiversità che è parte fondamentale di quel paesaggio storico-naturale, connotato ad esempio anche da esotiche Agavi e Fico d’India, paesaggio che l’ Italia tutela come previsto dalla Costituzione tra i principi fondanti della Repubblica Italiana (art. 9 redatto anche da un allora giovane Aldo Moro nella costituente).
Non possiamo formare desertificatori fanatici costruttori di un avvelenato deserto artificiale, e scheriffi verdi della fossilizzazione del vivente in vita che intervengono appena una specie osa spostarsi dagli innaturali confini stabiliti per essa!
Seguite i soldi troverete la eco-mafia.jpg
Dobbiamo invece favorire quell’ Ecologismo che a partire da una vera ecologia
che recupera la varietà agricole,
che partecipa alle reti globali conservazionistiche,
che rinaturalizza
e apprezza la naturalizzazione spontanea e non la combatte certo ma asseconda e affianca,
che coordina ai fini di uno sfruttamento ecosostenibile delle risorse che non estingue le specie e cultivar/varietà,
che tutela e restaura il paesaggio dagli obbrobri di una modernità progettata senza saggezza e senza rispetto del pittoresco da inseguire con buona ingegneria naturalistica invece,
che riforesta apprezzando anche la wilderness la selvaticità accatto al Genius loci costruito dalla stratificazione dell’antropizzazione nel paesaggio naturale,
che non toglie-eradica, né sterilizza certo, ciò che c’è già di vivente, anche di specie esotiche, ma che aggiunge,
che non denigra ma anzi esalta il valore genetico delle specie e varietà domestiche sia in sé, sia a livello di paesaggio, sia ai fini di futuri rinselvatichimenti.
 
Solo pensare alla natura esotica di patate, mais, riso, pomodori, ecc, dovrebbe bastare per capire la meschinità e strumentale parzialità di piani falso-ecologisti anti-esotiche oggi! L’ importanza del “cum grano salis” oggi smarrito nella questione!
 
Pensiamo poi soltanto alla formica argentina iper-diffusa nell’ Europa meridionale ormai da decenni e pensiamo cosa vorrebbe dire permettere alla follia del razzismo verde di operare con pesticidi o persino virus ingegnerizzati che si stanno brevettando contro le specie bollate aliene!
 
C’è della follia e fanatismo nel razzismo verde come in tutta la falsa-ecologia, ciò che si deve fare è smascherare tutto in tempo e prevenire, utilizzando il consiglio del giudice Giovanni Falcone “segui la pista dei soldi” per mettere alla berlina tutte le sue innumerevoli voci di speculazione!
 
Questa oggi l’ attività scientifica da fare in maniera vigorosa e certosina! Oltre che stigmatizzando in tutte le sedi e occasioni tutti ciò! E da parte di tutti!

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