RIFLESSIONI IMPORTANTI sul RAZZISMO/PURISMO VERDE della FALSA ECOLOGIA
Falsa ecologia che oggi rappresenta una emergenza ambientale assoluta!
(Leggete con attenzione! Specialmente chi ha visto già gli orrori della Falsa-ecologia con le devastazioni della green economy industriale al paesaggio storico-naturale, o con le follie della maxi frode Xylella in Sud Italia non può non bruciare le tappe, rendersi conto di tutta la degenerazione e svegliare tutti gli altri animati da buoni valori naturalistici!)
Questo diciamo è l’assioma che è stato affermato nell’odierno: “l’eliminazione della specie neogiunta” come strumento di salvaguardia delle autoctone; in esso vi vedo però ormai grande miopia, nonché poi oggi una enorme speculazione, bastano le misure del professionismo del biocidio per capire che vi è qualcosa di esagerato e pertanto di snaturato: “son ormai oltre 3000 mila le specie esotiche diffuse in europa messe all’indice”, anche specie presenti ormai da decenni come Ibis sacri, Cigni neri e Anatre mandarine, anche specie presenti da secoli tramite gli importantissimi giardini botanici, anche i pesci rossi e le gambusie … di esse si vuole fermare addirittura il commercio (vedi giacinto d’acqua), le si vuole eliminare, sterilizzare, catturare, non fare allevare, eradicare.
E tra queste persino specie che vivono in una nazione europea e non nell’altra, così l’austriaco pesce siluro se valica le Alpi diventa qui “esotico da eliminare”.
E la follia si estende fino al gatto domestico euro-mediterraneo e non solo in Australia ma persino nella sua stessa Italia, si parla di ferali, ibridi, e ogni termine per denigrali ed eliminarli “amorevolmente”! Poi scopri che il suo antenato comunque, la sua stessa specie (Felis silvestris), di cui il domestico è solo geneticamente una varietà (Felis silvestris varietà catus), era già presente in Salento nel pleistocene! Il concetto di specie legato alla fertilità della prole? Quasi sottaciuto ormai in questo ecoterrorismo!
Inoltre in questa miopia diffusasi in Italia della Falsa ecologia non si vede che son solo alcune specie in cui scatta qualcosa di assai interessante e si diffondono globalmente o quasi, come avvenne per la specie Homo sapiens, son i “conquistatori della natura”, mai definizione sensazionalistica più azzeccata ed eloquente, vedi Gambero rosso della Louisiana o la Nutria;
Nutria che poi scopri che ha raggiunto persino la Sardegna, sfrutterà l’uomo per questa sua ampia diffusione? Certo, ma il sottovalutare il contributo della stessa specie in tutto questo è miope, non scientifico!
Specie come il Gambero rosso della Louisiana seguono poi la strategia r, ma anziché spiegare alla gente di cosa si tratta si demonizzano mediaticamente le loro esplosioni demografiche che avvengono in lassi di tempo limitati in certi luoghi, e che son anche fonte di cibo per tanti predatori anche autoctoni che ne approfittano, e ne potrebbe approfittare anche l’uomo se si facesse giusta informazione che non si fa: son gamberi eduli preparati nel giusto modo e raccolti senza foga di sterminio territoriale! Ma questa Falsa ecologia, si sa, vedi frode Xylella, strizza l’occhio sempre a chi da ogni situazione reale spontanea o creata ad hoc, di certo sempre distorta mediaticamente, è pronto a imporre come “soluzioni” soluzioni sotto brevetto o a know-how suo esclusivo, monopolizzazioni, piani speculativi, mai invece si opera nel verso dell’integrazione delle masse liberamente nella soluzione senza privatizzazioni come sarebbe invece più etico democratico bello e saggio fare! Scuse falso-ecologiste e falso-sanitarie addotte per togliere il diritto alle libertà naturalistiche di importanza conservazionista alla coltivazione e allevamento di tutto ciò che vive, così ad esempio già anche avvenuto contro la antica coltura in Italia della utilissima canapa sativa nel proibizionismo, quindi l’attacco all’allevamento domestico dei polli con scusa aviaria, oggi persino del maiale con scusa la suina, degli olivi di cultivar non brevettate autorizzate con scusa Xylella, e si vorrebbe persino vietare la fertilità dei cani e gatti domestici con scusa randagismo, che è una scusa di falsa-ecologia e falso-animalismo! Ecc. ecc., un attacco indecente con ogni scusa e il suo contrario alla fisiocrazia dei popoli per mettere semi e fertilità nelle mani di pochi speculatori monopolistici!
Prendiamo poi l’ailanto, detto l’albero del Paradiso, si scopre che il suo genere viveva già in Italia nel Terziario prima delle grandi glaciazioni del Quaternario, ma di questo i professionisti del biocidio non vogliono si parli, come anche il genere Nelumbo, oggi generi tornati con l’uomo dall’Asia, ecc.
Ailanto pianta mellifera, ma “meglio non dirlo” o si rischia di far saltare questo costrutto pro pesticidio non dissimile dalla furbata di chi presentò ai nostri nonni le erbe come malerbe per vendere diserbanti nocivi e loro vi cascarono! Oggi vi casca in questo piano B dei professionisti del biocidio chi non si avvede del razzismo verde e si arma e parte contro di loro con acriticità non dissimile da quella dei nostri nonni a sterminio delle commestibili “cicurreddhe” (le cicorie selvatiche in dialetto salentino) negli oliveti con il glifosato! IDENTICO meccanismo mediatico-commerciale ecoterrorista!
Per dare un po’ di sostanza, senza sonnecchiare tra i documentari del canale tv Focus senza capire cosa vuol dire “lotta alle aliene”, e magari pure prendendovi irresponsabilmente parte attiva o da delatori, ecco alcuni scandali giunti alla cronaca: diserbanti al glifosato pagati con fondi pubblici e gettati nel parco naturale della Murgia con scusa esotico Ailanto: articolo al link https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/793664/parco-guerra-a-pianta-killer-l-erbicida-avvelena-la-murgia.html
Si dimentica volutamente che siamo in un interglaciale e tante variazioni e riincrementi di biodiversità sono già possibili tramite questo fattore climatico-geologico di fondo naturale nei “respiri” climatici del Quaternario in cui ancora siamo.
Scavi paleontologici e studi paleoambientali più in generale che farebbero bene ai professionisti del biocidio, che son operatori di povertà, desertificazione artificiale prezzolata persino, bio-depauperatori e scheriffi verdi che vigliano affinché nessuna specie estenda o addirittura riestenda il suo areale all’Italia; studi dai quali potrebbero meglio apprendere di migrazioni ed estensioni di areali dei grandi mammiferi e di innumerevoli specie, e rendersi contro di quanto sia l’uomo con la distruzione degli ambienti nell’olocene ad aver impoverito una assai più ricca biodiversità e non il fattore climatico da sempre oscillante nel Quaternario.
Son già pronti ad impedire l’incontro tra Orsi bruni delle Alpi e Balcani con gli appenninici Orsi bruni della Marsica, ma la specie è la stessa, e l’orso marsicano è un orso bruno rimasto isolato negli ultimi secoli a causa dell’antropizzazione, ma poiché si è parlato di sottospecie marsicana causa tale momentaneo isolamento vi è chi ora vorrebbe difendere questa minimale differenza … ma ci rendiamo conto dell’assurdo e della miopia evoluzionisticamente persino dannosa se applicata oltre!
PER APPROFONDIMENTO:
C' è qualcosa che non mi torna nell' approccio di certa "zoologia" italiana degli ultimi decenni! SEGUITE LA…
Non c’è un applicazione piena della lezione biologica evoluzionista in questa miopia dell’anti-alieno, che poi sulla Terra alieno non è, termine strumentalizzato per cavalcare il famoso film horror “Alien”, ecoterrorismo di fondo.
Giusto tener conto delle nicchie ecologiche certo, ma ingiusto non tener conto ad esempio quando si grida all’ “ibrido” intraspecifico Lupo con cane o Cinghiale con maiale che sarà poi sempre la selezione naturale ad agire ed eliminare tramite il territorio caratteristiche che la domesticazione aveva affermato per selezione artificiale!
Si dimentica, a questo punto diciamo volutamente, l’importanza anche conservazionista dello stesso allevamento!
PER APPROFONDIMENTO:
APPELLO AGLI ALLEVATORI CHE ALLEVANO IN FORME BUCOLICHE CONTRO LE MANOVRE DISTRUTTIVE DELL'IDEOLOGIA…
L’uro estinto in natura sopravvive che che se ne dica, e sarebbe miope ignorarlo oltre, nella nostra mucca podolica pugliese.
In tempi di più saggio ecologismo si è istituito il parco naturale nell’Isola di Montecristo per tutelare le capre selvatiche che li vivono, isole come arche di Noé e del tempo, capre giunte anche domestiche con i marinai che le lasciavano lì a crescere e riprodursi e che ne avevano così una fresca dispensa alla bisogna, idem facevano con i conigli. Così la capra ha riguadagnato caratteristiche selvatiche dell’originario egagro (la capra selvatica ancestrale), come la capra selvatica kri-kri cretese, un ritorno alle caratteristiche selvatiche delle capre mediterranee. Ebbene oggi la Falsa ecologia bolla tali capre ormai lì da secoli in equilibrio raggiunto con tutto l’ecosistema isolano come un problema da attenzionare!
“Per l’eradicazione di due specie aliene dall’Isola di Montecristo, il ratto nero e l’ailanto (un albero di origine asiatica), è nato il progetto LIFE MONTECRISTO 2010 che ha previsto tra i suoi interventi il trasferimento di alcuni individui presso il Bioparco di Roma. L’obiettivo è quello di ospitare uno stock riproduttivo di animali, finalizzato a eventuali ripopolamenti sull’isola, e di far conoscere la capra di Montecristo a un pubblico più ampio” (virgolettato tratto dall’articolo al link: http://www.bioparco.it/scoprichice/capra-di-montecristo/).
Le Capre selvatiche di Montecristo trasferite in parte via dall’Isola, con creazione di un importante branco a Roma, (cosa certamente questa del gregge sul continente da fare comunque e importante per la diffusione maggiore della specie), ma perché si doveva procedere all’avvelenamento a tappeto dell’isola per eliminare i Ratti, fondamentali nella catena alimentare, e l’Ailanto! Per me questa pratica di biocidio, per di più ora pure e soprattutto nei parchi naturali, è semplicemente uno schifo! E’ FALSA ECOLOGIA!
Che danno fa un RATTO? Son secoli che non si rivede la peste!Oggi nuovi "ratti" demonizzati per il pesticidio…
Pazzesco! Allo stesso modo si afferma in Salento l’assurdo principio secondo cui sull’isola detta da secoli Isola dei Conigli di Porto Cesareo, “non ci devono essere più conigli”, e non si procede nel verso di sostituire i domestici con i selvatici, ma si tende a cancellarne del tutto la loro presenza quando invece ben si potrebbe periodicamente prenderne i sopranumerali e mangiarli o spostarli altrove per ripopolamenti specie se si procede a introdurre la varietà selvatica italiana!
PER APPROFONDIMENTO:
QUANDO LA FALSA ECOLOGIA PRENDE, AD ESEMPIO, LA GESTIONE DI UN PARCO NATURALE …OGGETTO: importanti riflessioni…
De facto un “ecologismo” che oggi molto molto a rilento procede nelle rinaturalizzazioni e reintroduzioni che dove passano è solo grazie a illuminati locali naturalisti, che bypassano i bizantinismi speculativi di faldoni di spesso inutili “studi di fattibilità” in cui si sperperano risorse!
Могутні красені водяні буйволи нарешті знайшли новий дім на острові Єрмаков в дельті Дунаю. Віднині вони будуть жити тут, забезпечувати природний випас та підтримувати мозаїчні ландшафти та біорізноманіття острова. Команда Rewilding Ukraine вдячна всім, хто долучився! Дивіться відео-історію, як це було 😉 Більше про випуск буйволів на острів можна прочитати тут: http://bit.ly/2WgLGs3Автор відео: Александр Куракин
Eccellente esempio da copiare! E ora assolutamente anche in Italia rilasciare nelle aree paludose, come i delta dei fiumi maggiori, bufali mediterranei da fare rinselvatichire a partire dai nostri antichi Bufali apulo-campani domestici, anni or sono ancora allevati nella paludi degli Alimini a Otranto.
NATURALIZZAZIONE!
ALTRO CHE TOGLIERE GLI IBIS SACRI O I PESCI SILURI COME CHIEDONO I FALSI ECOLOGISTI, MA INTRODURRE INVECE, BUFALI E NON SOLO, COME IMPONE IL BUON ECOLOGISMO NATURALISTA!
AVETE CAPITO? E da noi associazioni che si dicono “ambientaliste” e che gestiscono delle oasi di natura vogliono fare sparire i cinghiali alla Cesine in Salento invece di gioire per il loro ritorno quale ne sia stata la causa, (da soli o tramite rilasci di cacciatori a ripopolamento)!
In Ucraina liberano i bufali nelle paludi per riattivare le catene trofiche con i grandi mammiferi, per innescare un impatto positivo sull’ecosistema in cui vivranno: pascolando, calpestando e rotolandosi nella vegetazione questi animali sono infatti in grado di modificare il loro ambiente, favorendo un incremento della biodiversità, sia vegetale che animale. Ad esempio mantengono in equilibrio le varie specie di piante e le pozze che creano rotolandosi nel fango creano perfetti siti riproduttivi per diverse specie di anfibi. Potranno ora vagare liberamente, il loro pascolo naturale contribuirà a restaurare l’ecosistema, favorendo la diffusione di altri animali selvatici, come uccelli, anfibi, insetti e pesci.
Idem fanno i Cinghiali che che se ne dica, e contribuiscono anche a diffondere le spore dei tartufi!
Ma oggi non ci si limita a prelevarne una porzione ogni anno, organizzando nei borghi vicini una bella fiera del cinghiale come sarebbe bello fare, lasciando popolazioni riproduttive, ma si vuole cancellare del tutto questa presenza autoctona ritornata in Salento nel paludoso parco delle Cesine, con ogni scusa!
PER CUI ALLE CESINE NON ZERO CINGHIALI
MA
rilasciare anche Bufali mediterranei da fare rinselvatichire, (questo il vero ecologismo da seguire anche in Italia), a partire dai nostri antichi Bufali apulo-campani domestici, anni or sono ancora allevati nella paludi degli Alimini a Otranto, stessa specie dei Bufali reintrodotti ora come liberi in Ucraina.
NATURALIZZAZIONE e saggio sfruttamento ecosostenibile!
ALTRO CHE TOGLIERE SPECIE ESOTICHE O DOMESTICHE NATURALIZZATE COME CHIEDONO I PROFESSIONISTI DEL BIOCIDIO, MA INTRODURRE INVECE, BUFALI E NON SOLO, COME IMPONE IL BUON ECOLOGISMO NATURALISTA!
Gli pseudo-ambientalisti poi accusano i cacciatori “immettono per i loro scopi venatori razze non endemiche creando squilibri all’ecosistema”. Non li consigliano al meglio, ma denigrano l’opera di ripopolamento da essi fatta!
Finiamola allora di accusare gli unici ai quali si deve un po’ di vita selvatica rimasta in Italia! Li accusano di aver introdotto Lepri europee e non appenniniche, cinghiali d’oltre-alpe e non italici, fagiani colchici con collarino bianco e non della varietà senza …
W INVECE TUTTE QUESTE INTRODUZIONI, denigrate sovente con bizantinismi di esagerato “purismo/razzismo verde” quando le specie son le medesime e si tratta semmai di sottospecie dato che gli esemplari introdotti son interfertili con quelli definiti autoctoni! E c’è pure chi dei falsi-ecologisti osa storcere persino il naso del tutto alla liberazione dei fagiani colchici sebbene attestati in Europa più ad Ovest del Caucaso già in epoche preistoriche! Fanatismo!
Chi vuole che si introducano varietà più autoctone, bene certo ci mancherebbe, ma le sta reintroducendo?! SEMPLICEMENTE NO! Il loro assioma è solo rimuovere ciò che comunque c’è vive e si riproduce, rimuovere con ogni scusa, fermare nella prolificità, eradicare, fare sparire dal selvatico, e potendo anche dal domestico!
Né questi pseudo-ambientalisti si accorgono che il tanto celebrato ritorno-diffusione del Lupo in Italia fino in Salento è stato favorito dal ritorno diffuso del cinghiale sua preda di elezione!
Quindi oggi i principali soggetti ispirati da vero spirito naturalistico in Italia io li rintraccio più tra alcuni cacciatori che in altri soggetti! VERGOGNA DEL FALSO ECOLOGISMO!
Il muflone, forse pecora inselvatichita nelle isole del mediterraneo, forse pecora ancestrale progenitore della pecora domestica, ebbene persino lui bollato come alieno da eliminare e non fare diffondere nella Penisola italiana dagli odierni professionisti del biocidio! Per fortuna i cacciatori, sì loro, negli anni passati lo hanno diffuso in natura in alcune zone europee!
PER APPROFONDIMENTO:
È ORA DI SALVARE I MUFLONI IN ITALIA!CHE VERGOGNA SENTIR PARLARE SU UN SITO, CHE VANTA CULTURA VENATORIA, IN QUESTI…
Si dimentica poi che siamo nell’antropocene, e il termine non ha a priori nessuna connotazione negativa se impariamo ad essere bravi giardinieri super-predatori che tutto sfruttano e nulla estinguono, che creano nuovi habitat, rinaturalizzano da un lato, integrano il domestico come parte importante della rete della vita, non come se fosse qualcosa di avulso, (per uno scarabeo stercorario non deve esserci differenza ad esempio se evitiamo prodotto inquinati sverminanti tra lo sterco di una vacca domestica e quello dell’uro suo antenato selvatico!), e assecondano la naturalizzazione, quella ad esempio dell’ailanto che si diffonde su un terrapieno di terra smossa! Non si fa un servizio alla scienza con l’ecoterrorismo, la scienza si alimenta di meraviglia e curiosità anche per i “conquistatori della natura” che tanto se studiati davvero possono dirci anche sulla nostra stessa specie, come oggi la vespa velutina invisa agli apicoltori che farebbero meglio a gridare “no ai pesticidi”, che no ai normali predatori degli alveari che è pure giusto vi siano, (come è giusto che il pastore, mentre pur difende con fertili cani maremmani abruzzesi il gregge, consideri offerta alla natura che tutto gli dona, qualche pecora che riesca a uccidergli il lupo). Meraviglia per la processionaria del pino, meraviglia per i funghi della brusca degli ulivi quanto per gli ulivi, meraviglia per i ratti e topi, fondamentali per tanta catena alimentare antropocenica!
C’è poi tanta CO2 in più in atmosfera da fonte industriale oggi ma Gaia, l’intera nostra biosfera, opera da milioni di anni per mantenere costanti valori di ossigeno in atmosfera tramite il complesso dei viventi, e riabbassare il quantitativo di CO2 quando in eccesso causa ad esempio il vulcanismo, come non vedere allora nell’ailanto, nella mucca domestica, nel daino selvatico, nell’edule granchio blu, nel guscio della grande cozza d’acqua dolce cinese diffusasi in Italia, nel siluro diffusosi dal Danubio al fiume Po e al Volturno fino ai fiumi e bacini d’acqua dolce di Chernobyl, tante risposte della vita, che sfruttando l’uomo che è natura pure lui, rifissano in biomasse nella catena alimentare con in vertice la fotosintesi clorofilliana l’anidride carbonica, una risposta importante di feedback della natura!?
Prima regola del pronto soccorso “non nocere”, la miopia del razzismo verde oggi invece ignora tutto questo ed io per questo dico che non va più assecondato ad occhi chiusi nell’ “armiamoci e partiano”! Ma “calm!”.
Ci vuole maggiore saggezza di fronte a questi fenomeni, aiutare le autoctone certo con i ripopolamenti anche di specie scomparse, (vedi i pellicani da noi o gli avvoltoi monaco in Italia di cui invece vediamo testimonianze nel “De Arte Venandi cum Avibus” di Federico II di Svevia, ecc. ecc., la Frangula, il Luppolo comune e la Ninfea bianca in Terra d’Otranto di cui scrivevano i botanici dell’ ‘800), ma calmando gli animi dove vi è chi strilla contro le esotiche, poi si dimentica che esotiche son persino le patate, il mais e il riso, come si dimentica che l’Italia è una penisola legata a enormi masse continentali, e le sue isole son ad un tiro di schioppo, e che anche i cinghiali son stati visti nuotare in alto mare, e lucertole son state trovate abbarbicate a zattere di tronchi trascinati in mare dai fiumi in piena e alla deriva delle correnti!
Quindi mani in alto al professionismo del biocidio, e “segui la pista dei soldi” che non è diversa da quella dei mega fondi dati per dire che è stata avvistata una moretta tabaccata in Salento di cui invece i locali naturalisti già sapevano e avevano segnalato senza per questo introitare euro ed euro!
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BASTA FALSA ECOLOGIA ECOTERRORISTICA!
(In commento a questi due articoli allarmistici del 2 settembre 2019 sulle specie bollate aliene nei mari salentini al link 1 e al link 2)
Se una specie ormai è presente, quali siano le ragioni, è presente. Punto!
La sua presenza è comunque un fatto naturalistico, che desta meraviglia e curiosità, la specie nel territorio è naturalizzata, ergo sta andando avanti da sola, “sulle sue gambe”, vi abbia contribuito l’uomo o meno all’inizio!
La scienza deve studiare il fenomeno, infiammare meraviglia e curiosità, non ecoterrorismo, non decidere di eliminare i nuovi arrivati! Questa non sarebbe più scienza ma fissismo, ideologia, politica opinabile! Sovente proprio speculativa Falsa ecologia! Oggi poi anche con continue strumentalizzazioni a sostegno della tesi che tesi è e rimane, che che se ne gridi, del Global warming antropico intorno a cui ruotano immani interessi geopolitici e di potere oggi! La nuova religione falso-green imposta alle masse con i media!
Di certo non saggezza naturalistica, specie poi quando il tutto si tinge di palese sgradevolissima “demonizzazione” strumentale e mistificatoria, che attacca curiosità e persino nega le opportunità di sfruttamento se ecosostenibile del nuovo arrivato; se edule (vedi caso del Granchio blu) ce lo mangiamo ma prelevandolo sempre senza foga di sterminio da razzismo/purismo verde!
Dobbiamo amare le autoctone? Certo, ma ricordando che per ogni autoctona, uomo incluso, andando indietro nel tempo troviamo un momento in cui essa è stata esotica per il nostro territorio nella storia naturale, territorio persino esso mutevole per coordinate e geologia nel tempo geologico!
Quasi tutta la biocenosi mediterranea è Atlantica, a causa della crisi di salinità del Messiniano, oggi si aggiungono contributi lessepsiani dal Mar Rosso e da contributi antropici ulteriori (vettori le navi, ecc.). Ma l’uomo stesso è Natura!
Ergo per i nuovi arrivi no OGM e non brevettati da nessuno: “BENVENUTI!”
Si dimentica poi un fattore, che anche io evidenzio per gli eventi meteo estremi anche essi assai strumentalizzati oggi per gridare allo stravolgimento climatico in corso, oggi la rete di documentazione degli eventi e avvistamenti è assai più puntuale e diffusa e in tempo reale poiché ognuno ha un cellulare con foto e video camera sempre con sé! È la stupenda “Citizen scienze” se ben utilizzata con buoni valori naturalistici! Ma …
se non si tiene conto di questo fattore è facile poi che qualcuno gridi alla straordinarietà più del dovuto, o trasformi la “citizen scienze” in uno strumento di delazione pro distruzione!
Qualcuno potrà dire: “e va beh, che si possono inventare mai di speculativo e biocida con la scusa di pesci alieni?!”
Leggete questo articolo dal titolo “Australia, l’herpes contro le carpe aliene – Il piano di contenimento della specie invasiva prevede di rilasciare nei fiumi un virus ingegnerizzato che prenda di mira questi pesci: una strategia non priva di rischi, ribattezzata ‘Carpageddon’ “, del 5 maggio 2016, al link: https://www.focus.it/ambiente/ecologia/australia-virus-dellherpes-contro-le-carpe-invasive
Si tratta delle stesse Carpe che vivono in Italia da secoli, e nei laghetti salentini, specie Cyprinus carpio, e che persino taluni professionisti del biocidio sperano di demonizzare come aliena da eliminare persino dalle acque italiane con la scusa di un origine asiatica, quando la stessa Europa altro non è che la propaggine occidentale di un immenso continente, l’Eurasia! Pazzia!
Quando vi allerto contro il “razzismo verde” contro le specie esotiche naturalizzate, nostra ricchezza che bollano “aliena pericolosa” quando il vero pericolo son loro stessi …
tenete anche conto che i folli professionisti del biocidio stan progettato virus monospecifici, secondo loro, da gettare nell’ ambiente,
a confronto, non saprei, ma i più efferati della storia umana paion pacati ragionevoli agnellini!
IO VE L’ HO DETTO!
Sta già avvenendo altrove, i siti legati alla falsa-ecologia ne parlan con toni pacati apposta, dobbiamo aspettare lo faccian anche qui?!
Fermiamoli prima!
Ma già mesi fa il Governo Italiano ha varato il decreto contro le specie bollate aliene in Unione Europea e che in Italia ci son già da tempo, ergo, fatevi i conti voi …
pesticidi, eccidi, vaccini, studi spazzatura, eradicazioni, rastrellamenti, desertificazione artificiale, tagli, trappole, bocconi avvelenati, ecc. contro il paesaggio italico e la sua complessiva biodiversità
PARASSITISMO DELLA FALSA-ECOLOGIA!
VANNO RIPULITE LE ACCADEMIE E PALAZZI AMMINISTRATIVI DA QUESTE VISCIDE DERIVE
I PIU’ VIRTUOSI DEVONO IMPEGNARSI AD OGNI LIVELLO!
Quanto avvenuto con l’eradicativa frode Xylella rientra in questo approccio della Falsa ecologia, massima avvilente corruzione odierna pseudo-scientifica dell’Occidente!
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RIFLETTIAMO poi anche sul discorso “specie del Mar Rosso in Mediterraneo come segno della tropicalizzazione da surriscaldamento da Global warming antropico”?! Ma hanno aperto il Canale di Suez da pochi decenni! CANALE ARTIFICIALE! Che devono fare le creature? Dicono non lo attraversiamo? Ma vai a vedere in Mar Rosso, (migrazione antilessepsiana detta), ci sono specie che dal Mediterraneo si stanno insediando lì! Che devono gridare sauditi ed egiziani che c’è il raffreddamento globale, se dovessero usare per spiegare tale fenomeno il medesimo discorso climatico? Non è un caso che si parla nei media solo della migrazione lessepsiana di specie dal Mar Rosso al Mediterraneo, furbi perché si deve portare in auge il meme della tropicalizzazione del Mediterraneo da Global Warming antropico. Poi quando si vedono in Mediterraneo balene grigie, in Italia anche sule (Morus bassanus) e pulcinella di mare, che gradiscono mari freddi, si dice “animali smarritisi”?! Anche il commestibile granchio blu (Callinectes sapidus), oggi giunto nei mari salentini e tanto vilipeso dalla Falsa-ecologia, è diffuso nell’Atlantico settentrionale non solo quindi in acque più calde!
Nel giugno del 2011 alcuni ricercatori Israeliani dell’IMMRAC hanno confermato la presenza di un esemplare di balena grigia al largo di Herzliya, nel Mar Mediterraneo, (avvistata già l’8 maggio 2010 al largo di Israele), dopo più di 300 anni dall’ultimo avvistamento in Mediterraneo! Vedi articolo dal titolo “Dai ghiacci artici al Mediterraneo. L’enigma della balena grigia“.