La becera speculazione del RAZZISMO VERDE ora si accanisce contro il bellissimo FICO DEGLI OTTENTOTTI in Mediterraneo: Salviamolo! STOP ai PROFESSIONISTI DEL BIOCIDIO!

La becera speculazione del RAZZISMO VERDE ora si accanisce contro il bellissimo FICO DEGLI OTTENTOTTI in Mediterraneo:

Salviamolo! STOP ai PROFESSIONISTI DEL BIOCIDIO!

 

I DISTRUTTORI DELLA BELLEZZA E DELLA VITA – FERMIAMOLI! Squallide operazioni per il biocidio eradicante del Fico degli Ottentotti.

 

EMERGENZA VOGLIONO ELIMINARE IL NOSTRO MERAVIGLIOSO “FICO DEGLI OTTENTOTTI” DALLE COSTE SALENTINE E NON SOLO!

DICIAMO “GIU’ LE MANI” IN TEMPO “ED ERADICATEVI VOI!”

(Riporto i miei commenti da una discussione dove si stava avallando questa mostruosità cercando di presentare come cosa buona quella plastica nera assassina sulle nostre coste mediterranee …)
Ma che schifo è questo RAZZISMO VERDE!
Renditi conto quale ideologia stai appoggiando e quali sono le sue conseguenze se non stigmatizzata al più presto.
Sono oltre 3000 le specie viventi presenti oggi in area euromediterranea che questa follia vorrebbe cancellare con demenziali scuse!
Nonché poi una correlata demonizzazione persino delle specie allevate, prendi ad esempio la demonizzazione del cane fertile vagante con la scusa della difesa della purezza del lupo.
Quel paesaggio giardino d’Europa amato da Goethe ad esempio in Sicilia, e non fatto assolutamente soltanto di specie autoctone ma anche di tutte quelle portate dall’uomo nel corso dei secoli.
Quando si tratta invece di campi di OGM questi falsi ecologisti che stanno propagandando l’ideologia qui in discussione, nota, tacciono.
Vogliamo togliere quindi specie naturali semplicemente perché esotiche e naturalizzatesi con la scusa discutibile tutta da verificare di un loro danno alle specie autoctone (che intanto sinora non hanno mai arrecato nei nostri territori, anzi), ma poi destiniamo ettari ed ettari di suoli a colture di piante ibride brevettate, di OGM e a sconfinate distesa di pannelli fotovoltaici che piacciono tanto a Greta indipendentemente da dove sono ubicati. Non va bene!
Il Fico degli Ottentotti come anche si comprende dal nome è originario dell’Africa del Sud, luoghi nell’Emisfero australe simmitreci al Mediterraneorispetto all’Equatore e pertanto in fasce climatiche simili; ecco anche perché molte specie dell’Africa del Sud si trovano bene nel clima del Salento e si sono naturalizzate facilmente, è il caso idem ad esempio dell’Acacia karroo. Vengono sempre dall’Africa del Sud ad esempio le Calle delle nonne (Zantedeschia aethiopica) e il Giglio africano (Amaryllis belladonna).
Davano un motivo anche nella Seconda Guerra Mondiale per far fuori intere etnie, questo non giustifica nulla.
Si deve riconoscere la Scienza vera dalla scienzah scientista!
Si tratta di biocidio speculativo falso ecologista razzista/purista verde.
Va fermato combattuto e rigettato: dicendo “questa pianta ormai c’è, ci piace e ci resta! E se qualcuno la diffonde anche lo ringrazio!”
È anche una pianta dei vasi di creta (le “craste“) delle nonne salentine chiamata “ugne te tiaulu“, (unghie del diavolo, per la forma delle sue foglie), utilizzata dallo Stato fino a qualche anno fa proprio contro il dissesto delle dune costiere.
Se proprio la si vuole contenere allora si insegna a mangiarla (pare sia edule), è edule, ma sempre senza mai cancellare la sua presenza in un luogo, raccogliendola con misura di ecosostenibilità come per tutto!
Chi ama la Natura e capisce lo schifo del razzismo verde quando la trova ne prende un pezzettino e la pianta da un’altra parte, (“la mpizza” in terra come si dice in vernacolo salentino), garantendo a questa pianta un’altra colonia tramite cui sperare di scampare alla follia dei professionisti del biocidio della Falsa ecologia!
P.s.: intanto “segui i soldi” come diceva il buon giudice Giovanni Falcone e vedi quanto stanno speculando per questi schifosi interventi di eradicazione e tutto il complesso attorno mediatico di demonizzazione pseudo e malo accademica!
Ed ecco un caso almeno finito sui giornali di questi squallidi interventi: «L’erbicida glifosato usato contro l’Ailanto, demonizzato come killer(?) avvelena il Parco naturale della Murgia!» articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 18 Agosto 2016.
L’Ailanto è poi la pianta simbolo di questa snaturata disdicevole demonizzazione delle specie esotiche naturalizzatesi da noi.
Per poi scoprire a beffa dei professionisti del biocidio che il suo è in realtà un ritorno: il genere era presente in Europa, anche in Italia, nel Terziario prima delle grandi glaciazioni del Quaternario, in Asia vi aveva trovato un’area rifugiale per poi tornare oggi, con il clima dell’interglaciale attuale più favorevole in cui siamo, in Europa grazie all’uomo.
Vanno fermati i progetti speculativi di eradicazione delle specie quale sia la scusa addotta!
Per chi dovesse stentare a credere che tutto questo attacco sia possibile e non solo fantasia, ecco uno screenshot dei tanti possibili:
Beceri interventi di eradicazione biocida del Fico degli Ottentotti sul suolo dello Stato Italiano nel 2022. Per chi stenta a crederci: avete capito chiamano questi progetti a finanziamento europeo sotto la parola inglese “Life” vita …
MISTIFICAZIONE AL 100% FALSO GREEN
E adesso vogliono cancellare oltre 3000 specie!
La strada va invertita.
Come si può decementificare.

Cosa grave sono i dogmi che vengono presentati come da auspicare e da soli ti portano devastazioni a cascata, se nessuno li contesta, come ad esempio qui la demonizzazione delle specie esotiche ora furbata del momento nel falso-green!

Chiunque ha un minimo di sensibilità naturalistica deve rispondere contro questa ideologia da “sottocultura della cancellazione” eradicante biocida in questo caso!
Non possiamo permettere che menti piccole dalle tasche grandi distruggano il nostro paesaggio e la sua complessiva biodiversità fatta di specie autoctone, specie esotiche un tempo ma poi naturalizzatesi paleointrodotte e ad introduzione più recente, voluta o accidentale da parte dell’uomo, o giunte con altri vettori diversi dall’uomo, e specie/varietà addomesticate/allevate (tanto meglio se in bucolico) o divenute ferali tornate al selvatico e che vivono più o meno in stato sinantropico!
In basso Salento ad esempio, dove è stata quasi del tutto distrutta l’antica foresta dalle suggestioni e biodiversità mediterranee e appenniniche (foresta, come quella di Belvedere nel cuore del basso Salento, ovviamente da cominciare a ricostruire senza togliere ciò che già c’è), oggi abbiamo la possibilità di trovare ancora l’Amanita muscaria grazie a qualche Eucalipto camaldolese importato dall’Australia come specie e piantato dallo Stato Italiano nelle opere di rimboschimento del ‘900 prevalentemente lungo le coste sabbiose e paludose!
Amanita muscaria var. flavivolvata – 04 gen 2010 su fondo di foglie di Eucalipto camaldolese, pineta di San Cataldo di Lecce. Suggestiva forma a calice assunta dal carpoforo maturo – foto di Pancrazio Campagna.
Riconoscere da intellettuali quello che sta accadendo vuol dire capire che con nuove artefatte scuse si vuole estendere il proibizionismo su un numero sconfinato di esseri viventi, invece di procedere finalmente nel verso opposto, nel verso della libera coltivazione e approccio inclusivo alla libera potenziale naturalizzazione delle specie viventi!
Così come nel caso del proibizionismo su alcune specie, con scuse sanitarie e di sicurezza pubblica, in realtà si sono monopolizzate nelle mani di poche multinazionali quelle specie di cui si è vietata l’antica libera coltivazione, con queste nuove scuse falso-green e falso-sanitarie si permette di estendere la monopolizzazione praticamente su interi ecosistemi, su miriadi di specie, fino al controllo della fertilità del vivente nelle mani di pochi, per diffondere esseri sterilizzati sul mercato con la scusa di impedirne la diffusione presentata come se fosse un male, mentre la fertilità della Natura è il sommo Bene per antonomasia da difendere e garantire in massima democratica libertà!
Si nascondono dietro queste ideologie i dogmi speculativi dell’impero del male della
FALSA ECOLOGIA sterilizzante desertificante e monopolizzante il vivente!
La Canapa sativa è biodiversità e cultura!
È QUELLA DEL TELONE NERO DI PLASTICA FISSATO SUGLI SCOGLI AL MARE QUINDI UN’IMMAGINE MOSTRUOSA DI COSA ACCADE QUANDO ARRIVA LA FALSA ECOLOGIA IN UN TERRITORIO
nessuna superfetazione dialettica può presentarla come un bene che non è.
Né è un male necessario.
È soltanto speculazione, monopolizzazione, biocidio.
Che stanno facendo?
Vogliono farle morire togliendo loro il Sole, o non vogliono far vedere che ci hanno gettato sopra persino il glifosato erbicida come hanno fatto schifosamente le autorità nel Parco dell’Alta Murgia contro l’Ailanto?
Un parco dove compaiono questi teloni neri è un parco nel quale va licenziato tutto l’organigramma del suo ente di gestione.
Stesso schifo ad esempio delle opere di derattizzazione fatte contro i ratti, che sono invece fondamentali nella catena alimentare, e fatte proprio in aree parco italiane proprio in questi mesi in cui regna il regime della Falsa ecologia al suo massimo potere avallato dal Partito del Delirio. Nel mentre con altre scuse sterilizzano a teppeto i gatti ferali per estinguerli de facto!
La stessa follia avallata contro le zanzare, cibo per rondini e non solo, oggi dai medesimi oligarchi misantropi della vaccinazione globale.
E tutte le creature che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la sua natura servono, conoscono e obbediscono al loro creatore meglio di te, o uomo
San Francesco d’Assisi
L’idea di estinguere Zanzare, Batteri, ecc. è un crimine contro il Cosmo!
I DISTRUTTORI DELLA BELLEZZA DELLA VITA DELLA STORIA E DELLA CULTURA: FERMIAMOLI SENZA SE E SENZA MA!
Vogliono speculare? Bene piantate altro accanto e non OGM, quello che ritenere giusto vi sia.
Volete togliere quello che invece c’è già? ALLORA E’ NOOOOO!
Riporto un bel commento da Facebook: “i fiori viola appartengono solitamente al Carpobrotus acinaciformis. Ma possono essere presenti anche nell’ C. edulis (leggermente più chiari), soprattutto in età avanzata. C. edulis presso cui i fiori possono essere anche gialli.
Le differenze nelle due specie sono visibili poi nelle foglie (solitamente più lineari nell’edulis e falciformi nell’acinaciformis), ovario (più alto nell’edulis) e ipanzio (si restringe di colpo nell’acinaciformis).”
Una pianta non solo edule ma anche dalle grandi proprietà erborisiche per l’uomo.
Per apportare un po’ di risanante cultura naturalistica contro il brutto tentativo di demonizzazione del Fico degli Ottentotti ecco un post ricco di dati interessanti:
Mi piace terminare citando il grande paesaggista francese Gilles Clement, un faro contro il razzismo verde il suo manifesto per un’ecologia inclusiva dove l’infestante si riconosce festoso e vitale e la specie straniera naturalizzatasi un dono di biodiversità della natura e della storia umana:
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L’articolo sopra esposto è tratto dal seguente post facebook
Si riportano di seguito alcuni miei commenti al post sopra linkato.
Non dovete citarmi, potrei anche esservi antipatico per i miei modi diretti, ma dovete condividere questi concetti come vostri se davvero ci tenete al paesaggio dei nonni!
Il paesaggio dei nonni va arricchito o riarricchito di specie/varietà non ulteriormente depauperato!
Non è questione di scienza.
Ma è questione di rispetto del paesaggio storico naturale.
Chi crede che devono essere eliminate le specie esotiche deve dare l’esempio abbandonando l’Europa in quanto la sua specie, Homo sapiens, proviene dall’Africa (Out of Africa) come dimostra la scienza appunto.
La scienza è studio della natura di cui l’uomo fa parte.
La eventuale volontà di eliminare una specie è semplicemente politica non scienza! Cattiva politica!
Per tanto tempo non ha costituito un problema il Fico degli Ottentotti, pianta ormai naturalizzatasi nelle nostre coste, ha pacificamente convissuto con la flora autoctona, e oggi sarebbe improvvisamente così pericolosa?
Eh sì oggi c’è la speculazione e qualcuno ci mangia se ce la fa apparire un problema!
SI CHIAMA RAZZISMO VERDE
Credo che dopo questo attacco alle “piante delle nonne” persino adesso, quale è il Fico degli ottentotti, le sedicenti associazioni ambientaliste coinvolte dovrebbe autosciogliersi.
A questo punto ci manca solo che facciate campagna pubblicitaria per le vaccinazioni antiCovid! Scienzah per scienzah!
Ma forse sarebbe il caso che rispolverate da dove arriva l’Homo sapiens, perché a quel punto il Fico degli ottentotti potrebbe chiedervi di agire in maniera coerente con questa ideologia di razzismo verde che avete sposato anche nei confronti di voi stessi, abbandonando l’Europa e tornando in Africa da cui l’Homo sapiens viene; “Out of Africa” chiama la scienza questo spostamento della nostra specie.
Viceversa se accettate che l’uomo si possa spostare, allora dovete accettare anche la presenza di specie portate dall’uomo.
E le patate originarie dell’America?
Mangiate solo patate importate dall’America e avete intenzione di vietare anche la coltivazione delle patate a Foggia?!
Attenti a dare dell’ignorante ad altri, perché qui c’è una grandissima ignoranza naturalistica alla base proprio dell’ideologia che avete sposato acriticamente!
Non offendete il Panda prestando il fianco a questa iperspeculazione disdicevole!
Urgono iniziativa culturali a difesa di questa pianta contro i professionisti del biocidio della IPER FALSA ECOLOGIA che vorrebbero eradicarla nelle libere fruibili aree naturali!!!
La Falsa ecologia del falso arcobaleno si connota per le eradicazioni di specie ormai naturalizzate.
È il RAZZISMO VERDE semplice semplice.
Il mio auspico?
Io spero che la gente in Toscana e non solo ne prenda dei pezzettini verdi, delle talee, in barba ad ogni eventuale tentativo di divieto, prima dell’irrorazione di glifosato autorizzato, li pianti nei vasi, e passata questa speculazione ripianti questa pianta succulenta, il Fico degli Ottentotti, pianta delle nonne, dove hanno tentato di cancellare tale vita e storia! Novelli Noé contro tanto abisso di miopia intellettuale!
Accadrà? Sì se sarà di nuovo la Natura con la sua vita e fertilità a vincere contro le forze del sommo Male!
Tutto è possibile con la Falsa ecologia. Tanto più poi se la gente non dice “NO”! Tu pensa se tanti condividessero ciò che ho scritto io tutto questo sarebbe fermato subito. Invece quanti ne trovi che stanno denunciando questo schifo?!

Invece c’è un sacco di acritici e qualsiasi cosa viene detta da qualcuno che viene reputato dotato di autorità in materia lo si ringrazia e ci si mette con lui a eradicare!
Per me questa è la massima declinazione dell’ignoranza!
Da una discussione in cui si adduce il solito consenso della comunità scientifica per queste eradicazioni sbandierando studi sbandierati scientifici a sostegno, ecco il mio commento:
Bisogna essere critici non succubi.
Non c’è niente di scientifico in una eradicazione, è semplicemente demonizzazione e decisione politica di far fuori una pianta esotica con la scusa di aiutare le autoctone.
Nel mio caso la discussione sul metodo è assai secondaria.
La mia discussione è nella sostanza.
L’eradicazione volta all’ estinzione territoriale io la condanno assolutamente.
Si può anche tollerare certamente interventi di contenimento, ma nel caso in discussione siamo di fronte a ideologie di completa cancellazione territoriale di intere specie.
Vediamo così quelli che dovevano essere studiosi fel mondo vegetale, cioè studiosi tanto delle specie autoctone quanto delle esotiche, tanto delle dinamiche tra loro, tanto del fenomeno comunque naturale di una specie importata che si diffonde come è normale che tenti di fare una specie viva in una nicchia ecologica che trova in un nuovo territorio, diventare fondamentalisti del razzismo verde. In poche parole dei professionisti del biocidio della falsa ecologia.
Chiaramente ora che ci sono i finanziamenti europei per questa opera folle di distruzione …
Ti ricordo che si adduce anche il consenso di una certa comunità scientifica per la vaccinazione anti-covid in corso … Come oggi si adduce questo consenso per distruggere il Fico degli ottentotti in Italia.
E si adduceva in Germania un certo coinvolgimento della comunità scientifica anche per i trattamenti speciali contro certe etnie durante la Seconda Guerra Mondiale o per le leggi razziali in Italia.
C’erano dietro tanti che al tempo venivano definiti scienziati i cui studi qualcuno al tempo avrebbe pure potuto sbandierarmi se avessi osato mettere in dubbio quelle politiche razziste di cancellazione territoriale di interne etnie.
Scienza è anche tener conto della storia per capire che sta accadendo.
Dell’antropologia.
Dell’economia, dell’interesse speculativo e delle mafie green.
Scienzah è invece lo schifo che qui ho denunciato di ideologia della cultura della cancellazione. Roba insomma da ecocriminologia!
Ti basti pensare che oggi puoi mostrare uno studio che definisci scientifico nel quale si demonizza il povero Fico degli ottentotti delle nonne, ma altrettanto con una buona ricerca bibliografica puoi trovare studi scientifici di qualche decennio fa in cui si esaltava l’uso di questa pianta per il contenimento delle dune nostrane.
Quelli erano scienziati agronomi e forestali minori o in un caso e nell’altro si abusa del termine scienza per coprire ciò che semplicemente sono scelte politiche di gestione del territorio?
ERGO IO DICO NO
CON MIO ATTO DI VOLONTÀ
A QUESTA CANCELLAZIONE E INVITO QUANTI PIÙ HANNO SENSIBILITÀ NATURALISTICA A FARLO: DIRE NO IL FICO DEGLI OTTENTOTTI C’È E CI RESTA!
Hai ora la grande responsabilità intellettuale di non essere complice di quello che sta accadendo!
Il povero Ailanto e il Fico degli ottentotti sono solo l’inizio.
Hanno messo all’indice oltre 3000 specie in area euromediterranea da attenzionare cancellare.
Il loro elenco aumenta giorno per giorno passando dalle scuse razziste alle scuse sanitarie, fitosanitarie e ad altre scuse di dannosità.
Praticamente se hai un giardino con piante delle nonne tra poco dovrai chiuderlo in una costosa serra con filtri speciali per non far uscire il polline, con sistemi di sterilizzazione contro la fertilità dei semi e con inceneritori per evitare che qualcosa fuoriesca all’esterno contaminando una teorica assolutamente strumentale mistificatoria purezza esterna.
Dovrai entrare all’interno, nel tuo giardino dove oggi entri solo con i guanti da giardinaggio, con tute non diverse da quelle che vediamo indossare dai camici bianchi nella pagliacciata covid. La matrice comune scientista la medesima.
Con la scusa della xylella ad esempio hanno bloccato circa 180 specie dalla produzione e diffusione vivaistica in Salento … Matrice di Falsa ecologia, scientismo non naturalismo!
Non si tratta di fantascienza ma della conseguenza ovvia delle idee che stai avallando.
Le ideologie sono schemi di pensiero che portano ad azioni prevedibili una volta compresi questi schemi.
Per questo il razzismo verde della falsa ecologia va stigmatizzato esposto e denunciato alla radice come appunto cerco di fare io.
Io non ci sto, non sarò complice di tutto questo, anzi
Immagina quando prendi il tè questo pomeriggio una discussione tra i grandi della botanica del passato, chiudendo gli occhi, e interrogandoli su questo argomento.
Sono certo che ne riceverai importanti risposte che i contemporanei non ti hanno dato sull’argomento!
Ma ti rendi conto di come permetti ad altri di ragionare per te!?
Ma l’hai visto mai un campo agricolo di girasoli OGM esteso fin oltre l’orizzonte?
L’hai vista una distesa di pannelli fotovoltaici per ha ed ha?
Come puoi accusare una piantina esotica che si diffonde, anche il bel Kudzu, rispetto invece alle opere di dissodamento dei terreni, disboscamento, cementificazione, iper infrastrutturazione, cava, ecc. perpetrate dall’uomo?!
Ti rendi conto che stai guardando il dito e non la Luna perché stanno tentando di farti guardare il dito e non la Luna?
Invece di ringraziare queste specie che in realtà sono spesso ruderali e quindi riescono a sfruttare ciò che l’uomo danneggia come pioniere e che poi spesso lasceranno anche il posto ad altre piante nei decenni a venire dopo aver arricchito i suoli, alcune come l’Ailanto sono persino delle “autoctone di ritorno” nel loro genere se si studia la paleobotanica italiana del Terziario,
stai facendo sì che la tua attenzione sia deviata a demonizzare ciò che è gratuito e spontaneo, risanante e riverdeggiante, organicante, perché qualcuno possa continuare a speculare persino su di esse distruggendole, gettando pesticidi, impoverendo la complessiva biodiversità del giardino amato da Goethe del Mediterraneo, anziché impegnarsi nella decementificazione, bonifica di discariche e rinaturalizzazione portando specie autoctone fatte sparire dall’uomo senza togliere quel poco che l’uomo ha portato.
È psicosi artefatta indotta contro queste piante!
Chi è caduto in questo sonno ipnotico ha il dovere di svegliarsi e non divenire complice del biocidio depauperante!
“Life” scritto, “death” nei fatti!
Se vogliamo salvarli in tempo dobbiamo diffondere questi concetti con la massima fermezza e anche applaudire quando la gente e vivaisti li diffondono ancora di più!
Non ho altro da aggiungere! Volentieri lascio ora spazio alle riflessioni degli altri.
Sperando leggano prima tutta la mia arringa difensiva. Grazie

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