Otranto: la Statua della Legge Nuova nella Cattedrale anticipa la Statua della Libertà di New York!

Otranto: la Statua della Legge Nuova nella Cattedrale anticipa la Statua della Libertà di New York!

 

A Otranto la Statua della Legge Nuova nella Cattedrale anticipa la Statua della Libertà di New York.

 

Anni fa in visita alla Cattedrale di Otranto per osservare il mosaico medioevale pavimentale, al culmine della navata sinistra, sulla colonna di destra del settecentesco frontone di accesso all’abside laterale di sinistra scovai una suggestiva scultura in altorilievo, stranamente passata inosservata agli autori dei testi di narrazione della meraviglie di quella chiesa, evidentemente concentrati più sul mosaico, sulla opposta cappella dei Martiri di Otranto e sulla cripta dalle numerose colonne differenti con different capitelli.

Nella decodifica iconografica di quella statuina giunsi a Mosé e il serpente Necustan (per ulteriori approfondimenti in merito rimando al mio articolo dal titolo “In Salento il simbolico CADUCEO di HERMES e il simbolo del serpente più in generale“). Quando notai la statuina non avevo con con me la fotocamera. Scrissi di essa su Facebook e gentilmente tempo dopo mi fece e inviò a commento una sua foto Lucia Salnitro che ringrazio:

 

Navata a sinistra all’interno della Cattedrale di Otranto, altare settecentesco. Foto gentilmente scattatami da Lucia Salnitro, agosto 2015. Secondo una mia ipotesi è Mosè con il serpente di rame (secondo il testo biblico) a rappresentare la Vecchia Legge necessaria insieme alla Nuova per la Salvezza dell’uomo. 

 

Oltre che per gli elementi iconografici specifici, mi è stato possibile ancor di più identificare il soggetto ritratto con Mosè in quanto ho esteso l’analisi anche alla simmetrica statuina sulla colonna opposta a sinistra:

 

Fu il vescovo Michele Orsi (1722- 1752) che fece realizzare i due frontoni delle absidi delle due navate laterali della Cattedrale di Otranto. Qui abside di sinistra. Foto di Rita Paiano cultrice dei beni culturali di Otranto che ringrazio per avermi inviato questa foto.

 

A sinistra troviamo un’allegoria con capo a corona-aureola raggiata come quella dell’iconografia romana del Sol Invictus o quella del dio greco Elios, dio del Sole, che era in antichità raffigurato nel celeberrimo Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie dell’antichità.

 

Sol Invictus su un disco argenteo romano. III secolo d.C., da Pessinus (Bala-Hissar, Asia Minor).

 

Ritrovare queste similitudini non deve stupire dato il forte sincretismo de facto del cristianesimo con il precedente paganesimo.

 

A Otranto la “Statua della Libertà” è giunta diverso tempo prima!
Secondo la mia ipotesi questa statua settecentesca è l’allegoria della Nuova Legge che insieme alla Vecchia Legge è importante per la Salvezza dell’uomo.
Siamo all’interno della Cattedrale di Otranto, arco di ingresso all’altare della navata di sinistra, porzione di sinistra. Sera del 23 febbraio 2021, foto di Oreste Caroppo.
Si ritiene che la Statua della Libertà sia stata ispirata da una statua ottocentesca sempre della Nuova Legge, (e quindi comunque successiva a questa statuina settecentesca di Otranto), che si trova sulla facciata del Duomo di Milano.
In ogni caso qui vediamo l’aureola raggiata tipica dell’iconografia romana del Sol Invictus che si festeggiava proprio a Natale nel mondo romano precristiano e del dio greco Elios, Dio del Sole che pare fosse anche evidente sul capo del Colosso di Rodi all’ingresso del porto di quell’isola greca e che era una delle sette meraviglie dell’antichità.
In termini di archetipo il capo raggiato dovrebbe essere ispirato dallo stesso archetipo universale che molto tempo prima portò a effigiare il capo del cosiddetto stregone di Porto Badisco all’interno di Grotta dei Cervi stesso archetipo che portava i capi tribù precolombiani nordamericani ad adornare il capo con penne di uccello durante le cerimonie.
Per non parlare poi dell’iconografia di certe corone in ambiente occidentale.

 

Secondo la mia ipotesi questa statua settecentesca di Otranto è l’allegoria della Nuova Legge, contrapposta alla Legge Vecchia del Vecchio Testamento, la legge mosaica raffigurata dalla enigmatica statua col serpente a Otranto. Legge Nuova che insieme alla Vecchia è importante per la Salvezza dell’uomo. È ancora più chiaro in questa ipotesi interpretativa il perché a Otranto il personaggio che rappresenta la Vecchia Legge è raffigurato come profondamente anziano, mentre in contrapposizione è rappresentato con un viso giovanile il soggetto allegoria della Legge Nuova.

Questo complesso, l’allegoria della Legge Nuova e quella della Legge Vecchia, compone un unico e ben noto motivo iconografico cristiano detto allegoria della Salvezza dell’Umanità.

 

Allegoria della salvezza dell umanità (Allegoria della Legge Antica e Nuova). Artista: l’olandese Hieronymus (Girolamo) Wierix (1553-1619). Qui vediamo come il testo legato alla Legge Antica sono le Tavole della Legge di Mosé e quindi per estenzione il Vecchio Testamento, mentre il testo legato alla Nuova Legge è il Nuovo Testamento, come vediamo dal fatto che esso mostra nelle pagine a vista brani dei Vangeli ed è retto dalle creature simbolo dei quattro Evangelisti dei Vangeli canonici. Mosé compare nella sua iconografia più consueta con due cornini/raggi che escono dal capo, cornini o raggi a seconda delle interpretazioni-traduzioni dei termini biblici.
Riporto anche questo interessante commento che mi è giunto dallo studioso magliese Vincenzo Scarpello: “Nella Cattedrale di Sant’Ambrogio a Milano ci sono due colonne. La prima sormontata da un serpente e la seconda da una Croce. Chiedendo ad un canonico come mai ci fosse l’animale tradizionalmente legato a Satana, mi disse che il serpente rappresenta l’Antico Testamento e la Croce il Nuovo. Ossia che la Salvezza viene attraverso la Legge Mosaica (il serpente) e la Croce di Cristo (la Parola di Dio).
Era dunque quella un’abbinata assai più stilizzata di quanto rappresentato a Otranto (con anche rispettivamente proprio il serpente e la croce) o come vedremo sulla facciata del Duomo di Milano.

Supposto che sia l’allegoria della Legge Nuova quella statuina di Otranto con il capo raggiante, in alcuni casi essa viene raffigurata nella figura del Cristo con la croce di lato (vedi sopra l’opera di Hieronymus Wierix), questo soggetto dal capo raggiato come un Sol Invictus a Otranto non dovrebbe essere pertanto lo stesso Cristo in quanto Cristo è rappresentato a Otranto sul Crocifisso che il giovane personaggio ha al suo fianco, ma alla fine in quanto allegoria potrebbe rappresentare il Cristo stesso. Discutendone con Rita Paiano lei ha suggerito possa essere San Giovanni Evangelista, personaggio legato al Vangelo, (e la figura otrantina regge un testo), nonché personaggio raffigurato sovente sbarbato e giovane nell’iconografia cristiana come dunque nel caso in analisi, e raffigurato sovente come ai piedi della croce con il Cristo crocifisso. Resta comunque forte il complessivo carattere allegorico sul concetto di Legge Nuova che supera anche la possibile ispirazione di base per il personaggio per il quale assume rilevanza l’aspetto della giovinezza e sprizzante lucentezza, rispetto alla rugosa vecchiaia ombrosa raffigurata dalla contrapposta allegoria della Legge Vecchia a Otranto.

Un altro aspetto che mi incuriosisce a questo punto è capire l’iconografia della Nuova Legge con il capo raggiato stile pagano Sol Invictus quando compare nella cristianità? Sol Invictus ricordiamo che si festeggiava nella Roma precristiana nello stesso attuale periodo dell’anno che noi diciamo natalizio, era la festa dei natali, della nascita di una giovinezza per il Sole che sembrava come metaforicamente riprendere forza, vigore e risalire sempre più in alto nel cielo a partire ciclicamente in quel periodo dell’anno dal solstizio d’inverno, da qui una sincretica identificazione con Cristo e i suoi natali.
Questa abbinata ad esempio (qui in foto sotto: lastra con raffigurazione di Sole, Luna e Giove Dolichenus (150-200 d.C.), dall’area della caserna degli Equites Singulares, via Tasso, Roma) tra il Sol Invictus e Giove, se non casuale ma motivo ricorrente al tempo romano pagano, può aver fornito la base di partenza per il sincretismo nella genesi del motivo iconografico de “La Salvezza dell’umanità – Legge Nuova più Legge Vecchia”.
Lastra con raffigurazione di Sole, Luna e Giove Dolichenus (150-200 d.C.), dall’area della caserna degli Equites Singulares, via Tasso, Roma.

Percorriamo certamente qui gli stessi influssi iconografici che hanno ispirato la successiva Statua della Libertà colosso newyorkese della seconda metà dell’ ‘800. Fu realizzata dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel, che ne progettò gli interni.

 

Statua della Libertà, New York. Seconda metà dell’ ‘800.

 

Questa Allegoria della Legge Antica e Nuova compare anche in forma scultorea con sculture a tutto tondo ottocentesche sulla facciata del Duomo di Milano.

 

Allegoria della Legge Antica e Nuova compare anche in forma scultorea con sculture a tutto tondo ottocentesche sulla facciata del Duomo di Milano.

 

Ai lati di un finestrone laterale, a sinistra l’allegoria della Legge Nuova (statua in marmo del 1810 di Camillo Pacetti), con capo raggiato (allo stesso modo di Otranto), croce nella sua mano sinistra (mentre a Otranto nella mano sinistra vi è il crocifisso), e torcia invece del libro-codice che vediamo a Otranto nell’altra mano.

 

Allegoria della Legge Nuova (statua in marmo del 1810 di Camillo Pacetti), facciata del Duomo di Milano.

 

A destra invece la Legge Vecchia è raffigurata dalle Tavole della Legge mosaica aperte, (mentre a Otranto sono chiuse), e rette da Aronne, (mentre a Otranto sono tenute da Mosè).

 

Allegoria della Legge Vecchia o Legge mosaica situata alla destra di un finestrone sulla facciata del Duomo di Milano, opera realizzata nel 1810 da Luigi Acquisti.
Una statua a Milano questa che si potrebbe pensare con Mosé come allegoria della Legge Vecchia o Legge mosaica, in essa un presunto Mosè sorregge le Tavole avute da Yahweh sul Monte Sinai. In realtà non si dovrebbe trattare esattamente di Mosè ma di suo fratello Aronne, ha infatti nell’abbigliamento un tipico elemento del sacerdote Aronne, il Pettorale del Giudizio, e nell’iconografia non è insolito trovare vicino alle tavole della legge oltre a Mosè anche Aronne. Nel Duomo compare altrove anche una statua di Mosé nella sua iconografia più consueta con due cornini/raggi che escono dal capo.

 

Che a Milano vi sia Aronne lo dimostra l’abito della statua con il tipico pettorale proprio del sacerdote Aronne, mentre che a Otranto vi sia Mosè lo dimostra il serpente sulla croce. Aronne era fratello di Mosè e sovente son raffigurati entrambi nell’iconografia giudaico-cristiana accanto alle Tavole della legge.

 

Moses and Aaron with the Ten Commandments: Creechurch Lane Spanish & Portuguese Synagogue, London (1674), painted by Aron de Chaves.

 

Forse le allegorie cristiane della Nuova Legge furono scelte come migliore allegoria per il Nuovo Mondo, ergo la Statua della Libertà per New York?

 

Statua della Libertà a New York.

 

Per la ben successiva Statua della Libertà a New York scompare la croce in quanto opera laica ma la figura allegorica regge comunque un testo, si tratta della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti proclamata il 4 luglio 1776 (atto che nella versione ratificata originariamente, curiosità, era in carta di canapa).

 

Confronto tra la statua della Legge Nuova a Milano sulla sinistra che risale alla prima metà dell’ ‘800 e la Statua della Libertà di New York sulla destra che risale alla seconda metà dell’ ‘800.

 

A Milano dal 2017 ne hanno fatto un gran discutere per tali somiglianze notate da alcuni osservatori che hanno sollecitato in merito la curiosità sui social network asserendo che la statua ottocentesca del Duomo di Milano modello avrebbe fornito l’input per la Statua della Libertà, non ho approfondito, avevo sentito comunque che il modello di quest’ultima veniva dal capo con raggi del colosso di Rodi, una delle meraviglie dell’antichità a ispirazione di un colosso della contemporaneità e da altre possibili ispirazioni artistiche.

La statua della Legge Nuova di Otranto dovrebbe pertanto precedere sia quella di Milano che la Statua della Libertà di New York risalendo, se coeva al frontone di cui fa parte, al ‘700, fu infatti il vescovo Michele Orsi (1722- 1752) che fece realizzare i due frontoni delle absidi delle due navate laterali della Cattedrale di Otranto.

Per ulteriori dati vedi il mio post facebook, foto e commenti ad esso del 16 febbraio 2021.

 

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