Elogio della fertilità dei Cani del Sud! Se “Cristo si è fermato ad Eboli” è perché aveva schifo a proseguire oltre, preferendo quel Sud Italia verace che anche difende con orgoglio il randagismo di Gatti e Cani fertili contro le degenerazioni snaturanti di un falso progresso!

Elogio della fertilità dei Cani del Sud!

Se “Cristo si è fermato ad Eboli” è perché aveva schifo a proseguire oltre, preferendo quel Sud Italia verace che anche difende con orgoglio il randagismo di Gatti e Cani fertili contro le degenerazioni snaturanti di un falso progresso!

 

Il cane del sud Italia, regione Calabria, noto come ”Angelo”. Se fu sterilizzato, supplizio folle inferto a tanti cani liberi d’Italia in questi ultimi anni persino da enti pubblici, allora possiamo ben dire che venne ucciso due volte! La prima volta quando fu sterilizzato e così estinto de facto, condannato a non avere prole e da lì reso deforme come conseguenza ben tristemente nota della castrazione, la seconda definitiva da parte di vandali nel 2016, morte per cui è divenuto spiacevolmente famoso in tutt’Italia, un simbolo, una icona, ma un simbolo di cosa? Della difesa dei Cani? Ma difesa da cosa se viene strumentalizzato non per favorirne la loro prolifica presenza in libertà e non, ma per sterilizzare ancora altri suoi simili e addirittura pro loro sterilizzazione a tappeto?! Facciamone un simbolo quindi per la presenza in salute e integra-fertile dei cani nel nostro sud Italia. Un essere vivente tende proprio verso questo!

 

Riporto qui la mia risposta ad una sostenitrice della sterilizzazione seriale a tappeto radicale di cani e gatti che mi diceva, in un acceso confronto su Facebook, che la mia affermazione dell’ importanza di interrompere l’ “olocausto di specie”, comportato dalla sterilizzazione seriale, per salvare i cani e gatti del Sud Italia è “poesia”, e che “amore” per gli animali vorrebbe dire invece mutilarli delle gonadi, impedire comunque assolutamente loro di procreare, farli vivere coccolati nel medesimo comfort umano fino alla fine dei loro giorni!
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<<Senti finiscila di sporcare quello che scrivo con il fango messoci sopra con il concetto di “poesia”, potrebbe sembrare un complimento il tuo, ma non lo è ed è quasi un’offesa perché la poesia che tu conosci e hai in mente è quella che nel corso del novecento è stata espressa dai servi del decadimento proni al sistema che oggi vediamo ertosi in piedi, poeti della rovina, di un territorio che disprezzavano, che guardavano con i guanti di gomma della distanza! Se c’è della poesia nelle mie righe, è poesia scientifica, poesia naturalistica, potenza espressiva, virilità verbale e grido uterino di vita, saggezza degli antichi, politica, populismo non demagogico ma pragmatico che parla ai popoli addormentati, e non certo quella poesia becera che condanno di chi nel novecento ha fatto “poesia”, la chiamava, perché senza un’idea di futuro e di territorio, o quasi per annebbiare negli altri il futuro con le sue nevrosi e mali esistenziali, spugnosamente intriso di ogni pregiudizio contro il Sud Italia, l’Italia storica, anche se se ne diceva scevro! Cristo, ti faccio sapere, si è fermato ad Eboli, giungendo da sud essendo nato in Palestina, perché aveva schifo a proseguire oltre! Basta anche con questo tacciare il Sud di randagismo dilagante a denigrarlo, onda lunga e nuova di chi vorrebbe mantenere in piedi la “quistione meridionale” di cui parla chi il Sud lo vuol affossare e impoverire e squilibrare ancora, e tra questi tanti meridionali traditori! Oggi denigrando i nostri cani e persino i gatti, cui dovremmo rinunciare con le nostre stesse mani con cui compiere evirazione per conformarci al resto dei lerci! Sai capire cosa vuol dire che a me un certo numero di Cani e Gatti liberi piacciono!? Che il randagismo è di per sé una caratteristica del territorio. come il Barocco leccese. che va difesa? Che servono per cultura e natura, per equilibri antichi che neppure vedi ma ci sono e tanti e son ecosostenibilità? Che sterilizzare è bestemmia economica antidemocratica prima ancora o tanto quanto contro Natura!? Non lo capisci? Pazienza, non sei del Sud Italia allora, e se lo sei stata ti sei lasciata snaturare! Io, Noi NO!>>

Una retorica assai sgradevole quella della “questione meridionale”
che è sulla bocca dei meridionali peggiori!

 

(Testi tratti dal mio post facebook del 12 aprile 2018, e dai miei commenti ad esso, al link: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.98/posts/966688396818545)


 

W I NOSTRI RANDAGI “I DINGO DEL SUD ITALIA” E IL VAGANTISMO DEI CANI DI PROPRIETA’ CHE ENTRANO IN CONTINUO CONTATTO E SCAMBIO ANCHE RIPRODUTTIVO-GENETICO CON I CANI FERALI!

Vediamo questa notizia del 28 marzo 2017, articolo dal titolo “Riscoperti i cani selvatici più antichi del mondo”, al link: https://www.globochannel.com/2017/03/28/riscoperti-i-cani-selvatici-piu-antichi-al-mondo/?fbclid=IwAR2kdlrcwgkxg6qZ3jebFUUO2a6u0D0c2rAhsTEzwPGO7KeifiRYyzeBRw4

Il cane selvatico delle montagne della Nuova Guinea

BELLISSIMO MA … IDEM I NOSTRI RANDAGI SON EQUI-IMPORTANTI!

Si tratta grossomodo di uno stretto parente dei Dingo australiani, Cani ritenuti i discendenti inselvatichiti dei Cani dei primi gruppi umani che vi si insediarono nelle grandi isole dell’Oceania.
Ma se inneggiamo per questa presenza lì, ed è giustissimo farlo, perché poi qui stiamo lasciando campo libero alle psicopatiche false animaliste e ai loro orchi falso-ecologisti, che vogliono cancellare la presenza dei Cani ferali, i “randagi” usano sovente questo aggettivo sostantivato con massimo fare dispregiativo, che catturano e sterilizzano a tappeto con ogni scusa, persino “la salvaguardia della purezza genetica del lupo”, l’ultima ridicola falsissima emergenza costruita dopo millenni di convivenza lupo-cane senza che ciò abbia mai potuto infiacchire la genetica dei lupi, anzi!

E perché oggi lì, combattono da forsennati, in Australia, i Conigli, i Gatti e le Carpe introdotte dagli europei, ma poi tollerano i Dingo introdotti sempre dall’uomo, ma diversi millenni prima?!
Un relativismo che mette in luce le contraddizioni dell’approccio dei professionisti del biocidio della Falsa-ecologia! La tutela della biodiversità presente in un territorio non deve fare razzismi verdi contro nulla, siano le specie domestiche o selvatiche, autoctone o esotiche più o meno naturalizzate-inselvatichite!

Quindi ora comincia a vedere nei Cani randagi i nostri Dingo e abbine la stessa ammirazione e rispetto che avresti di fronte ad un Dingo in Australia, e nessuno si deve sognare di togliere Zecche e Pulci ai Dingo, fan parte del loro ecosistema, idem non devi denigrare per i medesimi parassiti i nostri Cani ferali, che son Cani domestici inselvatichiti!
E difendili, parlando della loro presenza con orgoglio territoriale, da chi li vuol sterilizzare oggi persino con croccantini al veleno sterilizzante!

Cani ferali orgoglio d’Italia:

“Ehi bella!!!! Questo è il nostro territorio!”"L’importanza di mantenere il possesso di un’area è peraltro un leitmotiv di tutti gli organismi viventi – dalle libellule, che ingaggiano furibonde battaglie per difendere ritagli di stagno, ai pettirossi o ai merli sempre pronti a entrare in rissa con il vicino se sconfina – che affidano la loro sopravvivenza alla possibilità di difendere il loro spazio vitale." (R. Marchesini)

Gepostet von Senza collare am Montag, 30. April 2018


 

IN SALVEZZA DEL CANE UAJÒ !

Nella grande ricchezza genetica dei Cani ferali del Sud Italia, troviamo anche la tipologia detta in vernacolo del cane “vajò“:

Cane “mendicante”.Questo cane, che ho visto per la prima e unica volta si è avvicinato ammiccante e scodinzolante….come resistere senza dargli un bocconcino???

Gepostet von Senza collare am Donnerstag, 10. Mai 2018

 
Su un piatto di ceramica apula a figure rosse un giocoso Cane domestico che ricorda forse i cosiddetti “Cani Uajò” del sud Italia,
Piatto di ceramica apula a figure rosse, raffigurato un giocoso Cane domestico che ricorda i cosiddetti Cani Uajò del Sud Italia. Foto dal link. Piatto a figure rosse Produzione apula Pittore della Lampas, 350-325 a.C. Da Canosa (Bari), 1904 Dettaglio, raffigurante un cane, di un piatto con scena del culto di Dioniso. La presenza del cane sul vaso è giustificata dal suo ruolo di accompagnatore nell’aldilà e di garante di rinascita. Collezione Seletti N. Inv. A 0.9. 239
Dal link: http://www.difossombrone.it/storiaeorigine/main08alcuni_reperti.htm
Cani domestici considerati oggi non di razza e che la follia del falso-animalismo sta estinguendo con la pratica della sterilizzazione seriale e con l’ infamia strumentale della parola “randagio” o “bastardino”, usate con fare dispregiativo come a tacciare dei Cani di inferiorità contro ogni ragionevole giustificazione biologica!
FERMIAMOLI
 
Stanno cancellando la vita con questo loro olocausto animazzista, in realtà per mettere le mani sui Cani, controllarli, monopolizzarli e intanto arrecando alle loro popolazioni danni genetici immensi!
Nel Salento a Maglie si ha memoria di questi Cani che accompagnavano vivacissimi e abbaianti gli “sciarabbà”, i “tràini”, i carretti!
 
La dizione “Uajò” per questi Cani l’ ho sentita e documentata proprio a Maglie (in provincia di Lecce) la mia città!
(Testi tratti dal post facebook del 26 dicembre 2017 al link)
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Ma tante altre son le tipologie canine che si possono trovare nell’importante serbatoio genetico caleidoscopico del randagismo formato dai cani solitamente detti bastardi. Un crogiolo e una banca genetica da cui recuperare antiche razze o riselezionarne di nuove!
Pensiamo al Cane corso orgoglio di Puglia
riselezionato dai cani delle masserie pugliesi!
ANDIAMONE FIERI
cane dei Messapi, degli Apuli, dei Romani!
Cane corso, orgoglio di Puglia!

Pensate che danno al cinopatrimonio, alla cultura, storia e natura, che fanno coloro che sterilizzano a tappeto i nostri cani ferali e domestici meticci e non!

Pensiamo a quante altre razze in quel serbatoio genetico,
come i Cani “vuagliò” (o “uagliò” o “uajò” detto) ad esempio da riselezionare
e non solo,
anche gli antichi Levrieri,
il Cirneco dell’Etna,
il Pastore maremmano-abruzzese,
ecc.

Il Cirneco dell’Etna, e mi è capitato anche tra i cani randagi del Salento di vederne di simili.

 

(Testi tratti dal post facebook del 21 dicembre 2018 al link)


 

Gatto tigrato, centro storico di San Cassiano di Lecce, intorno al 2010. Foto di Oreste Caroppo

 

La magia dei piccoli borghi d’ Italia, i loro centri storici, le case rurali e le masserie, con tanti Gatti di vari colori e mantelli, che son spiriti liberi, indipendenti eppur amici dell’ uomo e proprietà di tutta la comunità, serbatoio di vita da cui le famiglie prendono adottano e cui danno!
Libertà, biodiversità domestica, storia, pittoresco, cultura!
Nel Gatto a mantello tigrato, come quello qui in foto, riappare poi il tipico mantello del loro progenitore, il Gatto selvatico (Felis silvestris) euro-mediterraneo che pur vive in Puglia, ed in Salento probabilmente ancora, sin dal Pleistocene; e non mancano sicuramente Gatti domestici e selvatici di accoppiarsi ancora sovente tra loro!

Tutto oggi messo a rischio, estinto quasi, dalla piaga mostruosa dei Volontari dell’ Apocalisse animazzista, falso-animalista, che con ogni scusa mettono le mani su queste nostre creature per sterilizzarle e/o segregarle facendone, laddove sopravvivono agli interventi chirurgici di evirazione e ai veleni di castrazione, spenti handicappati, rami mozzati dell’ albero della vita; mozzati come la funzionalità delle loro vivisezionate gonadi, dove ardeva la scintilla di quella Vita biologica potenzialmente eterna che faceva crescere quell’ albero di generazione in generazione nei millenni e millenni!
Ci vuole misura in tutto, dicevano i saggi antichi greci, e nei confronti di queste vive presenze generose, nostre amiche da tempi immemori, la misura, nella degenerata civiltà occidentale, oggi, si è perduta!
Barlumi forse restano accesi di lumi della ragione da cui ripartire contro le tenebre di chi spegne la catena della vita e della salute in questi animali profanando, nella mistificazione speculativa e psico-patologica, la parola “Amore”!
Le devianze son anche esse fatti di Natura, come un fatto di Natura reagire contro di esse da parte dei vivi di spirito, ragione e coscienza!!!

P.S.: questi Gatti svolgono anche un ruolo fondamentale, quello di cacciare Topi e Ratti, di cui si nutrono, mantenendone così basso il numero complessivo, senza estinguerli localmente, (anche quei roditori hanno un ruolo nella catena alimentare e negli equilibri ecologici complessivi!), ed evitando il ricorso ai nocivi veleni rodenticidi che avvelenano anche Cani e Gatti stessi!

Da noi in Salento poi i gatti ben possiamo considerarli ben autoctoni! Discendono dal Gatto selvatico mediterraneo https://it.wikipedia.org/wiki/Felis_silvestris

Per la presenza del Gatto selvatico (Felis silvestris) e del Lupo (Canis lupus) già tra le faune pleistoceniche di contrada San Sidero nell’hinterland di Maglie vedi questo studio di paleontologia, al link: https://www.researchgate.net/figure/Location-of-the-Late-Pleistocene-site-of-San-Sidero-Maglie-Apulia-southern-Italy_fig1_235392101

Già i Messapi e i Greci della colonia magnogreca di Taranto, nonché i Romani allevavano i Gatti in Sud Italia:

Moneta tarantina con Gatto! Taranto, nomos, circa 440-425 a.C., 8,22 g, fronte e retro

 

Monete tarantine con Gatti (e non solo, anche Pesci e Crostacei), vedi al link: https://www.lamoneta.it/topic/157841-taras-ed-il-gatto/

 

Gatto, particolare di mosaico, dalla Casa del Fauno – Pompei romana – Italia meridionale

 

Pensate che attentato sterilizzare tutti i Gatti di Puglia,e  dell’ intera Italia meridionale!
FERMIAMO LA FOLLIA

Quindi non si pone neppure la scelta se mantenere o meno una specie esotica, idem per i Cani essendo anche autoctono il loro antenato selvatico il Lupo! Nonostante le tante mistificazioni dei professionisti del biocido della Falsa-ecologia. Ma fossero stati anche alloctoni i loro antenati, giù le mani lo stesso: stop razzismo verde della Falsa-ecologia!


Dati sulla foto del gatto a San Cassiano
Centro storico di San Cassiano (Lecce) nel sud della Puglia, nel Parco naturale dei Paduli – Foresta Belvedere.
Alcuni anni fa, nottetempo, intorno al 2010.
Anni dopo ripassai da lì nottetempo d’ estate e ritrovai dei cuccioli di gatto, dei gattini simili per strada e che trovavano rifugio in quelle vecchie abitazioni, accuditi dagli amorevoli del luogo, che ovviamente non sterilizzano i Gatti, altrimenti non vi avrei visto quei gattini stupendi!
Centri storici di vita,
e inoltre dallo sguardo e dalla agile e snella silhouette di questo gatto in foto ben si nota che è sano, ergo intero non handicappato dalla sterilizzazione!

Foto scattata con il flash da cui l’ effetto di luminosità degli occhi del Gatto in foto a causa del suo “tapetum lucidum” (dal latino “tappeto lucido”), uno strato riflettente posto negli occhi di molti vertebrati che ha il compito di riflettere la luce verso la retina, aumentando la quantità di luce che può essere catturata dalla retina stessa, ciò aumenta la capacità visiva in condizioni di bassa luminosità e si trova infatti principalmente negli animali notturni con una buona visione al buio come i Gatti.

 

(Testi e foto tratti dal mio post facebook del 23 settembre 2017, e dai miei commenti ad esso, al link: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10214458470405613&set=a.1888805429917&type=3&theater)

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CHI AMA LA NATURA DISPREZZA L' ANIMAZZISMO STERILIZZATORE(Se ami la natura allora condividi il post tanto!)Un…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 10. Februar 2018

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Pensiero di lunedì 9 ottobre 2017:

Ieri bel giro culturale per le corti del centro storico di Maglie, la mia città nel cuore del basso Salento, a riscoprire il nostro mondo antico e la sua ricchezza culturale, artigianale, artistico-architettonica, gastronomica … ma non più ambientale: non c’ era più nessun gatto!! (spero sia stato solo un caso e che ve ne siano ancora molti sani e fertili!)
E l’ unico miao-miao per le orecchie di bambini, e non, è stato simulato da una signora come previsto nella recitazione del bel racconto dalle avvolgenti tonalità cullanti detto “Lu Cuntu de la Cummare Furmica“, tipico della nostra tradizione, e che è stato letto-raccontato in una corte …

Mi son arrivate poi segnalazioni di gatti a Maglie avvistati da amici e conoscenti, speriamo, conforta tanto saper ciò, e speriamo non si sia avventata su di loro la volenterosa mano degli sterilizzatori seriali!

Questo un gatto che ho avuto modo di fotografare io nottetempo a Maglie nel centro storico il 3 agosto 2018:

Mentre tutti dormono Salento notturno

Gepostet von Oreste Caroppo am Donnerstag, 2. August 2018


STOP ANIMAZZISMO!
Il falso animalismo sterilizzatore segregatore eutanasizzatore estinguente di cani, gatti e non solo!

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Per i giapponesi il gatto nella forma del maneki neko (招き猫? lett. “gatto che chiama”), anche noto come “gatto che dà il benvenuto”, “gatto della fortuna” o “gatto del denaro”, è una diffusa scultura giapponese, spesso fatta di porcellana o ceramica, che si ritiene porti fortuna. ricchezza, salute, protezione al proprietario. Tale la simbologia del gatto.

 

Idem presso i romani se la stessa etimologia in latino di “felis” felino, come quella del latino “felix” felice, hanno stessa etimologia legata al concetto di fecondità!

Oggi, pazzia e massima degenerazione, in Italia gli animazzisti lo vogliono “amorevolmente” estinguere con la sterilizzazione seriale il gatto!

 

 


 

 

 

 

Gatto randagio (Felis silvestris varietà catus), cioè libero, dal mantello simile a quello tipico del suo progenitore selvatico il mediterraneo europeo e anche italico Felis silvestris varietà silvestris. Manifesto di sensibilizzazione realizzato dall’artista salentina Tania Pagliara.

 

Questo è anche l’habitat del Cane ferale! Ma loro li fotografano solo in luoghi degradati per associar loro un’ idea appiccicata strumentale mistificatoria di mero degrado

Se vedi un cane "randagio", LASCIALO LÌ. Non avvisare le associazioni finto- animaliste, che verrebbero ad accalappiarlo…

Gepostet von Gianfranco Mele am Sonntag, 18. Februar 2018

 

 

Per chi ha dimenticato cosa è un Cane vero!
Linea della salute se non sterilizzato come in questo caso!
 
Guardate questo cane e poi il vostro che avete sterilizzato! Ma davvero non vi fa schifo cosa gli avete combinato al vostro cane? Devo essere io a dirvelo?
 
Poi si chiedono come mai ora i lupi si avvicinano ai borghi italiani sguarniti dagli animazzisti di queste fiere sane forti coraggiose presenze! FERMIAMOLI! (FERMIAMOLI gli animazzisti, non cani e lupi):
Cani randagi fertili dell’Asia centrale, da un post su Facebook del virtuoso maestro cinofilo Ezio Maria Romano (su Facebook anche con lo pseudonimo”Ezio dei Cani”).

 

 

L’eleganza, la fierezza, la salute dei cani randagi che ancora vivono ferali o semi-domestici in alcuni villaggi dell’Eurasia:

I cani che vivono LIBERI da millenni, hanno conservato tutto ciò che l'uomo moderno gli sta togliendo poco alla volta:…

Gepostet von Cinofilia Naturale – Educazione cinofila alternativa am Freitag, 23. November 2018

 

Il corretto approccio nei confronti dei Cani randagi a Dubai, dal seguente post facebook dell’igienista naturale Justyna Kwasniewicz:

 

 

Mentre in un’ impazzita snaturata inciviltà occidentale:

Manifestino a stigmatizzazione della follia falso-animalista odierna nella degenerata inciviltà occidentale

 

Dal grande e saggio maestro di Cinofilia Naturale Ezio, la stigmatizzazione contro il falso-volontariato falso-animalista che oggi sterilizza a tappeto gli animali con un enorme business correlato:

Non Salviamo I Cani Di Tutto Il Mondo: Salviamo Almeno Il Nostro!!

Gepostet von Cinofilia Naturale – Educazione cinofila alternativa am Donnerstag, 23. August 2018

Scaricatevi le immagini che stigmatizzano la sterilizzazione seriale degli animali  tutti,
e incolliamole a commento ovunque vi siano messaggi di sostegno della sterilizzazione seriale di cani e gatti e non solo! Anche altrove, perché la gente prenda coscienza dell’olocausto in corso per poterlo fermare in tempo prima che i danni genetici alle specie siano irreparabili! Basta essere esseri coscienti, neppure animalisti nel profondo, per indignarsi e dire:
“Giù le mani dalla fertilità delle specie! Per gli esseri viventi la fertilità è tutto, il bene più prezioso per vivere perennemente!”

 

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