“Si torni a usare GAMBUSIE e PESCI ROSSI per contenere le Zanzare e così STOP PESTICIDI!”, ma la Falsa-ecologia invece vuole estinguere questi pesci dall’Italia!! Pazzesco! “Segui la pista dei soldi”, del fanatismo e delle perversioni!

“Si torni a usare GAMBUSIE e PESCI ROSSI per contenere le Zanzare e così STOP PESTICIDI!”

ma la Falsa-ecologia invece vuole estinguere questi pesci dall’Italia!! Pazzesco!

 

I Pesci rossi mangiano le larve di Zanzara. In foto Pesci rossi e una Zanzara tigre mentre punge un umano dalla pelle chiara.

 

“Segui la pista dei soldi”, del fanatismo e delle perversioni, per capire davvero perché, avrebbe consigliato il buon giudice! Una faccenda su cui si deve fare luce tagliando quindi a monte la fonte dei finanziamenti di questi biocidi!

TESTO INVIATO PER RIFLESSIONI URGENTI IN MERITO A TUTTI I PARLAMENTARI ITALIANI

Indagine sulla Falsa ecologia!

(Nota: leggete tutto per aver un quadro completo e profondo sulla problematica esposta fino all’immagine finale della tela di Caspar David Friedrich)

 

Le Gambusie (Gambusia affinis) sono dei pesciolini d’acqua dolce che popolano quasi tutti i laghi e laghetti del Salento!

Rappresentano, riproducendosi spontaneamente generazione dopo generazione nelle nostre acque dolci, un esempio intelligentissimo e a costo irrisorio di “lotta biologica” per contenere il numero di Zanzare messa in atto decenni or sono.

“È nota la propensione delle Gambusie a cibarsi delle fasi larvali e di pupe delle zanzare, [tanto che son anche chiamate pesce “mangia zanzare”, in inglese “mosquitofish“]. Sono molto resistenti, sopravvivono anche in acque con bassa presenza d’ossigeno, ad alta salinità (che includono due volte quella dell’acqua di mare) ed a temperatura elevata; possono persino sopravvivere in acque fino a 42 °C per brevi periodi.
Per questi motivi, questa specie può essere considerata forse il pesce d’acqua dolce più diffuso al mondo, è stato introdotto come bioregolatore nella lotta biologica contro le zanzare (tra cui la zanzara anofele, portatrice della malaria) nei paesi tropicali e temperati in entrambi gli emisferi e da allora si è diffuso ancor più sia naturalmente che attraverso ulteriori introduzioni.” (Dall’articolo al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Gambusia_affinis)

Le Gambusie (Gambusia affinis) sono state introdotta in Italia ad hoc per questa lotta biologica alle Zanzare, alcuni decenni or sono, dai bacini del golfo del Messico (Mississippi), acque dolci e salmastre, lente e paludose dove vivono e si son adattate benissimo al nuovo territorio anche espandendosi poi naturalmente. E questo non è avvenuto solo in Italia!

In foto: predazione da parte di un pesce di una larva di zanzara, Dall’articolo: mosquitofish.

 

Esemplare adulto di Gambusia affinis in mano per capire le dimensioni di questo pesciolino.

 

Mosquitofish. La voracità di larve di Zanzara da parte della Gambusia affinis.

 

Mosquito Fish (Male & Female). Dimorfismo sessuale in Gambusia affinisis tra maschio (a sinistra) e femmina (a destra).

 

 

Nella scheda video soprastante il ragazzo legge anche della demonizzazione fatta contro questa specie in questi ultimi anni. Dopo l’ampia diffusione che ha avuto per mano dell’uomo, dopo la sua diffusione e adattamento, dopo il suo essersi adattata ai nuovi ambienti e i nuovi ambienti essersi ormai adattati alla sua presenza creando comunque nuovi equilibri, ecco oggi la demonizzazione e la volontà di intervento ora nel verso esattamente contrario per estinguerla. Da elogiata e diffusa a denigrata e combattuta, tutto i pochissimi decenni, e qualcuno ci guadagna sempre prima dal diffonderla con delle scuse di pregio oggi dall’ucciderla con altre scuse di danno!

“Io non ci sto! Ora ciò che c’è non si tocca e rimane!”

In questa schede potete vedere come la propaganda del razzismo verde della Falsa ecologia crea eserciti di fanatici che attaccano chiunque oggi parli di Gambusie o le metta nel suo laghetto!

Dispiace che non si risponda con veemenza attaccando la ipocrita Falsa-ecologia del razzismo verde ma si cada ai suoi meme strumentali e mistificatori! Sono fiducioso comunque in una sempre maggiore presa di coscienza di chi ama scienza e natura contro i deliri della Falsa ecologia!

Gambusie viste dall’alto in un laghetto.

Proprio perché oggi attaccano le Gambusie plaudo a quanto in questo video su, ovvero il fatto che la sua autrice le ha introdotte nel suo bel laghetto!  E non sa che se ora introdurrà i Pesci rossi, come dice che farà, poi sarà attaccata anche per quello, da altri o dai medesimi fanatici, perché anche i Pesci rossi son detti alloctoni! Perché tutto è alloctono in ogni piccolo territorio a ben vedere in un mondo in movimento e trasformazione, e con la vita in evoluzione; basta infatti andare sufficientemente indietro nel tempo e si potrà dire che qualsiasi cosa, uomo incluso, sia alloctono e non autoctono. Alloctono e autoctono son categorie interessanti, ma sempre da prendere con approccio relativista poiché non solo le masse della crosta terrestre, masse d’acqua e aria si spostano, ma anche gli esseri viventi con i loro mezzi vari di locomozione di generazione in generazione e nella stessa generazione. Un approccio forzatamente fissista in ecologia trasforma l’ecologia in falsa ecologia! La natura non esclude il movimento!

Fermo restando che anche le Zanzare sono importantissime e non vanno certo estinte! Interventi devono mirare ad agire sul rapporto preda-predatori per abbassare il numero di Zanzare. Né poi si devono combattere gli habitat delle Zanzare con bonifiche prosciuganti contro le zone umide importantissime invece per paesaggio, biodiversità e microclima!

Non vanno estinte indipendentemente da tutto, sono creature comunque interessanti come ogni creatura vivente. Sono il cibo per le Rondini, i Rondoni, i Pipistrelli e per tantissimi altri animali.

Non si devono estinguere specie di Zanzare con scusa la Malaria! O la scusa del virus Zika, o del virus della Febbre del Nilo occidentale (West Nile), ecc., cui farebbero da vettore!

Esattamente come non si devono estinguere le Tigri perché attaccano ed uccidono delle persone! I mezzi di prevenzione devono essere di altro tipo.

Invece si sta cavalcando questa scusa delle malattie dell’uomo per progetti volti ad estinguere le Zanzare.

Va bene lo studio scientifico certo, la curiosità scientifica è sempre un valore se è la guida della ricerca, ma no all’uso di tecnologie fuori dal laboratorio volte a estinguere una qualche specie!

Leggete l’articolo “Addio Zanzare! Trovato il metodo per sterminare le zanzare. Ma è una buona idea?” del 24 settembre 2018 al link:  https://www.repubblica.it/scienze/2018/09/24/news/addio_zanzare_trovato_il_metodo_per_sterminarle-207270426/

Così commentavo su Facebook questa notizia: “Ci rendiamo conto!? Che VERGOGNA! Fanno crollare la catena alimentare!
STERILIZZATORI SERIALI che cavalcano ogni scusa per questo loro mercimonio biocida! Ovviamente è qualcosa di così terribile che ogni associazione ambientalista dovrebbe muoversi contro, ma non si muoverà contro nessuna associazione ambientalista perché in Italia non esiste oggi, se mai è esistita nessuna, o quasi, vera associazione ambientalista, per cui cercate tutti in prima persona di prendere atto di questo schifo: le Zanzare non vanno estinte.
Vanno schiacciate se ti danno fastidio intorno al tuo corpo, vanno allontanate col piretro ad esempio se non ti piacciono vicino casa, ma non vanno non vanno assolutamente estinte,
Se vuoi le rondini devi volere anche le zanzare, altrimenti semplicemente di che non te ne frega niente delle rondini e ok, o altrimenti dichiarati ignorante punto e basta!

 

Pipistrello comune (Pipistrellus pipistrellus).

 

I Pipistrelli oggi vengono più pubblicizzati per la lotta biologica alle Zanzare, ed è una bellissima cosa, favorendo la costruzione/istallazione di nidi-ricoveri artificiali per loro, le “bat-box” dette in inglese, rifugi per pipistrelli fatti di legno.

 

Anche elementi architettonici già fisiologici nella costruzione degli edifici potrebbero essere lasciati al libero ingresso di pipistrelli e uccelli per la nidificazione, come spazi sotto le tegole, sotto le mensole, e fessure, in Salento chiamate “carasse“, presenti nelle stesse murature di conci squadrati di calcare e dove era ben noto vi trovavano alloggio i pipistrelli che da lì eran visti uscire al tramonto ad esempio a Maglie (Lecce) nel novecento.

"LE CARASSE DE LE CATTAPIGNULE"Le case dei pipistrelli, le bat-box salentine, erano negli edifici le "carasse" ("…

Gepostet von Oreste Caroppo am Freitag, 12. Juli 2019

 

Altrettanto importanti sono anche gli insettivori Gechi che popolano i muri delle nostre abitazioni e che pur si nutrono tra gli altri insetti di Zanzare:

 

Geco comune (Tarentola mauritanica).
Nelle cisterne invece in Salento si mettevano delle Anguille (Anguilla anguilla), lì poste vive perché si riteneva svolgessero una funzione depurante le acque mangiandovi vermi e insetti e altri organismi.
Anguille autoctone, ma se si tenesse conto di quante migliaia di chilometri percorre nella sua vita una Anguilla prima di giungere nei nostri territori già questo basterebbe per prendere la definizione di autoctono/alloctono senza fortissima rigidità per ogni specie. (Leggi nell’articolo qui linkato in merito alla sua riproduzione. La sua resistenza in condizione di assenza di luce è alta poiché capace anche di nuotare nel mare a grandi profondità e percorrere fiumi carsici sotterranei). Mi capita talvolta di osservarne mentre risalgono il fiumiciattolo Idro e nei laghi Alimini sempre in feudo di Otranto.
Se visitate a Maglie il museo di archeologia industriale delle ex Concerie Lamarque, chiedete di farti visitare la cisterna monumentale,
è là l’ incanto dell’ Anguilla, che in questa foto si scorge sotto il pelo dell’ acqua, serpentiforme!
Sembra di essere entrati in un ipogeo oracolare arcaico dove si ascolterà di lì a poco la voce della Pizia!
Han recuperato la viva tradizione delle anguille nelle cisterne diffusissima ancora nei decenni passati in Salento, lì messe perché si riteneva svolgessero una funzione depurante le acque mangiandovi vermi e insetti e altri organismi, ma io ipotizzo anche vi fosse una ritualità celata inconscia in quella tradizione, l’ Anguilla (che è un pesce) come sorta di serpente (che è un rettile), come vivo fallo (fortissima è la simbologia fallo/serpente) a fertilizzare l’ acqua, nel pensiero magico archetipico, caricandola di energia vivificante nel ventre, l’ ipogeo, utero simbolico della Madre Terra, (vedi per approfondire questo aspetto antropologico la Teoria T-S che ho formulato)! (Foto dal link: http://cortedeifrancesi.eu/wp-content/uploads/2017/06/3-CISTERNA_DSC_1919-2.jpg)

Ma se i Pipistrelli catturano gli adulti di Zanzara in volo, le Gambusie mangiano le loro larve in acqua. Ecco perché se hai una vasca d’acqua con piante d’acqua, un laghetto, e vuoi abbassare la presenza di Zanzare, un ottimo metodo è metterci le Gambusie, che facilmente, se in un sufficiente numero, si riprodurranno senza bisogno di nessuna attenzione e cura per loro e potrai con un retino o un vaso di vetro con del pane, (in dialetto salentino chiamato: metodo del “bbuccaccio“), prenderne e diffonderle in altre vasche di acqua. Allo stesso scopo possono servire i Pesci rossi (Carassius auratus)!

E questo deve valere anche per vasche-fontane e laghetti, importantissimi per il microclima e il paesaggio nonché la biodiversità, presenti negli spazi pubblici. Luoghi che fungono anche da abbeveratoi per Piccioni, Tortore, Parrocchetti, ecc. Fondamentale vi siano in essi Pesci rossi, Gambusie, Carpe, anche Carpe a specchi e koi, ecc.

Ma perché allora nessuno più parla della Gambusie e dei Pesci rossi? Vi è quasi un generale tabù da infrangere in merito?

Tanto addirittura nel nord Italia in alcune città follemente si sta lanciando un progetto di vile sterilizzazione della Zanzare tigre con in più trattamenti di pesticidi versati nelle vasche, laghi, fiumi, laghetti e fontane d’acqua! Vedi ad esempio l’articolo dal titolo “Zanzare, rimedi? Il Comune di Bologna libera 30mila maschi sterili” del 15 giugno 2019 al link: https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/zanzare-rimedi-1.4648200?fbclid=IwAR1HVUZrB9La1t97svvinGEb6T5fSoXZI2lgFWBigQqFq3QKAT_jYhIAGk8

dove anche leggiamo: “Per ridurre la densità di maschi fertili e aumentare l’efficacia di questa metodologia, sarà infatti necessario trattare anche le aree private di questa zona con prodotti larvicidi specifici. Questi trattamenti saranno effettuati in maniera gratuita, porta a porta, (…) da più di vent’anni lavora sullo sviluppo di questa tecnica di contrasto alla zanzara tigre.”

Perché allora non consigliano di prendere qualche Gambusia dai laghi e di metterle nei laghetti privati, invece di farvi gettare prodotti larvicidi, presentati come gratuiti ma in realtà pagati indirettamente con le tasse comunali dagli stessi cittadini? Perché non si regalano Gambusie e Pesci rossi?

Perché non solo si sta demonizzando la stessa Zanzara tigre con la strumentalizzazione della sua origine esotica dal Sud-Est asiatico, in aggiunta alla demonizzazione che già avvolge tutte le Zanzare con scuse sanitarie e di fastidio all’uomo per le loro punture, siano esse autoctone da diverso tempo o esotiche giunte recentemente,

ma oggi con la scusa dell’alloctonia si attaccano anche la stessa Gambusia e i comunissimi Pesci rossi! E la propaganda falso ecologiste è in tal verso battente!

E non stiamo parlando di due specie assenti oggi dagli ambienti naturali in Italia, ma invece ben diffuse, e anche ben allevate, dunque non si sta dicendo di utilizzare dove si volesse specie che bisogna andare a prendere chissà dove e introdurle, ma di specie già disponibili nel raggio di pochi chilometri al massimo, già assai introdotte in Italia, persino la Gambusia in passato con tanto di impegno statale in tal senso per la lotta biologica alle larve di Zanzara, e invece adesso per la nuova moda di grido falso-ecologista ascesa al potere vige il tabù imposto!

Oggi si è affermata la subdola ideologia del razzismo verde della Falsa-ecologia che vorrebbe, come le Zanzare (attaccate ora con la scusa della trasmissione di malattie cui farebbero da vettore, ora con la scusa dell’esoticità di alcune specie, ora per la loro semplice fastidiosa puntura), combattere persino e di più le Gambusie già presenti e anche i Pesci rossi per eradicarli dai luoghi dove si son diffusi in Italia più o meno grazie all’uomo!

L’attacco alle specie esotiche naturalizzatesi: il razzismo verde della Falsa-ecologia!

 

Son invece, Gambusie e Pesci rossi, la meraviglia, insieme alle Carpe, di tutti o quasi i laghetti del Salento! Un bene ambientale e storico da difendere con i denti in presenza e fertilità!

Pesce rosso (Carassius auratus) nella forma rossa.

I Pesci rossi (Carassius auratus), in inglese chiamato “goldfish“, letteralmente pesce dorato: “questa specie sembra originaria dell’Asia orientale ma è stata da così tanto tempo introdotta in altre aree che è estremamente difficile ricostruire il suo areale originario. Allevato e selezionato dal X secolo in Cina e diffuso in Europa alla fine del XVII secolo, il Carassio rosso può raggiungere e superare la lunghezza di 20 cm se allevato in un laghetto.Il pesce rosso in natura vive in fiumi, laghi e specchi d’acqua calma, fino ad una profondità massima di 20 metri. I pesci rossi e le altre carpe vengono messi spesso in acque stagnanti per ridurre la popolazione di zanzare. Il Pesce rosso appartiene alla famiglia dei Cyprinidae, la stessa della Carpa comune (Cyprinus carpio).” (Dall’articolo al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Carassius_auratus)

Il Pesce rosso può diventare in ampi laghi anche di notevoli dimensioni, vedi questo esempio, (foto dal web):

Pesce rosso che ha raggiunto grosse dimensioni. Foto dal web.

 

 

Anche nei Bacini di Ugento in basso Salento i Pesci rossi hanno raggiunto enormi dimensioni, lo vediamo in queste belle foto del 20 ottobre 2017 di predazione lì di un enorme Pesce rosso da parte di un autoctono Falco pescatore, per le quali rimando a questo post facebook e ai commenti ad esso dello stesso autore dove son linkate le altre magnifiche foto: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.9/posts/10214699822479264

Predazione che mostra la perfetta integrazione di una specie prima autoctona oggi all’interno del suo nuovo territorio.

Mi piace far notare anche che il Pesce rosso perfettamente integrato ormai nelle nostre acque dolci salentine in alcuni bacini, come a Cutrofiano, dopo tante generazioni sta spontaneamente ritornando a mostrare anche esemplari con la sua sua livrea selvatica più tipica che non è la rossa, ma questa, probabilmente migliore per il mimetismo contro i predatori che più facilmente vedono, come il Falco pescatore, un esemplare rosso rispetto ad uno con questa livrea in acqua certamente meno appariscente:

Carassius auratus forma selvatica. Link 1 e Link 2.

Ciò anche mostra la bugia di chi oggi fanaticamente sostiene nella Falsa-ecologia e nel suo ramo del Falso-animalismo che una specie allevata a lungo in cattività, addomesticata, non sia più in grado di tornare alla vita selvatica e subire processi anche di riadattamento, rinselvatichimento, alla vita selvatica. Posizioni lontanissime dalla realtà naturale che ignorano il potere della vita e della selezione naturale ben insegnata dalle teorie evoluzioniste di impronta darwiniana!

Pesci rossi che il Falso-animalismo non a caso in combutta con i Falsi-ecologisti sta tentando di far vietare, vietare la vendita con “scuse assurde di non sfruttamento e non maltrattamento degli animali” congiunte a quelle di evitare la diffusione in natura delle specie alloctone assicurandosi di vietarle in ogni spazio privato e fiera! Sono gli orrori, le degenerazioni, le mistificazioni della Falsa ecologia!

La quale persino con la stessa scusa di un’origine dall’Asia vorrebbe anche eliminare le Carpe dall’Italia con vasti biocidi e vari mezzi!

Vedi per approfondire l’articolo: Ma chi è il PROFESSIONISTA DEL BIOCIDIO della FALSA-ECOLOGIA? E che legami ha con i FALSI-ANIMALISTI? 

O anche questo post facebook con i commenti ad esso dello stesso autore: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.98/posts/1286309284856453

E la follia del Falso-ecologismo si è abbattuta persino contro un pesce che dal bacino del Danubio, il cui bacino idrografico comprende anche zone alpine italiane, si è esteso negli ultimi decenni stupendamente nei grandi fiumi italiani fino al sud Italia, il grande e suggestivo Pesce siluro (Silurus glanis). Leggi per approfondimento questo articolo “Salvare il PESCE SILURO meraviglia delle acque dolci europee oggi diffusa in Italia dalla Falsa-ecologia del razzismo-verde!

Ecco invece gli articoli che cominciano ad attaccare l’allevamento dei Pesci rossi, ma addirittura anche di Criceti e ogni animale, articoli ispirati da pessimismo cosmico contro la vita, che non invitano invece e non spiegano come ben tenerli, ad esempio i Pesci rossi meglio in un grande acquario con piante vere che in una boccia di vetro piccola, o meglio ancora in un laghetto, e non spiegano come farli riprodurre, articoli che non inneggiano all’allevamento con cui la vita continua e può diffondersi anche in nuovi territori, perché la vita altro non vuole che vivere-riprodursi e diffondersi, ma tutto è posto in una forzata visione lugubre patologica e ricondotto ad una esistenza dell’individuo come attesa della sua morte dolorosa, per cui “l’estinzione viene vista come liberazione” … la sessualità è parte della continuità della vita ma è ignorata, e questo ha del patologico, nel falso-animalismo poi è proprio combattuta con la sterilizzazione artificiale!

Vedi in merito questo articolo dal titolo “Pesce rosso ovvero la genesi del maltrattamento” del marzo 2019, al link.

La risposta a questo approccio non può essere che agire nell’esatto contrario, comprare Pesci rossi, opporsi con leggi del Parlamento ad ogni divieto, combattere con tutti gli strumenti della democrazia questa degenerazione, farli allevare, allevarli, e inneggiare a chi li alleva e li riproduce, riprodurli in proprio, e quando capita che si naturalizzano gioire con meraviglia per questo, e di fatto la loro naturalizzazione in Italia è già avvenuta, si tratta solo di apprezzarne ora e difenderne la fertile presenza in spazi pubblici o privati che sia:

 

E così opporsi in ogni sede pubblica amministrativa e accademia ad ogni manovra di divieto contro presenza e fertilità di specie esotiche, smascherando la falsa-ecologia, i suoi meme strumentali, i suoi dogmi e falsi-paradigmi e abrogandone le leggi che ha scritto e si è fatta promulgare, da sostituire con leggi naturalistiche di verso quindi completamente opposto!

Per cui: “URGE FAR AUMENTARE LE FIERE CON GLI ANIMALI – L’uovo che più nutre il cuore è quello prodotto dalla tua Gallina in giardino!

Ma ciò vale anche per piante ed esseri di ogni altro regno del vivente!

Vedi per approfondimento questo post facebook e i commenti ad esso del medesimo autore:

L' UNIONE EUROPEA AVREBBE ERADICATO PERSINO I GIARDINI PENSILI DI BABILONIA!Il paradiso pensile dei Giardini di…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 3. März 2018


Due riflessioni contro i deliri del Falso-animalismo, due post facebook di cui leggere anche i commenti ad essi del medesimo autore, con rimandi ad altri interessanti post da leggere:

LETTERA DI APPELLO DELLA MORTE ALL' UMANITA' "Dovete fermare in tempo il Falso-animalismo che sterilizza i viventi!"…

Gepostet von Oreste Caroppo am Freitag, 31. August 2018

 

La legge a priori contro lo sfruttamento/maltrattamento animale è un assurdo giuridico!E un assurdo giuridico genera…

Gepostet von Oreste Caroppo am Montag, 20. Mai 2019

 


 

Più si alleva, più c’è vita, più la vita ha occasioni di vita, più son i soggetti pubblici e privati che hanno esemplari fertili e li allevano delle varie specie, anche sfruttandoli nei vari modi, più si tollerano le presenze in selvatico senza razzismi verdi verso specie bollate dannose, invasive, domestiche, esotiche, patogene, parassitarie, ecc., più in realtà si contribuisce davvero al conservazionismo globale, cui dunque contribuiscono tutti, in rete osmotica, zoo, circhi, allevamenti bucolici, privati con le loro case e giardini, parchi pubblici, ecc.

Inoltre nel caso europeo mediterraneo l’uomo con la sua antropizzazione e le glaciazioni quaternarie hanno portato ad un impoverimento della biodiversità autoctona, ed ora intollerabile è l’atteggiamento del fanatismo del razzismo/purismo verde del regime della Falsa ecologia che vorrebbe eliminare adesso tutte quelle specie esotiche in Europa, o che addirittura si son diffuse da zone europee o mediterranee ad altre prossime sempre europee (vedi il caso del Pesce Siluro o del demonizzato Panace gigante di Mantegazzi Heracleum mantegazzianum originaria del Caucaso), più o meno favorite dall’uomo e dal nuovo clima interglaciale, in cui siamo, per il loro arrivo e diffusione, incluse specie domestiche semi-inselvatichite, e che invece rappresentano nel complesso un comunque naturale, perché l’uomo è pur sempre parte della natura, ri-incremento della biodiversità, da accogliere con spirito filosofico di curiosa meraviglia che è a fondamento della buona vera scienza!

E inoltre hanno pure, a volerle usare queste specie, tanta utilità! Vedi il Fico d’India solo come simbolo di questo! O l’Ailanto e la Robinia come piante mellifere! Come del resto il Pomodoro, il Mais, la Patata, il Riso, il Banano, ecc.

L’Ailanto poi rappresenta persino un genere che potremmo ben dire “autoctono di ritorno”, dato che si scopre che vivevano in Italia nel Terziario prima delle grandi glaciazioni quaternarie, vedi l’articolo: “BENTORNATO AILANTO IN ITALIA! Giù le mani dei professionisti del biocidio della Falsa-ecologia che vorrebbero eliminarlo a suon di fondi pubblici e insieme a circa 3000 mila altre specie, con scusa “esotiche”! Pazzesco il deserto artificiale praticamente!

Inoltre quando si dice che una specie esotica o domestica naturalizzata o rinaturalizzata danneggia le specie autoctone in Italia si ha una minima idea, mi chiedo, della ricchezza di biodiversità in Italia nel Terziario prima della grandi glaciazioni del Quaternario, o anche solo nel Pleistocene prima che la pressione antropica cancellasse ad esempio estinguendoli tanti grandi mammiferi, come persino Elefanti, Ippopotami e Rinoceronti, mentre altri son in realtà son sopravvissuti in Europa nella forma degli animali allevati, come l’Asino, il Cavallo e così il Toro dal selvatico Uro?

Del Macaco silvano (Macaca sylvanus) che popolava nel Pleistiocene anche l’Italia si ha solo in Europa una popolazione più o meno relitta sulla rocca di Gibilterra. Per il resto la specie sopravvive in Nord Africa. Ergo reintrodurla in Italia un dovere! Ma invece oggi si combatte il circense, o l’artista di strada per togliere lui la scimmietta con ogni scusa di maltrattamento/sfruttamento, sterilizzarla e chiuderla nei falsi “santuari” speculativi del Falso-animalismo, pensioni cimiteriali per animali estinti handicappati dalla castrazione! Che insana contraddizione! Si combattono gli zoo a priori da parte del Falso-animalismo, invece di chiedere che siano bioparchi e far tesoro di chiunque ha animali fertili per accoppiarli e ricreare da lì dei primi nuclei selvatici nei nostri parchi naturali di nuovo di Macaco silvano!

Guardo per questo con grande interesse e convergenza di visione a questi scienziati danesi che addirittura hanno proposto la reintroduzione nei parchi europei anche dei grandi mammiferi del Pleistocene a partire dalle specie più prossime viventi, inclusi gli Elefanti!

Vedi articolo “Elefanti e bisonti popolavano l’Europa. Reintrodurli per salvare la biodiversità?“, del 5 marzo 2014,

una approccio pro rewilding (in inglese “rinselvatichimento”) che insieme agli ambienti rurali antropizzati porterebbe ad un incremento complessivo della biodiversità europea, non a quel decremento che perseguono oggi gli scheriffi della Falsa ecologia desertificatori artificiali del paesaggio e depauperatori presso le genti delle specie con ogni scusa!

Fino ad esempio al vile tentativo di obbligare alla sterilizzazione, che sarebbe estinzione dei cani, dei cani randagi e di proprietà a tappeto con la scusa di salvare così la purezza del Lupo, nel nuovo meme del rischio di ibridazione del Lupo, quando lupi e cani, che appartengono alla stessa specie, convivono ormai da millenni sugli stessi territori in osmosi tra loro, occupando nicchie ecologiche diverse, di cui per il cane quella rappresentata dalla convivenza con l’uomo, e sottoposti gli uni alla selezione naturale, gli altri a quella artificiale, senza che vi si presentasse mai alcun problema per la purezza dei lupi! Pensate dunque il livello sofistico di creazione di falsi problemi per alimentare le speculazioni della Falsa ecologia!

 

Aderite al Gruppo facebook:

La NATURALIZZAZIONE d’ ITALIA

 

Non sarà addirittura, viene da pensare, che ai professionisti del biocidio non conviene usare contro le Zanzare la Gambusia che, in quanto neppure OGM, non è da loro brevettabile e toglie mercato alla continua disseminazioni di pesticidi ovunque!?

Seguite i soldi troverete la eco-mafia!

Capite poi come il fanatismo vegan-falso animalista, neologismo con cui si indica la corrente psico-patologica e speculativa che pratica la sterilizzazione seriale degli animali “per estinguerli così per salvarli” da ogni rischio di sofferenza, una folle ideologia di falsa-carità, ammicchi in realtà ai professionisti del biocidio razzisti verdi che promettono l’estinzione di intere specie dai territori, purché sia fatto ciò con metodi di sterilizzazione sotto anestesia, o veleni “vaccini” sterilizzanti, o con eutanasia giudicata da loro cruelty-free indolore. Lo vediamo oggi nel nord Italia questo macabro sodalizio nella vile sterilizzazione delle esotiche Nutrie che vivono in selvatico, rilasciate poi di nuovo in natura dopo la vivisezione mutilante delle loro gonadi, così anche da sottrarre spazio e risorse alle Nutrie fertili per meglio estinguerle! Che vergogna, eppur la Nutria si mangia, e si potrebbe sfruttare invece anche in tal verso ma sempre senza estinguerla e così contenendola se davvero vi sarebbe un “problema” da sovrappopolamento come grida l’interessato professionista del biocidio!

Vedi sui discorsi alimentari intorno al fanatismo vegan questi post facebook e i commenti ad essi del medesimo autore: post 1, post 2.

Come anche questi due altri post facebook:

LETTERA A DEI CACCIATORI INDISPETTITI PERCHÉ IL MINISTERO NON HA CONCESSO DI ABBATTERE I LUPI DETTI IBRIDI E I CANI…

Gepostet von Oreste Caroppo am Dienstag, 2. April 2019

"Non posso costringerti mica io ad amare la natura, la scienza e le persone!"Messaggio rivolto ad una sterilizzatrice…

Gepostet von Oreste Caroppo am Freitag, 19. April 2019

————————————

Riflettiamo in forma dialogica:

TI SERVE L’AVORIO DELLE ZANNE DI ELEFANTE?
Ok, ma sappi che ce ne sono pochi per questo non li puoi uccidere in natura ma devi allevarli, COME ABBIAMO FATTO CON LE PECORE PER LA LANA; quando ne avrai più di quanti ne hai presi come nucleo di partenza per l’allevamento allora qualcuno lo potrai uccidere, o comunque utilizzare, per prenderti l’avorio, o altro uso, e con qualche esemplare contribuisci anche di tanto in tanto ai ripopolamenti in selvatico gratuitamente. Se poi allevi in forme bucoliche, come è opportuno, contribuisci al paesaggio.
 
TI SERVE IL CORNO DEL RINOCERONTE?
Ok, ma sappi che ce ne sono pochi per questo non li puoi uccidere in natura ma devi allevarli, COME ABBIAMO FATTO CON LE GALLINE PER LE UOVA; quando ne avrai più di quanti ne hai presi come nucleo di partenza per l’allevamento allora qualcuno lo potrai uccidere, o comunque utilizzare, per prenderti il corno, o altro uso, e con qualche esemplare contribuisci anche di tanto in tanto ai ripopolamenti in selvatico gratuitamente. Se poi allevi in forme bucoliche, come è opportuno, contribuisci al paesaggio.
 
TI SERVE … ?
OK NON C’È BISOGNO CHE LO DICI VALE QUESTO PER QUALSIASI SPECIE VIVENTE CHE IN NATURA È A RISCHIO DI ESTINZIONE, NON SOLO ANIMALE!
 
MA COME? MI STAI DICENDO CHE TI HANNO IMPEDITO DOPO LA TUA ESPRESSA RICHIESTA DI FARE QUESTO ALLEVAMENTO,
ma se con l’allevamento si è salvato l’Uro dall’estinzione a causa di una caccia senza misura e ora vive anche in Italia nella forma semi-selvatica del toro e della mucca podolica; con gli allevamenti negli zoo si è salvato dall’estinzione il Bisonte europeo e ora torna in Natura ad impreziosire il paesaggio d’Europa e Italia, e presto anche come pietanza alimentare; così grazie all’allevamento, pur in paesi lontani dai suoi, tornerà in natura l’Ara di Sprix estinta di recente in selvatico, ecc.
 
SE COSI’, CHI TI VIETA DI ALLEVARE INVECE DI ESSERE LUI A CONSIGLIARTI E SPINGERTI AD ALLEVARE IN FORME BUCOLICHE,
E’ COMPLICE QUANTO E PIU’ DI TE DI PERSEGUIRE L’ESTINZIONE METTENDO LE SPECIE A RISCHIO,
ANZICHE’ COLLABORARE SAGGIAMENTE CON GLI ALTRI UOMINI CHE NE HANNO PUR BISOGNO-DIRITTO E FATTO RICHIESTA NEL VERO INTERESSE DI TUTTI, SPECIE E BIOVARIETA’ IN PRIMIS,
INTERESSE CHE PASSA SEMPRE DALLA MASSIMA RIPRODUZIONE E RIPROPAGAZIONE E DIFFUSIONE DEI VIVENTI!
(Testo dal post facebook al link)

————————————

Il fanatismo falso-animalista che sterilizza serialmente cani, gatti, tartarughe, iguane, nutrie, elefanti, ratti, cavalli, agnelli, ecc., in domestico ed in selvatico, e veramente purtroppo ogni animale su cui riesce a metter mano con ogni scusa, come “scuse di maltrattamento e sfruttamento”, motivo per cui, e non solo, le leggi contro lo sfruttamento animale che son degli assurdi giuridici e strumenti nelle mani del falso-animalismo per i suoi progetti di olocausto globale, ancora mascherato ai più da tante carezze e “pucci pucci” agli animali, e da tanta retorica mielosa mistificante, vanno abrogate!

Carezze di Giuda!

 

MA QUELLI ACCANTO A ME AVEVANO PORTATO IL BISTURI E LA SIRINGABei tempi quando si poteva aiutare la Natura chiedendo…

Gepostet von Oreste Caroppo am Montag, 1. April 2019

 

L’olocausto folle falso-caritatevole portato avanti dal Falso-animalismo sposato alla Falsa-ecologia contro praticamente tutto ciò che vive nel mondo animale (e non solo) mostra il totale fallimento e la pericolosità di un approccio verso la natura mosso da principi meramente compassionevoli che demonizzano l’uomo stesso come mero distruttore e pretendono la sua esclusione totale dalla catena alimentare e dal territorio; un fallimento in re ipsa lapalissiano che evidenzia da un lato la nota di pazzia di questo approccio psicopatologico salito in cattedra con baricentro nella civiltà occidentale e da qui irradiatosi a livello globale, come in un balzo uterino alla vista di un topo possiamo dire metaforicamente, senza che i più se ne rendessero conto pienamente; un golpe soft ordito e messo a segno quasi ad ogni livello istituzionale internazionale e locale; dall’altro lato la necessità dell’affermazione del ruolo anche di “giardiniere” curatore e custode di tutte le specie che con intelligenza l’uomo è chiamato a svolgere da saggio superpredatore globale, quale è riuscito a divenire nei giochi dei processi evolutivi terrestri, che deve prendere e sfruttare le altre creature, ma senza estinguere, favorendo la naturalizzazione spontanea e rinaturalizzando, rimboschendo, e ripopolando, allevando e coltivando, scambiando e diffondendo semi e creature, sempre senza ricorrere ad OGM, seguendo sempre il grande esempio simbolico biblico di Noè e della sua Arca, quell’Arca che il Falso-animalismo stava tentando praticamente di affondare!

 

Aderite al Gruppo facebook:

Animalisti contro la sterilizzazione e i biocidi

 


 

ALTRI IMPORTANTI ESEMPI PER APPROFONDIRE LA FALSA-ECOLOGIA:

 

DEPURAZIONE DELLE ACQUE TRAMITE MOLLUSCHI E IN TAL MODO ANCHE CON AUMENTO DELLA BIODIVERSITÀ

e

il caso della Cozza gigante da stagno cinese, un portento della Natura demonizzato dalla Falsa-ecologia!

Nell’ipotesi di una naturalizzazione di neo-bacini lacustri semi-naturali perenni oltre all’introduzione di specie ittiche tipiche ormai dei laghi italiani ed europei, (autoctone ed esotiche naturalizzatesi), in Salento anche importante avere i bivalvi che favorirebbero una certa depurazione naturale delle acque.

Una azione di depurazione naturale gratuita a consumo nullo di energia che si aggiunge alla fitodepurazione attuata dalla flora acquatica, composta da tife, ninfee, canne (Arundo donax, Phragmites australis, Erianthus ravennae, ecc.), ma anche dagli esotici papiri (Cyperus alternifolius e Cyperus papyrus qui per un approfondimento), dall’esotico Loto sacro d’acqua (Nelumbo nucifera qui per un approfondimento), dall’esotico Giacinto d’acqua (che per il razzismo verde si vorrebbe vietare in Italia, cosa che ha visto almeno la sollevazione avversa di alcuni gruppi di vivaisti a livello europeo, vedi articolo), dai giunchi, ecc.! 
“Muovendosi nei sedimenti, ne favoriscono l’ossigenazione influenzando anche tutti gli altri processi chimici che regolano la disponibilità di nutrienti, quali azoto e fosforo, che stanno alla base di tutta la catena trofica dell’ecosistema. La loro presenza, inoltre, fornisce maggiore stabilità ai fondali nei tratti fluviali e torrentizi, riducendo la quantità di detrito asportata a causa delle periodiche e talvolta violente variazioni delle portate d’acqua. La loro estinzione comporterebbe quindi danni agli habitat e agli altri organismi dell’ecosistema.” (Dall’articolo al link)

Microcosmo negli acquitrini dei parchi e giardini del Salento.Piante d' acqua dolce diffuse in Salento: il bordo…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 20. Mai 2017

La Lymnaea (o Radix, o Helix) auricularia!Un' emozionante visione l'apparizione di queste relativamente grandi…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 21. September 2013

 

A beneficio degli enti pubblici che speriamo vi introducano, nei laghi semi-artificiali salentini, i bivalvi d’acqua dolce aventi una funzione purificatrice delle acque, segnaliamo quelli che vivono nei laghi e fiumi della vicina Basilicata ma anche in altre regioni peninsulari da cui attingere, vedi ad esempio l’articolo al link: https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=157854
In Italia poi si sta diffondendo in questi ultimi anni, leggiamo, un bivalve d’acqua dolce che raggiunge enormi dimensione, di origine asiatica, cinese, e la gente dimentica che Cina e India fanno alla fine parte del nostro stesso continente, l’Eurasia, e che a Pechino si può andare a piedi dalla Penisola italiana senza mai doversi imbarcare per mare.
Si tratta della gigantesca Cozza cinese da stagno (Sinanodonta woodiana) la più grossa bivalve d’acqua dolce (con valva che può superare i 30 cm). Che portento! (Foto dall’articolo al link).
E quindi anziché gioire per questo grande mollusco, persino commestibile, gran depuratore naturale delle acque GRATUITAMENTE e poi anche essere vivente che contribuisce a stoccare il carbonio in minerali biocostruiti, quelli della sua conchiglia, carbonio che con la catena alimentare proviene dall’anidride carbonica presente nella biosfera di cui tanto eccessivamente demonizza la Falsa-ecologia, che sia fa? Si grida al danno ambientale e si progetta di sterminare questo grande bivalve! Ed ecco articoli dove non leggiamo, come richiederebbe un saggio approccio positivista, un elogio di queste specie, ma la solita demonizzazione con la solita tiritera del danno, quasi mai davvero dimostrato, a complessivo scapito di specie autoctone, che ormai si fa difficoltà davvero a capire quali siano, o quali siano rimaste di fronte a tanta mistificazione!
Una discussione e analisi scientifica più seria su questi fenomeni di espansione di specie che forse sono favoriti dall’uomo, ma forse neppure, e che riguardano in realtà aree assai più vaste della sola Italia, non viene fatta, o per lo meno non viene divulgata con altrettanta enfasi, si avrebbe il rischio che la gente inquadri questi fenomeni in un più ampio ordo naturalis e ciò farebbe scemare certo interesse verso una favella mediatica ecoterroristica continua e oggi più remunerativa! Il grido “al lupo, al lupo” tira di più perché fa mistificatoriamente leva strumentale sulle paure, che non sulla curiosità di meraviglia che pure è presente nell’animo umano, e ok ad allarmare quando davvero necessario per salvare il prossimo e sé stessi dinnanzi ad un vero pericolo, ma è più che evidente come nella Falsa ecologia il gioco sia sfuggito di mano e si sia smarrita ogni misura e persino ogni pudore accademico!
Per cui scopriamo che anche la Cozza cinese da stagno ha avuto un enorme espansione del suo areale, ben maggiore della sola Italia.
In questo articolo al link leggiamo della sua ampia diffusione negli ultimi decenni in Europa, e anche in Italia sino al sud Italia incluso! Una bella notizia dunque! “Recentemente la specie è stata riscontrata, sia con esemplari viventi sia con valve di animali morti, lungo il bacino del fiume Volturno in Provincia di Caserta (De Vico et al., 2007)“, dall’articolo al link: https://msn.visitmuve.it/it/ricerca/schede-tematiche/specie/anodonta-woodiana/
Per la diffusione di questi molluschi bivalvi di questa famiglia (gli Unionidi) importante è sovente la presenza di pesci d’acqua dolce, idem per questa specie di origine cinese: le larve degli Unionidi (chiamate glochidi) parassitano infatti le pinne o le branchie dei pesci attaccandosi con una sorta di uncino; in seguito si staccano dall’ospite e cadono sul fondo dove maturano ed iniziano a condurre vita libera. Questi bivalvi riescono così ad espandere il loro areale di distribuzione colonizzandone altri attraverso grazie al trasporto tramite i pesci, e così anche l’uomo può contribuire, spostando i pesci, momentaneamente parassitati dai glochidi, ad una introduzione di queste specie anche “umana involontaria”; ciò con l’immissione di pesci, ad esempio i Cyprinidae (tra cui la Carpa comune), a scopo di allevamento e/o ripopolamento. Così la demonizzazione si estende in maniera ancora più globale persino contro le Carpe, come appunto vorrebbe la Falsa-ecologia, se invece non si guarda con altri occhi, più positivisti e meno ecoterroristici, a questi fenomeni complessivi!

P.S.: bellissima notizia, uno studio del 2014 (“2014 – Nuove segnalazioni di Sinanodonta woodiana woodiana per il sud Italia“) rivela che è giunto anche a Sud il mollusco bivalve gigante e perligeno d’acqua dolce: Sinanodonta woodiana! Scrivono a presentazione della studio: “We report here the first record of Sinanodonta woodiana woodiana (Lea, 1834) (Mollusca: Bivalvia: Unionidae) from Basilicata and Calabria, Southern Italy. (…) Recenti osservazioni effettuate in alcune località della Basilicata e della Calabria ci hanno permesso di verificare la presenza recente da parte di Sinanodonta woodiana woodiana (Lea, 1834) ( Fig. 1 A-B ), grosso bivalve della famiglia Unionidae di origini asiatiche. Durante alcune campagne di ricerche finalizzate allo studio della malacofauna di Calabria e Basilicata sono stati effettuati ritrovamenti di S. woodiana woodiana nelle seguenti località: a) lago di San Giuliano, formato dalla diga sul fiume Bradano, dal 1989 oasi del WWF Italia, comune di Miglionico, provincia di Matera, quota 100 m s.l.m., latitudine 40° 36’ 28’’ N, longitudine 16° 29’ 56’’ E, fondo fangoso misto a ciottoli, novembre 2012, W. Renda & G. Colamonaco legit; b) Lago Cecita, comune di Spezzano della Sila, provincia di Cosenza, quota 1133 m s.l.m., latitudine 39° 23’ 15” N, longitudine 16° 32’ 45” E, fondo fangoso misto a ciottoli anche di grandi dimensioni. Gli esemplari sono stati raccolti manualmente, tutti viventi, semiinfossati nel fango, dopo un abbassamento del livello delle acque a scopo di prelievo idrico. (…) S. woodiana woodiana è originaria dell’Asia orientale; il suo areale di distribuzione è molto ampio, dal bacino del Fiume Amur (Russia Asiatica) alla Cambogia, Cina, Giappone, Thailandia, Malaysia e Taiwan (Baba, 2000). Essa fu segnalata in America Centrale (Watters, 1997) e, per la prima volta in Europa nel 1984, in Ungheria (Petrò, 1984); successivamente viene citata per la Romania (Sárkány-Kiss, 1986), Francia, (Girardi & Ledoux, 1989), Slovacchia (Nesemann, 1993), Repubblica Ceca (Beran, 1997), Austria (Reischutz, 1998), Polonia (Bohme, 1998), Ucraina (Yurishinets & Korniuschin, 2001), Germania (Glöer & Zettler, 2005), Serbia (Paunovic et al., 2006), Spagna (Pou-Rovira et al., 2009), Montenegro (Tomovi ć et al., 2013). In Italia fu segnalata per la prima volta in Emilia-Romagna da Fabbri & Landi (1999); altri ritrovamenti si sono poi succeduti in Lazio (Manganelli et al., 1998), in Veneto e Toscana (Niero, 2003), Marche, Piemonte, Umbria e Lombardia (Solustri & Nardi, 2006), Campania (De Vico et al., 2007) con una diffusione com- plessiva evidenziata da Cianfanelli et al. (2007); recentemente, S. woodiana woodiana è stata segnalata anche in Sicilia (Colomba et al., 2013) ( Fig. 2 ). L’introduzione di questa specie nei grandi bacini idrografici dell’Europa è dovuta a causa dell’uomo, in particolare all’immissione, per allevamento e la pesca sportiva, di pesci erbivori del genere Carpius, Gambusia, Micropterus, etc.) portatori di larve parassite (Glochidium) che si aggrappano con una specie di gancio alle pinne o alle branchie dei pesci; successivametne si staccano dai pesci ospiti e si depositano sul fondo, dove si stabilizzano vivendo autonomamente (Castagnolo et al., 1980).”

Basta ecoterrorismo razzista verde contro queste specie che si diffondono e convivono con le specie già presenti, altro che distruttori!
Basta vedere come convivono con tante altre specie nei loro territori originali!
Basta considerare anche la ricchezza di biodiversità in tempi geologici passati nel nostro territorio italiano!

————————————————-

Le Chiocciole giganti africane (Achatina Fulica) starebbero colonizzando il Sud Italia!

MA E’ STUPENDO!

Una Lumaca gigante africana. Foto dal web.

Le Chiocciole giganti africane (della varietà Achatina fulica sinistrosa) starebbero colonizzando il Sud Italia (in particolare per ora la Calabria)!
Originaria dell’Africa orientale (soprattutto Kenya e Tanzania) può superare i 20 centimetri.

Ma stavolta l’ecoterrorismo è oltre ogni misura contro di esse!
Ma del resto lo fanno ormai contro i bambini figli dei no-vax figuriamoci se non demonizzano con le solite scuse questo portento della natura!

Leggiamo questo articolo dal titolo “Lumache giganti invadono il sud Italia”, del 2014, dal link: https://www.segretiemisteri.com/2014/02/lumache-giganti-invadono-il-sud-italia/?fbclid=IwAR1P-b9cHwdXueQ8m1OiOUIee5jUXSq91O9_AQ4gtH3hzOY5N5-fqtODst4

Sono arrivate?
Ok!
Le ha portate l’uomo?
Ok!
Si stanno adattando bene da sole e diffondendo?
Ok!
CHE MERAVIGLIA
GIU’ LE MANI!

Ovviamente sono commestibili! Ma anziché invitare la gente a mangiarle preparandole nei modi sanitari più corretti senza estinguerle, con un prelievo saggio misurato ecosostenibile, parte la caccia alle streghe come da emergenza post scoppio di una bomba nucleare! VERGOGNA!

La loro diffusione poi nel mondo va ben al di là del sud Italia di cui ora si qui si legge, e questa specie rappresenta un esempio di quei “conquistatori della natura” che vano ammirati e studiati con curiosità scientifica di sapere non con spinta propulsiva di olocausto come nell’approccio dei professionisti del biocidio della Falsa ecologia!

“Dove c’è ecoterrorismo non c’è naturalismo!”

“Sono ghiotte di plastica”? Così leggo in questo articolo: https://www.focus.it/ambiente/animali/chiocciole-giganti-africane-achatina-fulica?gimg=38139#img38139

Quale tipo? Davvero? E che aspettiamo a usarle per riciclarla? 

Sono FORTISSIMAMENTE DISGUSTATO dai toni terroristici che infarciscono e offendono la narrazione intorno a questi esseri ed eventi di diffusione che li connotano. Leggete questi articoli e vedrete come si deve dribblare tenendosi lontani dai tentativi meramente demonizzatori e cogliendo i dati di vero interesse naturalistico.
LA GUERRA DELL’UOMO CONTRO LA NATURA IN NOME DELLA NATURA VA FERMATA!
E se proprio sostituita da quella contro chi non si limita a raccontare gli aspetti riguardanti gli esseri viventi e le loro storie ma infarcendo il tutto di coltri di negatività!

————————————————-

Ma non solo si diffondono nuove specie di lumache ma anche loro predatori malacofagi. Può esser il caso di un esemplare con tutta probabilità di Platydemus manokwari che ho osservato su un prato inglese irrigato a Muro Leccese nei pressi della Chiesa di Santa Marina nella tarda notte del 20 ottobre 2018.

Rimando a questo seguente mio post facebook per approfondimento:

 

 

Platydemus manokwari, also known as the New Guinea flatworm, is a species of large predatory land flatworm. Native to New Guinea, it has been accidentally introduced to the soil of many countries, including the United States. It was also deliberately introduced into two Pacific islands in an attempt to control an invasion of the Giant East African Snail (Achatina (Lissachatina) fulica).” (Virgolettato tratto da Wikipedia)

Dunque proprio una specie esotica usata per il controllo biologico di esotiche Chiocciole giganti africane.

————————————————-

Il caso scandaloso del divieto contro il Giacinto d’acqua

BISOGNA USCIRE DA UN’ UE IN PREDA A COTANTA FOLLIA BIOCIDA SE NON SI DOVESSE RIUSCIRE A RIFORMARLA DALL’INTERNO STACCANDO LA SPINA ALL’IDEOLOGIA STRUMENTALE DELLA FALSA ECOLOGIA
Guardate cosa sta provocando il razzismo verde falso-ecologista in Europa!
ARTICOLO del 31 luglio 2016 dal titolo “L’UE vieta la nostra pianta di laghetto – per proteggere la Spagna: giacinto d’acqua aggiunto all’elenco vietato, il che significa che non può essere coltivato o venduto ovunque all’interno dell’Unione“, al link: https://www.dailymail.co.uk/news/article-3716319/EU-bans-pond-plant-water-hyacinth-adding-banned-list-meaning-grown-sold-union.html?fbclid=IwAR1pawZ0jVWVHd65jv57MmdxhzHXz35MQ3LNmhNZwUW1pA34aQU_zECKQaQ
 
I vivaisti Britannici son inorriditi da questo attacco ad esempio contro il bellissimo esotico Giacinto d’acqua usato nei loro laghetti.
Giacinto d’acqua (Eichhornia crassipes), cresce sulla superficie di fiumi, canali e laghi delle regioni tropicali. È originaria del bacino dell’Amazzonia. E stata introdotta e si è diffusa in Africa nel fiume Nilo, negli Stati Uniti nel fiume Mississipi, nel Gange nel Subcontinente indiano, ecc. ecc.
In Italia, l’Eichhornia crassipes è presente in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia. Teme comunque le gelate invernali.
È la pianta da stagno più amata della Gran Bretagna, ma deve affrontare lo sterminio da parte dell’Unione Europea – perché è odiata in Spagna e Portogallo.
Il giacinto d’acqua è stato aggiunto al regolamento sulle specie di alieni invasivi dell’UE, il che significa che non può essere coltivato o venduto ovunque all’interno dell’UE.
Qui, il giacinto d’acqua è uno dei preferiti dei proprietari di laghetti perché protegge i pesci da predatori come aironi e martin pescatori, ossigena l’acqua e impedisce alle alghe di ostruire gli stagni.”
 
Rigettare ogni lista di proscrizione contro le specie sintomatica di Falsa-ecologia!
Una pianta pertanto già così diffusa globalmente, il Giacinto d’acqua, e si arriva a vietarne la vendita in UE! Pazzesco! Invece di inchinarsi di fronte a questi meravigliosi “conquistatori della natura” e limitarsi allo studio e ammirazione! Ma ciò non favorirebbe certe speculazioni fondate sul biocidio o tentativo di biocidio, che persino portano ad avvelenare l’ambiente (vedi esempio).

E così contro la bella Lattuga d’acqua (Pistia stratiotes) ugualmente si sta muovendo una assurda guerra in Campania.

Ma statevi fermi!

Lattuga d’acqua (Pistia stratiotes)

Si tratta di una pianta acquatica galleggiante non ancorata al fondo (idrofita natante). Vive in acque dolci di stagni, fiumi e paludi dei territori tropicali e subtropicali di Africa, Asia ed America del Nord e del Sud dove è originaria. Tuttavia, grazie alle sue caratteristiche di pianta acquatica ornamentale, la lattuga acquatica è stata commercializzata in tutto il mondo come articolo per acquari, vasche e giardini acquatici. Di conseguenza, ha cominciato a crescere in maniera spontanea anche in Europa.

Presente in Italia da almeno dieci anni, è stata riscontrata nei territori di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. La sua individuazione in Campania risale al 2010. L’areale di diffusione è ubicato nella parte meridionale della pianura del fiume Volturno, in particolare nei territori di Castel volturno, Villa Literno e Giugliano in Campania, lungo il confine tra la provincia di Napoli e quella di Caserta.  La Pistia stratiotes è stata inserita nella lista di allerta dell’EPPO!!!! Le nere liste nere …

Bisogna invece invertire completamente il paradigma e trasformarle, percepirle, divulgarle queste bio-presenze come una nuova caratterizzazione dei territori da andare a cercare e ammirare!

Nota: si tratta poi anche di esseri viventi, quando di origine tropicale, come le Lumache giganti africane o il Giacinto d’acqua, che non è neppure facile sopravvivano in Europa durante il freddo inverno, motivo ulteriore per cui l’esagerazione di demonizzazione diventa ancor più esecrabile, e toglie spazio alla curiosità scientifica di sapere se queste specie esotiche riescono o  meno ad adattarsi agli ambienti europei.

————————————————-
E talvolta si è costretti a riconoscere che queste espansioni di areale avvengono naturalmente, magari favorite dall’uomo che crea anche con l’antropizzazione nuovi habitat, ma comunque spontaneamente, è il caso della bella Tortora dal Collare orientale (Streptopelia decaocto) che con caratteristiche sinantropiche si è diffusa anche in Italia vivendo e nidificando anche nei centri urbani.
La più autoctona Tortora comune (Streptopelia turtur) invece ha come suo habitat preferenziale quello dei campi, nelle zone rurali, e la cui vera minaccia è una eccessiva pressione venatoria, motivo per cui opportuna sarebbe un moratoria della caccia in tutta Europa almeno!
EUROPA: 2 ANNI SENZA CACCIA ad alcuna specie!
Condividi e Chiedi:
MORATORIA PRO RINATURALIZZAZIONE!

BRUTTA VITA DI BRUTTA GENTENelle periferie delle città del basso Salento sta tornando a sentirsi la notte il raglio…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 22. Juni 2019

 

Questi fenomeni dei “conquistatori della natura”, ovvero di specie che in poco tempo riescono ad estendere rapidamente il loro areale, lo vediamo in italia con la diffusione delle Nutrie, dei Procioni, dei Gamberi della Louisiana, del Pesce siluro, dei Parrocchetti monaco, del Granchio blu, del Punteruolo rosso, ecc., più o meno grazie all’uomo, (e allo stesso modo specie autoctone, selvatiche o domestiche, europee hanno avuto diffusione in altre parti del Globo, come i Conigli o i Gatti), sono sicuramente avvenuti tantissime altre volte nella storia naturale, anche prima dell’Olocene/Antropocene, (termini con cui possiamo definire i tempi geologici in cui viviamo), e sono altamente interessanti, sia di per sé, sia anche perché in essi vi vediamo un esempio, come in uno specchio, di quanto è già accaduto con il genere a cui apparteniamo, Homo, con la sua immensa espansione praticamente in tutto il  mondo a partire dall’Africa, e senza che fosse una qualche specie più evoluta ad aiutarlo in tal verso. 

Vergognoso è ora vedere piazzare queste specie, comunque di gran successo evolutivo, in liste di proscrizione, non dunque per caratterizzarle dal punto di vista scientifico fenomenologico, ma per demonizzarle come dannose invasive: la famigerata lista delle 100 specie più invasive del mondo, e poi altre liste di demonizzazione, fino per l’Europa una lista delle specie già presenti e bollate esotiche e pertanto da attenzionare/eradicare-estirpare/combattere/vietare che comprende addirittura oltre 3000 specie viventi. Liste in cui persino vi han messo i gatti e i pini …

E’ chiaro che si devono aiutare anche le specie autoctone, (e si devono includere anche le specie domestiche e loro varietà, perché dei falsi ecologisti vorrebbero escludere invece persino queste dalle tutele contro l’estinzione), ma non certo facendo piazza pulita, il deserto artificiale, delle esotiche, ma ripopolando, rinaturalizzando, decementificando, diversificando con più microhabitat diversi, anche includendo in questa visione quelli graditi alle specie sinantropiche che sono gli habitat più influenzati dall’opera umana, senza nulla eliminare di ciò che c’è già!

————————————————-
Demonizzazione, piani di biocidio, soldi pubblici e privati, razzismo verde, purismo verde, fissismo ideologico della natura, scuse di ogni tipo, ecoterrorismo, la natura messa in guerra contro la natura, in un divide et impera, in un presentare ovunque conflitti, il nemico non più l’inquinamento in termini di insalubrità per l’uomo dell’ambiente, o di impatto di grandi opere, ma la parola inquinamento declinata nella forma di specie esotiche che si son diffuse in un ambiente grazie all’uomo e che minaccerebbero le specie autoctone, e contro cui intervenire proprio con grandi opere di ogni tipo, (persino di dubbia efficacia ma di certo grande impatto)!

Il professionismo del biocidio fa parte delle nuove professioni creative. VUOI SOLDI FACILI?Ti guardi attorno. Che…

Gepostet von Oreste Caroppo am Samstag, 25. Mai 2019

 

Come vedete la demonizzazione è ormai ossessivamente contro tutto ciò che è natura e avviene secondo natura più o meno grazie all’uomo e senza sofistificazioni e mistificazioni che permettano speculazioni facili!

TUTTO CIO’ SI DEVE DISINNESCARE!

Ok le specie autoctone, ci mancherebbe, vanno favorite e reintrodotte sempre, ma giù le mani dalle esotiche o domestiche già presenti o che si neo-diffondono, aggiungere senza togliere e combattere direttamente nulla! Operare nell’ottica anche di far tornare i predatori dove assenti, guardare ai parassiti come parte della natura, siano anche esotici. Naturali le parassitosi! Solo così si disinnesca la macchina folle del biocidio!

Senza più passare da un eccesso all’altro, ora anti-autoctone e pro-esotiche come di moda nel recente passato, ora pro-autoctone e anti-esotiche come di moda oggi. Ma è sempre un divide et impera animato da ipocrisia, in questa sorta di corsi e ricorsi.

Così se vi è troppo Bambù dorato esotico e ciò non ti è gradito in una zona, lo può ridurre, una parte la può tagliare, ma non fai una crociata per eradicarlo da tutta Italia, né fai demonizzazione contro di lui, non aizzi una caccia alle streghe!

E allo stesso modo puoi anche proporre pesci più autoctoni da diffondere per il contenimento delle larve di Zanzara, ma senza demonizzare Gambusie e Pesci rossi già presenti in Italia in selvatico e domestico!

ESATTAMENTE COME NON SI DEVE ABUSARE NEPPURE DI GAMBUSIE E PESCI ROSSI!

Nel senso che tutto va fatto cum grano salis, con misura, e avere ambienti anche diversificati senza Gambusie, o senza Pesci rossi, o senza entrambi contribuisce a quella diversificazione di microambienti in uno stesso territorio che favorisce la complessiva compresenza di più specie.

Nei laghetti salentini con Gambusie e Pesci rossi i girini non mancano. E poi ci sono altri laghi temporanei senza pesci dove ben si riproducono gli anfibi e i crostacei! La Falsa-ecologia omologa tutto invece all’inseguimento della bio-povertà!

Gli approcci Falso-ecologisti, animati dalla foga speculativa, non conoscono la misura e il rispetto per la vita, e per cui i professionisti del biocidio sarebbero capaci, inserendosi persino in questo filone naturalistico, ma deformandolo, di imporre la “soluzione” delle Gambusie OGM brevettate da gettare ovunque e magari sterilizzate e il tutto “integrato”, parola che usano furbescamente, “lotta integrata”, per continuare a irrorare pure pesticidi! ATTENZIONE SEMPRE!

Dobbiamo capire che questa è la FALSA ECOLOGIA all' opera, che ha preso tante importanti università italiane tanto…

Gepostet von Oreste Caroppo am Freitag, 11. Mai 2018

 

Nelle visioni miopi e  corrotte, snaturalizzate della Falsa-ecologia, si arriva poi anche ad esempio alla follia di dire oggi i nostri cinghiali “impuri” perché ibridatisi con maiali, (che altri non son che cinghiali domestici, stessa specie), o con cinghiali di altre zone europee che son sempre della stessa specie! Un purismo verde bizantineggiante che trasforma la buona ecologia in falsa ecologia dove si diffonde, come oggi avvenuto in Italia persino in certi ambienti accademici e da qui anche istituzionali! E si arriva addirittura a denigrare gli attuali Cinghiali perché molto prolifici, pazzesco, invece di benedire il tutto come sacro, come dono … ma ci rendiamo conto?! Più prolifici ergo più risorse economiche per tutti, ergo meno rischi di estinzione da un buon prelievo ecosostenibile, invece si inseguono visioni di povertà, che è in primis povertà intellettuale che rischia di danneggiare il paesaggio, la biodiversità presente e rischia di sottrarre risorse che devono andare a beneficio di tutti!

URGE allora tornare anche indietro e disinnescare quei meme strumentali che già tengono in piedi biocidi continui e avvelenanti, di cui neppure ci accorgiamo più, come quello contro le blatte, le formiche, i ratti e topi:

 

Se in un giardino non vedi un Topo, che povertà!Se non sei contento quando lo vedi, che ignoranza!CONDIVIDIAMOTopi e…

Gepostet von Oreste Caroppo am Mittwoch, 5. Juni 2019

VIETARE ALLA RADICE E DEL TUTTO GLI STAMPING-OUTche caratterizzano certo modus operandi di certa pseudo-veterinaria…

Gepostet von Oreste Caroppo am Sonntag, 17. Februar 2019

 

O i trattamenti antialari con prodotti chimici industriali di cui chiedere finalmente la moratoria:

MORATORIA PER UN ANNO NEI COMUNI VIRTUOSI DEI TRATTAMETI ANTIALARE DETTIChe fissa! Quando si proverà ad interrompere…

Gepostet von Oreste Caroppo am Dienstag, 18. Juni 2019

 

RICONOSCERE SMASCHERARE RIGETTARE LA FALSA-ECOLOGIA

che sta creando persino un danno immenso al progresso scientifico inculcando i suoi meme nelle menti di tanti di quelli che avrebbero dovuto formare la odierna comunità scientifica e sono invece stati formati e sfornati a costituzione del suo fanatico esercito di mainstream soldiers, nuovi propagandatori acritici di ecoterrorismo, ecoterrorizzati loro prima e più degli altri, i nuovi rappresentati di erbicidi e pesticidi, i nuovi lupari ammazza-lupi e non solo mascherati da “ecologisti”, sterilizzatori seriali,  taglia-legna eradicatori a tradimento, equilibristi della menzogna pseudoscientifica, espositori di “dati” frutto di distorte alchimie numerologiche, esperti di biocidio, tecnici boia dello stamping-out, “esperti” capaci di sognarsi di somministrare lucrosi farmaci preventivamente a tutti gli animali selvatici quando la fertilità e la selezione naturale sono la loro migliore non dispendiosa medicina, soggetti che di fronte alla Natura non vedono mai la natura, né dentro di sé, né fuori si sé, zavorrati dalle lenti distorcenti dei dogmi, su cui mai hanno riflettuto in prima persona, della Falsa ecologia, perché mai hanno riflettuto sulla loro origine vera schiavizzati intellettualmente inconsapevolmente sotto il principio di autorità per i loro maestri, maestri di professionismo del biocidio della Falsa ecologia!

 

“Viandante sul mare di nebbia”  dipinto a olio su tela del pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich, realizzato nel 1818.

 

SOLO METTENDO IN DISCUSSIONI I DOGMI DELLA FALSA ECOLOGIA E RIBALTANDO I SUOI PARADIGMI TI APPARE TUTTA LA BELLEZZA DELLA NATURA, LA SUA LOGICA, LA SUA MERAVIGLIA (CHE ISPIRA CURIOSITÀ SCIENTIFICA VERA, SAGGEZZA EDIFICANTE E COSTRUTTIVA, NON IMPULSO DISTRUTTIVO ED AUTODISTRUTTIVO), IL VALORE DELL’ECOSOSTENIBILITÀ VERA DELLA CIVILTÀ’ CONTADINA, NON A CASO COMBATTUTA DALLA FALSA ECOLOGIA E DALLA SUA ALA DEL FALSO ANIMALISMO!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *