Uscire dall’inferno dei CANILI del falso-ANIMALISMO: ecco come!

Uscire dall’inferno dei CANILI del falso-ANIMALISMO:

ecco come!

 

 

Per Cani e Gatti IMPORTANTE CONDIVIDI

COME LA COSIDDETTA “ISOLA ECOLOGICA” PER PORTARE I RIFIUTI SENZA GETTARLI ABUSIVAMENTE NEI CAMPI
COSÌ OGNI COMUNE VIRTUOSO O UNIONE DI COMUNI DEVE AVERE UN LUOGO CON DEL PERSONALE DOVE POTER PORTARE CUCCIOLI DI CANE E GATTO GRATIS
e senza nessun impiccio creato ad hoc per tartassare, tassare e multare i cittadini che hanno cani e gatti,
né pertanto costringerli a microchip pro assurde anagrafi canine o addirittura feline dei loro eventuali cani e gatti, né a portarli dai veterinari per speculative operazioni imposte di vaccinazione o sverminazione, né soprattutto per fare vile propaganda o peggio coercizione alla mostruosità senza fondo della sterilizzazione seriale di cani e gatti!
In questo modo si arginerebbe il fenomeno delle cucciolate abbandonate cui taluni cittadini sono indotti dall’attuale sistema che vorrebbe pazzescamente in maniera vergognosa che cani e gatti fossero sterilizzati tutti, de facto quindi estinti, che vuole negare agli animali la loro procreazione e quindi esistenza nel tempo, e il diritto alla fertilità degli animali che è sempre importante ricchezza fisiocratica in capo ai loro proprietari e da non danneggiare né negare mai!

Il vigente malato sistema odierno ha distrutto un meccanismo precedentemente esistente nei borghi per lo smistamento delle cucciolate in eccesso, strumentalizzando il maltrattamento animale in ogni modo, e invece di tornare indietro e ripristinare quel meccanismo ecosostenibile e perfetto esistente, si vorrebbe invece ancor più procedere in questo buio vicolo cieco creato dalle speculazioni del falso animalismo.

VIETARE LE STERILIZZAZIONI COATTE IN PRIMIS DEGLI ANIMALI

DAR MODO A CHIUNQUE DI REGALARE O ANCHE VENDERE CON LA GIUSTA TRASPARENZA LE SUE CUCCIOLATE
spezzando la bugia dell’attuale sistema di dette “adozioni” gestito da associazioni falso animaliste che prendono lauti compensi con la scusa delle spese per ogni animale piazzato e che impongono la sterilizzazione dell’animale, per averne quindi anche il monopolio del così creato settore commerciale.
Per tutto questo anche con un’assurda strumentale propaganda demonizzatoria contro il randagismo e la presenza, che è un bel fatto storico-naturale da apprezzare, dei cani e gatti ferali nel paesaggio; animali sinantropici importanti anche per la chiusura del ciclo dei rifiuti organici in maniera ciclica ecosostenibile, per tener lontani animali selvatici dai centri abitati e masserie per la migliore convivenza dell’uomo con essi, e per tenere limitato il numero di ratti e topi senza che pertanto la gente ricorra ai devastanti veleni rodenticidi, persino perseguendo l’ideologia biocida del folle intento della eradicazione di questi roditori importantissimi anche per le catene alimentari.
Inoltre cani e gatti ferali sono importanti anche per la genetica delle loro specie e varietà in quanto selezionati dalle avversità.

Oggi la falsa ecologia falso animalista ha creato un sistema di assurdi vincoli e accuse, nonché di esosi costi, e persino di fanatiche forze paramilitari in pettorina, per spezzare il bel rapporto sociale ben più equilibrato e plurisecolare che vigeva tra uomini e animali domestici.
Alla visione ottimistica e piacevole del passato ne hanno imposta una odierna nevrotica e pessimista, strillante e acritica, snaturata e snaturante che non a caso si fonda sulla atroce mostruosità della estinguente handicappante sterilizzazione degli animali come suo perno.

Potrebbero anche convertirsi in questo virtuoso nuovo sistema di diffuse “arche di Noè” di smistamento qui proposto anche i preesistenti canili, se si vietasse RIGOROSAMENTE la sterilizzazione in essi, approntandoli però nella forma del bioparco e non certo del lager di gabbie di metallo, piastrelle e cemento come oggi, ma con strutture in legno, muretti a secco, alberi e prati verdi dove anche potersi scavare le loro cucce con le loro stesse zampe, come da loro istinto innato.
In questi luoghi anche poter conferire cani e gatti adulti ovviamente non sterilizzati che non si vogliono per qualche motivo più avere.
Se comunali queste strutture possono poi ridonare gli animali a chi li vuole gratuitamente, con sistema di informazione continuo in merito agli animali presenti donabili, anche con pagine online consultabili in tempo reale; se strutture private devono anche poterli vendere se vogliono, ovviamente con prezzi bassi così da favorire un rapido smistamento senza giacenze prolungate, (e ovviamente senza alcun vincolo di sterilizzazione, né pre-sterilizzati ribadiamo!).
E tutto con un’ottica di normalità senza psicopatiche demonizzazioni di sorta, ben lontani dell’attuale follia dove addirittura viene perversamente demonizzato il fatto stesso che gli animali si accoppiano per cucciolare, simbolo tale demonizzazione di una società fortemente in declino lontana ormai da ogni naturalità in Occidente, degenerata!

No ai canili lager gulag di sterilizzazione seriale!

 

Né ovviamente cani e gatti ferali devono essere visti come qualcosa a priori da cancellare dal territorio, tutt’altro!
Essi costituiscono un sistema di vita in osmosi importante con i cani e gatti di proprietà.

SBUROCRATIZZARE

perché se oggi vengono abbandonati i cuccioli in parte ciò è anche dovuto al fatto sia che ci sono brave persone che non sterilizzano gli animali, sia a causa di un sistema creato ad hoc per perseguitare chi non lo fa, mentre invece chi non sterilizza anche se abbandona è, se spendiamo un attimo a riflettere e non ci facciamo trascinare acriticamente da chi strilla, persona incommensurabilmente migliore di chi taglia le gonadi agli animali e così impedisce ogni cucciolata da qui all’eternità:
chi abbandona dà chance di vita, forse talvolta anche uccide degli esemplari, come ne può uccidere il guidatore più o meno distratto, ma non è impegnato a spendere la sua esistenza per sterilizzare tutti gli individui di quella specie a tappeto per estinguerla nel suo territorio, cosa invece che stanno ORRIBILMENTE facendo proprio le false e i falsi animalisti che si definiscono “volontari” sì certo ma “volontari dell’Apocalisse”!

Leggete questi due articoli per approfondimento in merito:

-) http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/gli-anziani-venditori-diffusori-della-vita-perseguitati-dal-regime-del-falso-animalismo/

-) http://naturalizzazioneditalia.altervista.org/abbandono-dei-cani-ogni-anno-la-stessa-lagna-strumentale-per-legittimare-liper-controllo-sui-cani-e-la-loro-sterilizzazioni-a-tappeto-riflettiamo-per-trovare-soluzioni-vero-animaliste/

 

Testi tratti dal post facebook:

Per Cani e Gatti IMPORTANTE CONDIVIDICOME LA COSIDDETTA "ISOLA ECOLOGICA" PER PORTARE I RIFIUTI SENZA GETTARLI…

Gepostet von Oreste Caroppo am Donnerstag, 30. Mai 2019


IL PARADOSSO DEI CANI ABBANDONATI
ai tempi della piaga mostruosa della sterilizzazione seriale
(RIFLESSIONI)

 

I paradossi del Falso-animalismo: il canile falso-animalista.

 

IL PARADOSSO DEI CANI ABBANDONATI
ai tempi della piaga mostruosa della sterilizzazione seriale
(RIFLESSIONI)

Oggi paradossalmente questo fenomeno, al di là di giudizi morali, letto da un punto di vista più naturalistico, par quasi l’unico modo ormai rimasto alla Natura per rimpinguare rapidamente la popolazione di cani randagi nelle nostre regioni, questo finché almeno non sarà fermata la piaga della sterilizzazione seriale di questi poveri animali amici fedeli dell’uomo, ignari del destino di sterilità che rischia oggi di capitare loro con un futuro ovviamente di malattia e sofferenze psicologiche e somatiche connesse a tale aberrante pratica vivisezionatoria mutilante degli organi genitali.
Sempre che non siano, ahinoi, tutti quei cani abbandonati per le vacanze estive già animali sterilizzati chirurgicamente!

È impressionante scoprire come a volte la Natura muove le sue pedine nei modi più imprevedibili ed inimmaginabili per mantenere alla fine suoi importanti equilibri millenari!
E uno di questi equilibri implica la presenza in Europa di Cani in libertà!
Già nel Paleolitico, e prima ancora della domesticazione, diverse specie di canidi vivevano liberi e si riproducevano liberamente in territorio salentino come dimostra la paleontologia.

Con la domesticazione a partire da lupi e cani selvatici l’uomo ha selezionato le tante razze canine, tra le quali per l’Italia: quella del fiero Cane corso di origine pugliese, quella del possente Mastino napoletano legato al Sud Italia, quella del bellissimo Pastore maremmano-abruzzese, dell’elegante scattante Levriero italiano, del Bracco italiano da caccia, eccetera, eccetera, eccetera.
E ancora dal patrimonio mutevole, ricco geneticamente parlando, dei Cani randagi e degli ancor più selvatici loro progenitori i Lupi (Canis lupus), se conservato come doveroso, sarà possibile sviluppare ulteriori razze in futuro sempre per selezione artificiale.
Del resto, non sempre ma sovente, razza canina uguale: selezione di cani con handicap (nei confronti di una vita selvaggia), conservati come standard della razza di generazione in generazione, a causa della perversione umana o della necessità umana di selezionare certe caratteristiche per meri gusti estetici o per certe altre caratteristiche funzionali nei cani voluti.
Viceversa, statisticamente molto più sani in termini genetici sono i cani randagi che da generazioni si riproducono senza l’azione della selezione artificiale umana, ma sotto le leggi della selezione naturale!

I cani semi-selvatici di comunità sono fondamentali, la loro estinzione, (che sarebbe causata matematicamente dalla loro totale sterilizzazione seriale portata avanti oggi come folle progetto dai “volontari dell’Apocalisse” non a caso eloquentemente definiti), è assolutamente da aborrire per quanto già detto e per altre ragioni.

Essi hanno la funzione di tenere lontani dalle città i lupi, che è bene però stiano nei campi e bene che ci siano in Natura in Italia;
e hanno anche la funzione sanitaria nella catena alimentare di animali spazzini mangiando carogne, ad esempio di animali schiacciati sulle strade, e rifiuti abbandonati organici soprattutto di origine animale.

Ora, se vediamo un bellissimo cane con collare spaesato, non mordace, su una rotatoria, forse abbandonato da poco, possiamo scegliere se chiamare dei volontari o degli addetti comunali per farlo prelevare, oppure lasciarlo lì nella speranza che qualcuno lo recuperi per sé amorevolmente senza sterilizzarlo (o impegnarci noi a tal fine), con il rischio sì che possa finire sotto una macchina, ma anche ugualmente con la probabilistica speranza che possa sopravvivere in salute e diventare un cane semi-selvatico capace di sfuggire all’uomo e continuare a riprodursi con i suoi simili!

Se chiamiamo gli addetti o i volontari, se quel cane fosse sano nel senso di non sterilizzato, diventiamo complici della sua sterilizzazione … per questo meglio lasciare a lui (o operare direttamente per lui per dargli) una chance di riproduzione, che togliergliele del tutto tutte le possibili chance e dunque farlo così uccidere per sempre de facto con la sua coatta sterilizzazione chirurgica!
Del resto quel cane in libertà, ad esempio in sud Italia, sta su un territorio che ha ospitato sempre i cani da millenni e millenni, non vedo perché ora dovremmo gridare “al lupo, al lupo” (per un cane!) per fargli togliere la libertà guadagnata con lo spegnimento della “scintilla di eternità” che brilla nella sua ancora integra capacità riproduttiva, vera possibile chance di vittoria della Vita sulla morte, di Eros su Thanatos!

Fatte queste considerazioni che evidenziano il paradosso odierno, l’optimum massimo oggi per cui impegnarsi politicamente è fermare la piaga mostruosa della sterilizzazione seriale, affinché tutti questi cani possano essere recuperati da volontari affidabili che soprattutto vogliono il bene dei cani e della loro specie e che quindi si guardano bene dal permettere la meschina sterilizzazione chirurgica di questi importanti animali nostri compagni fedeli e che tali devono rimanere nel nostro e loro territorio da millenni e millenni!
Per cui ai “volontari dell’Apocalisse” attuatori della fanatica sterilizzazione seriale occorre sostituire e che si sostituiscano oggi coscienziosi sensibili nuovi “volontari del Paradiso”, salvatori veri di questi cani e della specie che essi rappresentano, e per la quale nascono e vivono tali cani, perché la loro specie continui ad esistere sulla terra!

P.S.: taluni per sostenere la sterilizzazione seriale dicono “creare = crepare”, e per cui avallano la non-creazione, la non-nascita! Pazzesco! Semplicemente psico-patologico.
Ma un cane libero almeno, pure nella certezza che dovrà morire come individuo, ha la speranza di poter far continuare a vivere la sua specie e il suo patrimonio genetico nei figli, un cane sterilizzato è invece un cane che di fatto “crepa”, per usare il loro gergo, in quel momento, quello della sterilizzazione irreversibile, sebbene può sembrare ancora in vita, senza più questa speranza di continuare in parte a vivere nella sua prole, se non si è già riprodotto almeno una volta prima!

 

(Testi tratti dal posta facebook al link)

 

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