Scoperta di graffiti della Grande Guerra sul “Ponte dei Due Laghi” agli Alimini (Otranto)
Scoperta di graffiti della Grande Guerra sul “Ponte dei Due Laghi” agli Alimini in territorio di Otranto
Studio e segnalazione di
Oreste Caroppo
Lettera del 3 novembre 2023
all’Attenzione di
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
Comune di Otranto
Provincia di Lecce
OGGETTO: segnalazione di diversi graffiti incisi nella parte superiore del parapetto in pietra leccese del “Ponte dei Due Laghi” agli Alimini in feudo di Otranto (in provincia di Lecce) e riconducibili assai plausibilmente al tempo della Prima Guerra Mondiale.
Gentilissimi Soprintendenti,
Vi scrivo per segnalarvi l’osservazione, avvenuta casualmente nel pomeriggio del 7 febbraio 2019, di graffiti incisi nella parte superiore del parapetto in pietra leccese del “Ponte dei Due Laghi” agli Alimini in feudo di Otranto e riconducibili assai plausibilmente al tempo della Prima Guerra Mondiale (anche nota come la Grande Guerra, 1914-1918).
Quel giorno osservai (e fotografai) lì fortuitamente un primo viso-testa di soldato della Prima Guerra Mondiale (è il viso mostrato di profilo nell’immagine in incipit in questo articolo e che nelle ulteriori foto indico come “soldato A”), come testimoniato dall’inconfondibile elmetto graffito di profilo (elmetto della tipologia detta Adrian caratterizzante ormai iconicamente la dotazione del soldato italiano nella Grande Guerra), più vari altri graffiti, simboli come croci, date, lettere appuntate, testi, nomi ed il disegno con calco, immagino sia, della silhouette del fucile in dotazione ai soldati italiani di quel conflitto nella prima metà del ‘900.
Nel pomeriggio del 15 ottobre 2023 tornato ad osservare le superfici del medesimo lungo parapetto del ponte ho scoperto e fotografato due ulteriori visi-teste di tali soldati col tipico elmetto allacciato sotto il mento, (li indico nella didascalie delle foto come “soldato B” e “soldato C”), sempre raffigurati di profilo (uno di essi è ben raffigurato fumante pipa, da approfondire se anche il primo viso osservato lì nel 2019 sia raffigurato nell’atto di fumare o meno), nonché altre epigrafi e segni vari. Ulteriori epigrafi con nomi le ho osservate e fotografate lì la mattina del 1 novembre 2023. La sensazione è che si tratti di un corpo di graffiti grossomodo coevi e correlati agli autori dei visi di soldato. Si percepisce poi come non si tratti di incisioni recenti in quanto coperte talvolta parzialmente dalle medesime patine di licheni estese sulle superfici litiche circostanti. Possono però essersi aggiunti certamente graffiti successivi e forse alcuni possono essere anche precedenti agli anni della Grande Guerra, magari già date e nomi di operai o personale di grado superiore correlati ai vari appalti nel tempo per la costruzione e manutenzione del ponte nonché interventi di bonifica nei pressi. Per “effetto lavagna”, potremmo dire, quando una prima persona inizia a incidere o dipingere su una superfice pubblica dei segni poi è più facile che altri lì nel tempo vi aggiungano loro segni.
In dipendenza della luce naturale nelle diverse ore del giorno e condizioni meteo, data anche la possibile ombra di alberi vicini o della inclinazione della luce artificiale nottetempo è possibile accorgersi di alcuni graffiti piuttosto che di altri, ecco perché in alcuni momenti ho notato alcuni segni ed in altri momenti nel tempo altri.
Si tratta di un patrimonio culturale che andrebbe meglio studiato rilevato valorizzato. Sicuramente vi sono altri segni ancora da documentare sul ponte.
I blocchi lapidei calcarei incisi con disegni, lettere e date fanno parte del ponte che passa sul canale che collega al mare Adriatico il Lago Alimini Grande (lago a sua volta collegato da altro canale più nell’ entroterra al Lago Alimini Piccolo o Fontanelle detto). Il ponte è lungo la strada litoranea provinciale SP 366.
Quanto da me fotografato si trova prevalentemente lungo il suo parapetto nella porzione settentrionale
grossomodo come coordinate: 40°12’15.7″N 18°27’26.0″E
Il bel ponte a bassi fornici sicuramente è già vincolato come bene culturale, data l’età di quel manufatto, ma è di importanza prioritaria conoscere e aggiungere questo suo patrimonio storico-culturale di graffiti del tempo della Grande Guerra.
La conoscenza della presenza di questi graffiti è anche importante per evitare che eventuali restauri o opere di manutenzione possano essere effettuate con inavvertito loro danneggiamento o smarrimento o cancellazione.
Il braccio di mare antistante fu interessato durante la Grande Guerra dal cosiddetto “Blocco del Canale d’Otranto” uno sbarramento aeronavale predisposto dagli Alleati della prima guerra mondiale (Italia inclusa) attraverso il Canale d’Otranto tra la Penisola Italiana e i Balcani. Il blocco era mirato a impedire alla Marina imperiale austro-ungarica l’accesso dall’Adriatico al resto del Mar Mediterraneo per minacciare le operazioni dell’Intesa alleata e unirsi alla più debole, ma nonostante tutto minacciosa, Marina ottomana. Il blocco fu efficace nell’impedire alle navi di superficie austroungariche di uscire dall’Adriatico, ma ebbe pochi effetti sui sottomarini fino al 1918, quando venne completato uno sbarramento fisico con reti e boe dell’intero Canale d’Otranto.
Poiché in questi anni non mi sono imbattuto in studi di documentazione di questo patrimonio di graffiti agli Alimini, pur di una certa corposità, nell’eventualità che non vi fosse già stato segnalato lo faccio con la presente lettera.
Vi avevo fatto in questi anni anche dei post su Facebook corredati da queste mie foto per coinvolgere studiosi e appassionati locali intorno alla discussione su questi segni storici della prima metà del ‘900 e dai commenti posso dire che ancor più non è emersa la loro precedente conoscenza in loco.
Link ai miei post facebook in tema
Seguono foto di documentazione
Oreste Caroppo 3 novembre 2023