Evviva anche il CANE PROCIONE diffonde in Italia! Una bio-meraviglia eurasiatica da salvare dal solito biocidio della ormai stucchevole Falsa-ecologia!

Evviva anche il CANE PROCIONE diffonde in Italia!

Una bio-meraviglia eurasiatica da salvare dal solito biocidio della ormai stucchevole Falsa-ecologia!

Cane procione (Nyctereutes procyonoides)

 

I CANIDI DEL FREDDO CHE HANNO SCELTO DI SPINGERSI SIN IN ITALIA
Il bellissimo Cane procione dalla folta pelliccia e che cade in letargo in inverno.
Questa bella diffusione, in controtendenza con il meme strumentale chi grida solo al surriscaldamento climatico del Mediterraneo, i fanatici falso-ecologisti dell’ecoterroristico Global WARming antropico non ve la faranno mai notare, se non dopo averla nascosta dietro tanta misitificazione!
 
Qui lo studio sui primi avvistamenti in Italia nel 2005, in Carnia (Friuli in provincia di Udine): http://web.uniud.it/ricerca/strutture/dipartimenti_scientifica/dian/wildlife/index_html/novita/index_html/procione
 
 
Il Cane procione è originario dell’Asia centro settentrionale incluse aree siberiane. Vive in Giappone, Siberia orientale e Manciuria, successivamente pare si stato rilasciato tra il 1920 ed 1950 nelle foreste della Russia europea nell’area di Mosca come animale da pelliccia e da lì si è espanso fino a giungere in altre aree dell’Europa orientale e centrale fino in Italia. Questa notizia del popolamento della Russia è il dato oggi usato per spiegare questa diffusione.
Non possiamo però non far notare come l’area di Mosca sia legata via terraferma con la Siberia e la Manciuria.  
Interessante anche aggiungere che un suo antenato già dello stesso genere visse comunque in Europa in epoche geologiche passate (vedi al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Nyctereutes_procyonoides#Fossili).
Che sia stato favorito o meno dall’uomo per questo ritorno del medesimo genere di mammifero non deve certo essere motivo di scandalo o eco-dramma, anzi!
Il Cane procione è invece già proprio a rischio di politiche animazziste da razzismo verde pro sua estinzione territoriale cattura-uccisione-sterilizzazione-cattività da scongiurare assolutamente, nel verso invece della massima protezione in Natura, nel verso della conservazione della sua presenza in Europa ed italia e prolificità. Si potrà anche pensare di sfruttare ecosostenibilmente la sua presenza, come per ogni altra specie, certo, ma mai proponendo di estinguerlo!
(Testo tratto dal mio post facebook del 20 dicembre 2016, e miei commenti ad esso, al link: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.9/posts/10211700354934450)
Famiglia di Cani procioni (Nyctereutes procyonoides). Tanuki è il nome della specie in giapponese.

 

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COME TEMEVO, VANNO FERMATI SON DEI FOLLI BIOCIDI!
Ed ecco qui l’articolo dispaccio ANSA (Agenzia Nazionale Stampa Associata) che ben prevedevo, capita la Falsa-ecologia è facile fare e azzeccare queste previsioni: “Nella lista Ue delle specie aliene invasive entra il cane procione” (del 20 giugno 2017 al link: http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2017/06/20/in-lista-ue-specie-aliene-invasive-entra-cane-procione_51ad6cd2-b59e-4439-8247-52ad360d1b56.html?fbclid=IwAR1RPsTDEEs91oTARHTIUBin15Xtrnw1G3Ygb_Ti6g77EydhENmFKoI23K8).
Sopra il testo del post che avevo scritto per informare di questo bell’arrivo in Italia del Cane procione, da solo o aiutato in UE dall’uomo che sia, la sua presenza non è un fatto solo italiano in UE, e dove invitavo a stare attenti alla follia speculativa falso-ecologista UE di razzismo-verde fondamentalista e anti-naturalistico, per una fossilizzazione innaturale della natura. 
Il Cane procione (Nyctereutes procyonoides)
La solita solfa: demonizzati di essere portatori di malattie, (ma anche gli uomini lo sono o sbaglio, visto il gusto odierno per i tanti vaccini coatti?!), e dannosi per la fauna ed ecosistemi locali!?
Ma quale fauna ed ecosistemi locali se con queste trovate speculative stanno mettendo le mani per controllare e distruggere tutto! Tutto, anche ciò che è autoctono da millenni! E poi “siamo tutti alloctoni” a ben vedere, giù le mani, cambia solo il tempo in cui i nostri antenati son giunti in Europa!
Ricordate la Xylella e la sua maxi Frode cancella-Salento letteralmente, “come è partita?” chiedetevi. Quando in tempi non sospetti, anni prima, hanno messo negli ELENCHI anche lì, elenchi dei patogeni UE da quarantena, quel povero batterio, da lì si son legittimati poi a mettere letteralmente a ferro e fuoco, e aggiungiamo a veleno, la Terra d’Otranto, dove quasi non c’è un solo albero d’ ulivo che sia davvero morto sino alla radice per patogeni fino ad oggi!
Ora partono i monitoraggi sul Cane procione, soldi a “ricercatori” mica a fini scientifici, siiii, scordatevi qui la parola scienza, se non la scienza della truffa, ma per vedere dove stanno questi animali dove arrivano e si moltiplicano, e mica per festeggiare come giusto con le scuole locali, sindaco e cittadinanza, ma per aumentare la campagna diffamatoria in quei territori e poi far finanziare dagli stati i piani di cattura, biocidio, gasazione, trappole, sterilizzazioni, lager di detenzione a 5 stelle ma senza più gonadi funzionanti – handicappati insomma dalla sterilizzazione, in definitiva: tutto ciò che può portare a fare sparire questa importante nuova presenza dall’ Europa, persino sebbene sia di provenienza asiatica, un mammifero che cammina sulle sue zampe, ma loro non sanno o non dicono che l’ Europa non è un continente a sé, ma fa parte dell’ Eurasia, è attaccata via terra all’Asia, un tutt’uno di terraferma dove anche tu se vuoi domani ti puoi incamminare per arrivare a Pechino a piedi!
QUINDI NON SEGNALATELI A NESSUNA AUTORITÀ LEGATA AI PIANI DI BIOCIDIO SE LI VEDETE, SOLO A ESPERTI SCIENZIATI VERI SEMMAI CHE SAPETE ESSERE COSCIENZIOSI DI QUESTI ATTENTATI CONTRO LA BIODIVERSITA’ EUROPEA!
Non divulgate le località precise di avvistamento, o come nella Seconda Guerra Mondiale diventerete delatori complici della loro scomparsa!
Ciò finché non saranno abbattuti dalle forze di veri ecologisti europei tutti questi castelli di menzogna contro la vita e la biodiversità europea, paesaggio storico-naturale, antropico e selvaggio, la cui biodiversità consta di specie e varietà autoctone ed esotiche naturalizzatesi da riconoscersi “cittadine UE” per pieno “ius sanguinis” e “ius solis” insieme, “ius naturalis” insomma, di specie e varietà domestiche e selvatiche.
E poi si fanno le campagne contro l’uso del Cane procione per la pelliccia, e qui diventa lo stato, non il privato, l’ ente di sterminio persino per motivazioni più futili falso-ecologiste, di una coprente calda pelliccia!
Fermiamoli ora! Diciamo No, è una questione di consapevolezza della fraudolenza di questi approcci all’ecosistema europeo non da fossilizzare e impoverire con questi nuovi “rastrellamenti” che a quanto pare in Europa vanno di moda sempre, cambiano solo i poveri innocenti perseguitati vittime di queste suicide follie impoverenti l’ Europa stessa! In questo deve consistere un impegno ecologista saggia in politica e nelle istituzioni democratiche.
 (Testo tratto dal mio post facebook del 27 luglio 2017, e miei commenti ad esso, al link: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.9/posts/10213950260540684)
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Diffusione del Cane procione in Eurasia oggi poco prima del sul arrivo, confermato nel 2005 in selvatico anche in Italia.

 

Contro tanto malo razzismo verde una bella notizia dagli zoo virtuosi dove gli animali si fanno riprodurre. Notizia dell’ 11 maggio 2017 nati quattro esemplari di Cane procione nel bioparco di Falconara in Italia! E finché c’è vita c’è speranza!

 

Cane procione

 

 

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