Nella fauna del Salento anche il Cuon alpinus (il Cane rosso selvatico) nel Pleistocene superiore

Nella fauna del Salento anche il Cuon alpinus

(il Cane rosso selvatico)

nel Pleistocene superiore

una specie non estinta

Cane rosso selvatico (Cuon alpinus) in inglese chiamato dhole o indian wild dog
Un canide affine filogeneticamente più ai Licaoni africani che al Lupo, un sorta dunque di Licaone proprio del continente euro-asiatico.
Vedi qui una scheda zoologica su questa specie: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cuon_alpinus
Oggi il suo areale è limitato all’Asia centrale compresa l’area indiana e all’Asia orientale escluse le zone settentrionali della Siberia.
Nel Pleistocene, pertanto nel Paleolitico, il suo areale comprendeva anche l’occidente asiatico e l’Europa che, non dimentichiamolo, altri non è che la propaggine orientale di un unico grande vasto continente, l’Eurasia.
Cuon alpinus (Pallas 1811) from San Sidero (Maglie, Apulia, southern Italy); Late Pleistocene. A Life reconstruction of the animal; b reconstructed head; c complete skull; d San Sidero fossils of C . alpinus; e1 – g2 maxilla and dentary of San Sidero dhole – scale bar.
Suoi reperti fossili sono stati trovati nell’hinterland di Maglie, in contrada San Sidero, e sono oggetto di studio in diverse università del mondo, come apprendiamo anche ad esempio da questo studio scientifico dal titolo “A Pathological Late Pleistocene canid from San Sidero (Italy): Implications for social- and feeding-behaviour – referred to the canid Cuon alpinus unearthed from a Late Pleistocene karst filling deposit at San Sidero (Apulia, southern Italy)”, al link:
Da cui mostriamo con URL questa immagine a fianco.

 

Sul Pleistocene superiore (Late Pleistocene, in inglese): “Il Pleistocene superiore o Tardo Pleistocene (noto anche come Tarantiano) è l’ultimo dei quattro piani dell’epoca del Pleistocene. L’inizio del piano è fissato alla base della fase interglaciale eemiana Riss-Würm prima dell’episodio glaciale finale del Pleistocene avvenuto 126 000 anni fa. La fine del piano è definita a 11 700 BP (prima del presente)” (dal link: https://it.wikipedia.org/wiki/Pleistocene_superiore)

Interessante dal punto di vista naturalistico, quando si considera la fauna del Pleistocene, è che si possono incontrare specie tuttora ancora viventi nel mondo, trattandosi di un periodo in termini geologici e biologico-evoluzionistici comunque molto recente.

Qui alcuni video dedicati alla conoscenza del Cuon alpinus

Chissà se come avvenuto per alcune specie viventi, (piante, animali, ecc,), che hanno esteso negli ultimi anni il loro areale in Italia, più o meno aiutate o favorite dall’uomo, vedi il caso dello Sciacallo dorato (Canis aureus) o della Genetta comune ( Genetta genetta), non possa verificarsi in Eurasia stessa espansione del Cane rosso selvatico (Cuon alpinus).
CONSIDERAZIONI SULLA FALSA-ECOLOGIA
Se l’areale di questa specie dovesse riestendersi oggi all’Europa, evento gradevole come ogni altra diffusione delle specie viventi, l’amara riflessione è che i Cani rossi selvatici rischierebbero oggi di veder sollevarsi contro di essi la Falsa-ecologia,
da un lato la demonizzazione da parte dei professionisti del biocidio, come oggi stanno cercando di cancellare gli entusiasmi generali e ovvi dei cittadini per l’arrivo dello Sciacallo dorato e della Genetta, per essere autorizzati e finanziati a fini di biocidio,
dall’altro  la mobilitazione dei “volontari dell’Apocalisse”, i falsi animalisti capaci di dirli bisognosi di cure, come fanno contro i Cani ferali randagi, per prenderli e, follia, sterilizzarli, secondo il triste destino di sofferenza, morte e folle estinzione, che tali “volontari”, non a caso appellati “dell’Apocalisse”, stanno infliggendo ai nostri preziosi Cani randagi.
Tale forse anche il rischio per lo Sciacallo dorato (Canis aureus) che vive nei Balcani e anche nella vicina Albania e che da alcuni anni, notizia bellissima, si sta diffondendo dal nord-est nella Penisola Italiana sempre più verso sud, e già oltre il Fiume Po, e ci auguriamo diffonda sempre di più verso il sud della Penisola italiana.
Di fatto già oggi i falsi ecologisti stanno tentando di estendere le sterilizzazioni persino contro i Lupi con la scusa di ibridazione con il Cane, li chiamano Lupi-ibridi, una scusa per sterilizzare un bel po’ di Lupi e Cani insieme.
Falsa-ecologia da riconoscere, smascherare e fermare sempre!
Lo studio della Natura e quindi anche della storia naturale, in questo caso con gli importanti contributi della scienza paleontologica che ci raccontano di una ben più ricca biodiversità selvatica in Italia prima della civilizzazione umana post-pleistocenica, permettono di riaffermare la saggezza nell’approccio ecologista contro gli odierni fanatismi e razzismi xenofobi e purismi verdi e le odierne eco-speculazioni biocide.

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