Nella psiche di un maschio umano di fronte ad una donna possibile partner …

NELLA PSICHE DEL MASCHIO UMANO DI FRONTE AD UNA DONNA POSSIBILE PARTNER …

Alla ricerca di una matematica dei sentimenti che è falso siano irrazionali essendo evolutivamente finalizzati comunque alla vita!

 

Cupido-Eros colpito a morte dalla sua stessa freccia.

 

Questa immagine meme che allego (dal link), e che ho qui di seguito de facto commentato, sta circolando in questi giorni in rete, e per me essa è rivelatrice dalla “Vox populi, Vox dei“.

Immagine da un post della pagina faceebook ”Degrado inside” su ”Il momento esatto in cui lui ti chiede quanti uomini ci sono stati nel tuo passato”, marzo 2019.

 

Quando per un maschio umano inizia una relazione con una ragazza che a lui è subito piaciuta come giusto che sia in un colpo di fulmine, ogni cosa è per lui, novello Zeus innamorato, poesia, il primo sguardo verso di lei, il primo suono udito da quella muliebre creatura, il suo odore di ninfa portato dal vento, il primo incrocio di occhi tra preda e predatore, il primo scambio di parole con lei.
È già una storia d’amore indipendentemente da tutto, che non chiede nulla altro per essere così intensa come già è, idealizzazione pura e solo quello conta davvero!
E conta che tale idealizzazione non sia mai distrutta.
Poi entro le prime battute, come nascosta ma in realtà fatidica e fondamentale arriva in Occidente questa domanda, nella odierna civiltà occidentale dove oggi non è previsto che già la donna porti dei segni in vista sul corpo e nel vestire, codificati ed inequivocabili, che indichino al primo sguardo verso di lei la risposta a quella domanda, permettendo o impedendo subito idealizzazione nel maschio interessato alla sua complessiva cogliblile bellezza, così giudicata bella secondo il suo gusto.
Non sempre serve fare questa domanda, per lo meno in Salento, in Italia, è già la ragazza che nelle prime battute verbali sovente dà, con apprezzabile sincerità, la risposta diretta o comunque velata a questa domanda categorica anche se non fatta ancora verbalmente dal maschio, che comunque prima o poi l’avrebbe espressa, magari persino non accorgendosi consciamente del suo impulso profondo verso questa piena conoscenza. La ragazza dà questa risposta nel caso in cui vi sia un numero diverso da zero da confessare.
Che il numero sia poi 1 o grande come quello di uno stormo di storni, (quelli in foto son invece uccelli gabbiani), non cambia esattamente nulla, se il numero non è zero la magia viene in quel momento infranta, la storia d’amore già di fatto iniziata e come tale sempre bella è definitivamente finita, e può essere durata pochi minuti, secondi o qualche giorno che sia. Come una mannaia ogni numero naturale sopra lo zero dato a quella risposta, che sia un numero sincero o un numero fasullo da moltiplicare chissà per quanto, sfracella Eros al suolo, colpito a morte e senza speranza alcuna di risollevarsi dalle sue stesse frecce, comportatesi come un boomerang e divenute avvelenate nel circolare tragitto, dal loro amorevole infatuato scocco sino al loro ritorno, come fossero transitate attraverso una cascata di liquido velenosissimo. È un rischio comunque da correre e che vale la pena correre.
Raro trovare ragazze menzognere che dicono “nessuno” quando non è vero, possono poi mentire sull’effettiva quantità di quel numero, questo sì, o addirittura fare retromarcia e negare dopo la prima risposta sincera e di fronte al cambio repentino e traumatico di espressione di lui, ma a quel punto poco conta essere precise. In ogni caso anche quando rispondessero “nessuno”, la magia è sì salva ma il maschio comunque in maniera latente condurrà altre verifiche per accertare la sincerità della risposta.
Se il numero dato è invece superiore a zero nella mente del maschio umano quella ragazza subisce di fronte a lui una metamorfosi istantanea e totale, diviene un’altra cosa, cambia quasi la percezione psichica dei colori e dei profumi, quelle che erano caratterizzazioni della bellezza diventano difetti, gli epiteti celebrativi mutano in dispregiativi, sempre una donna sia inteso essa rimane, ma non più la sua donna, non più quella dei tuoi sogni, non più così positivamente divina.
Lui può anche continuare a interagire con lei, come no, ma il rapporto sarà da quel momento psichicamente combattuto tra l’attrazione fisica e il forte rigetto psichico per lei. Ed è una guerra tra due draghi nell’anima del maschio, il drago rosso carnale e il drago bianco spirituale, che prima erano stati in perfetta pace e così avrebbero potuto continuare ad essere e a nutrirsi in armonia se quel numero fosse stato nullo.

Simbolico eterno scontro tra due draghi


Il drago rosso è furioso, di una furia folle, e vorrebbe cancellare il passato di lei, mentre il drago bianco è furioso perché sa che tale passato non può essere cancellato, esiste come esiste lei, è in lei, è lei, ed ora è anche in lui, e i due draghi lottano senza che nessuno possa vincere; questa lotta in un loop interminabile tra loro è malattia per il maschio, malessere di vivere, malattia dell’anima che in qualche modo o addirittura in più di uno viene somatizzata, e tutto questo può durare ore, giorni, mesi, persino anni, persino tutto il resto di una vita infelice, e può essere mortale, se non si ha la forza di placare i due draghi allontanandosi da quella donna in cerca di altre donne che permettano ai draghi di pascere in pace insieme sullo stesso verde bucolico pascolo! Solo a quel punto, se ci si allontana da quella donna l’alato fanciullo Eros risorge dal suolo dove si era schiantato, pronto a scoccare nuove frecce!
Se i draghi lottano il rapporto sarà litigioso entro di sé, o anche esternamente conflittuale con lei ad ogni minima banale occasione.

Ora qualche maschio umano potrà dire “per me non è così tutte fantasia dell’autore o forse parla di lui”.
L’autore fa un sorriso e gli dice prendendo una delle più belle massime dell’antichità greca e dei suoi savi:

CONOSCI TE STESSO

In greco antico: γνῶθι σαυτόν (pronuncia: gnōthi sautón)

 

(Testo tratto dal mio post facebook dell’ 8 marzo 2019 al link, e dai miei commenti ad esso)

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Voglio approfondire considerando gli altri popoli quanto questo complesso di giudizi e di idealizzazione della donna e rottura dell’idealizzazione qui discussa sia estendibile ad altre culture umane, ad altre razze ed etnie.

Siamo in un discorso che strettamente poi si lega a quello della gelosia, gelosia anche per il passato di lei nel caso discusso nel mio articolo più nello specifico e a partire da quanto ritengo sotteso anche in quell’immagine meme da cui partono le mie esposizioni.

Gelosia e purezza della donna non contaminata da amore sessuale per nessun altro partner sessuale maschile, (accettato il normale amore di figlia per il padre, o fraterno per i suoi fratelli), un complesso di emozioni e aspirazioni nel maschio umano non anomalo ma legato biologicamente all’impulso a diffondere i propri geni con la sua prole, a continuare ad esistere nella sua prole, non dissimile il tutto dal comportamento del leone (Panthera leo) che conquista un harem di femmine leonesse scalzando il vecchio leone dominante e che come primo atto uccide tutti i cuccioli del vecchio leone per far tornare presto in calore le leonesse e accoppiarsi con loro fecondandole.

Video da YuoTube: brutal lion infanticide and mating

 

Psicologicamente in chiave freudiana per l’uomo si tratta forse della proiezione del complesso di Edipo sulla partner, come la sua nuova “madre” che non dovrà spartire con il proprio padre come è stato invece sentimentalmente per la sua vera madre-nutrice che già apparteneva ad altro uomo, al padre.

Questa gelosia del passato della partner vi è certamente ovunque si dà importanza alla verginità della donna, così è nella Bibbia, (eloquente passo nella Bibbia dal libro del Deuteronomio 22,13-21),

così in Sud Italia fino a pochi decenni or sono, pensiamo al rito presente in Sud Italia e Sicilia del lenzuolo del talamo nuziale sporco di sangue della deflorazione che la moglie esponeva stendendolo fuori dalla finestra in pubblico dopo la prima notte di nozze.

Tradizione nel Sud Italia e Sicilia dell’esposizione in strada dalla finestra del lenzuolo del talamo nuziale con sangue della deflorazione nella prima notte di nozze. Bel disegno dal link: http://rebeccaarcobaleno.blogspot.com/2016/02/comizi-damore-di-pier-paolo-pasolini.html

 

Saggezza antica delle tradizioni del Sud Italia liquidate con troppa faciloneria da certa modernità, le conseguenze, (deflagrazione delle coppie, epidemia dei divorzi, carenza dei matrimoni, instabilità sentimentale, difetto di amore di coppia, ecc.), sono però forse sotto gli occhi di tutti.

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Pasolini : Mi dica, lei pensa qui dalle vostre parti, che sia un grande disonore per una donna arrivare non vergine al matrimonio?
Contadino : Ah no… deve essere vergine.
Pasolini : Deve essere vergine?
Contadino : Madre di Dio…
Pasolini: Ah sì, e se una ragazza non arriva vergine al matrimonio che cosa… non si sposa?
Contadino : Non si sposa. […] Quando te la pigli te la pigli vergine, o niente. Non c’è bisogno che dire.

(Comizi d’amore – 1965, di Pier Paolo Pasolini, intellettuale italiano, vissuto dal 1922 al 1975)

Valori veraci del Sud Italia, l’Italia storica!

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In questo articolo del 2014 sulla tradizione dell’ “esposizione del lenzuolo” nel Sud Italia peninsulare, in Irpinia in particolare, al link, (“l’esposizione del lenzuolo” fa riferimento all’usanza, diffusa in passato nel meridione d’Italia, di esporre sul balcone dei novelli sposi il lenzuolo macchiato di sangue dopo la prima notte di nozze, per mostrare la “virtù” della sposa), vediamo un interessante tentativo di ripresa folkloristica della tradizione, ma più opportuno sarebbe andare al di là del folklore, comunque importantissimo di fronte ad una totale censura di mainstream politically correct, subita negli ultimi decenni di affermazione del consumismo da questa tradizione, e capire i perché di essa, il suo senso, la sua utilità, e capire le conseguenze dell’abbandono radicale quasi imposto di queste tradizioni e dei valori che erano connessi ad esse!
Non limitarsi all’esaltazione degli aspetti rigidi di certi riti, esagerando questi nel racconto per poter poi nascondere le ragioni biologiche e sentimentali di fondo che li ispiravano!

A tal proposito per approfondire invito a leggere l’articolo dal titolo: “TARANTISMO e PERDITA DEL PRIMUS e della VERGINITÀ – alla ricerca del vero profondo riMorso della Tarantata“.

Si esca poi per una buona volta dalla stucchevole odierna diatriba dialettica neopolitica tra patriarcato e matriarcato, tra femminismo e maschilismo, tra sessismo e gender, per approfondire con serietà scientifica le cose e i fenomeni dell’umano come questi.

Tornando al discorso sulla gelosia del maschio e rottura dell’idealizzazione per la partner , tutto questo lo ritroviamo espresso magnificamente nel capolavoro di William Shakespeare la tragedia intitolata “Otello”, di cui cercavo la eccelsa versione filmica del 1995 del regista Oliver Parker, ma trovo comunque questa con gli attori Gassman e Randone del 1957 dove vediamo citate le piante di papavero e mandragola (che pur crescono in Terra d’Otranto):

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L’affermazione del dogma della verginità di Maria,
indipendentemente da come andarono i fatti, se qualcosa di vero c’è in quei fatti narrati, dal punto di vista teologico era inevitabile!
Inevitabile per la Chiesa affermare che Maria era vergine nonostante il matrimonio con Giuseppe, l’idea di un Dio che si sceglie per concepire tra tutta l’umanità una donna già sverginata sarebbe assai poco divina; già sarebbe cosa indegna se lo facesse un maschio uomo mortale, questo il sentire antico e anche in fin dei conti moderno, figuriamoci se lo facesse un Dio antropomorfo maschile che è massima idealizzazione del principio maschile.

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Riflessioni con questo post facebook sul significato e retro-significato del comandamento biblico “non desiderare la donna d’altri”:

"NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI"indica come saggio di evitarla se sia stata già di altri, o solo se il suo stato è di sposata?

Gepostet von Oreste Caroppo am Sonntag, 14. Juli 2019


 

Per approfondimenti sul femminile nella specie dell’Homo sapiens invece leggi:

Disvelato il più grande mistero dell’Amore femminile – il passaggio EVA-LILITH terrore per ogni maschio!

 

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