Il saggio ecologismo imperiale romano versus la vergogna odierna della falsa-ecologia delle sterilizzazioni a tappeto e dei biocidi di ogni specie con ogni scusa
Il saggio ecologismo imperiale romano versus la vergogna odierna della falsa-ecologia delle sterilizzazioni a tappeto e dei biocidi di ogni specie con ogni scusa
-) L’ ECOLOGISMO IMPERIALE ROMANO
-) la decadenza odierna sin nelle bassezze statali del biocidio eviratorio dei cani e dei gatti
-) LA RINATURALIZZAZIONE PER LA RINASCITA
La coscienza ecologista della difesa delle varietà e delle specie si raggiunse persino già all’ epoca dell’ Impero Romano.
Temistio (317 d.C. circa – 388 d.C. circa), filosofo greco, retore, insegnante e alto funzionario dell’Impero romano, così scrisse:
“Quando cacciamo quelle bestie [orsi, cinghiali, leopardi, ecc.], noi badiamo a preservarne la specie, e chi le stermina senza pietà è considerato un profanatore dell’arte della caccia. Noi dunque, che quando si tratta della conservazione dell’ arte della specie abbiamo riguardo per gli animali più feroci, dai quali ci separa non l’ Istro o il Reno, ma la natura stessa, e non permettiamo che si facciano scomparire gli elefanti dalla Libia, i leoni dalla Tessaglia e gli ippopotami dalle paludi intorno al Nilo”.
“Noi” intende la gente e la politica dell’ Impero romano al suo tempo.
Indubbiamente disboscarono delle aree i romani, ma almeno avevano, pare, l’attenzione contro la eradicazione delle specie selvatiche che comunque conoscevano e apprezzavano, e non è poco, avevano il senso della necessità del limite e della misura nel prelievo affinché questo fosse ecosostenibile e non estinguesse le specie, questo emerge da quel passo di Temistio!
Cosa dobbiamo pensare allora oggi di uno Stato tanto degradato quale è il nostro, che doveva per rispetto delle sue radici almeno coltivar tutte le cose buone di quelle antiche istituzioni, che si mette a fare invece leggi volgari quanto inique per sterilizzare tutti i cani e tutti i gatti, senza un limite, ascoltando speculatori falso-scientifici da ingrassare, carcerieri da arricchire e dando sfogo all’ operato di frustati serial killer del biocidio, mettendo così a rischio l’esistenza stessa territoriale dei cani e dei sacri gatti?!
Leggi folli che non possono essere tollerate in uno stato che si chiami italiano Italia.
Rispetto ai nostri padri romani possiamo e dobbiamo fare invece persino di più della loro politica ecologista conservazionistica, come Temistio ci informa per la sua epoca; una politica che tutelava le specie che nel loro Impero vastissimo vivevano, ne consentiva il prelievo anche significativo di unità, ma sempre, a sentire quelle parole, con una gestione attenta a che le specie non ne subissero, neppure in quelle più feroci potenzialmente pericolose per l’ uomo, danni nel potenziale di rapida ripresa numerica e ripopolamento dei loro territori! Intelligenza e sensibilità insieme come giusto e doveroso!
Oggi le Scienze naturali ci permettono di saper anche prima dell’ Impero romano, come dopo di esso e durante il suo corso, quali specie nei territori a causa dell’ uomo, (l’ Homo specie tra le altre specie), sono state estinte, quali habitat compromessi dalla sua azione, e possiamo e dobbiamo nella nuova politica conservazionistica della Rinaturalizzazione riattingere ai territori vicini o meno in cui ancora quelle specie e varietà sono sopravvissute per ricostruire gli habitat e ripopolare le terre da cui erano scomparse sempre a causa dell’ uomo, in uno spirito quanto più possibile di tolleranza verso quelle specie che anche grazie all’ uomo si sono naturalizzate nel nostro territorio!
(Dal mio post facebook del 2 ottobre 2016, al link, dove nei commenti troverete link ad articoli scandalosi con le folli proposte del falso-animalismo e della falsa-ecologia per eradicare cinghiali e cervi in Italia, con ogni scusa ed il suo contrario, con la sterilizzazione chimica o chirurgica! Pazzesco! Sapere per fermare tante degenerazione!)
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E PERSINO SI TROVANO SITI PER LA PUBBLICIZZAZIONE DELLA STERILIZZAZIONE CHIMICA DEGLI ELEFANTI NELLA SAVANA … CI RENDIAMO CONTO?!
Da quel sito questa foto di copertina:
Vi rendete conto? Propongono di sterilizzare gli elefanti nella savana per contenerne il numero …
Il loro sito era stato bloccato, ma ora è preoccupatemene tornato attivo, questi sterilizzano gli elefanti=estinguerli come fanno i cacciatori di zanne di avorio bracconieri senza limiti, nessuna differenza ai fini conservazionistici:
A 10 year challenge that matters. This will not be the end for our elephants # Lets protect Africa Elephants # say no to…
Publiée par Rugaya Richie sur Samedi 19 janvier 2019
E mentre si sensibilizza il mondo contro l’assassinio degli elefanti per l’avorio, quasi nessuno protesta contro o solo criticamente comprende lo schifo della sterilizzazione degli elefanti, che dove in sovrannumero possono essere spostati dove ridotti dal bracconaggio!
Idem sta avvenendo contro gli Elefanti indiani in Asia, anche lì piani di sterilizzazione, il marciume occidentale che dilaga!
Qui in questo articolo dal titolo “Sterilization to control elephant population?“, del 15 ottobre 2015, al link, apprendiamo che in Africa sugli Elefanti africani han già attuato la sterilizzazione chimica “con successo” la sterilizzazione chimica con “vaccino contraccettivo”; “la immuno-contraccezione è una tecnica di contraccezione che induce cambiamenti ormonali nelle femmine di elefanti. Finora, questa tecnica non è stata provata su Elefanti asiatici, ma il modello ha avuto un discreto successo negli Elefanti africani”, e ora passano ad attuarla sugli Elefanti indiani perché in sovrannumero! Magari poi gli animazzisti vietano alle popolazioni locali di mangiare la carne di elefante, è chiaro, bisogna comprare quella degli allevamenti industriali di bovini per i quali la foresta viene disboscata, non quella di un animale in sovrannumero che vive in simbiosi con la foresta!
POSSIBILE CHE NESSUNO VEDA IL MARCIUME DI FONDO indotto nel rapporto uomo-natura oggi che cavalca il sentimento di pancia di deficienti occidentali o occidentalizzati snaturati a fini speculativi, per di più trasformandoli in servi, nell’ animazzismo di questo “castrante” degrado umano!!!
Il “vaccino” dovrebbe curare-prevenire malattie, qui usato per prevenire la vita! La proliferazione della vita presentata come malattia, un classico della degenerazione del falso-animalismo!
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Ma sterilizzano persino furetti, conigli, ratti e criceti, addirittura chirurgicamente non solo chimicamente!
E persino …
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Ma sterilizzano e vogliono con ogni scusa di tutto nella falsa-ecologia e nel falso-animalismo, leggi questi miei post e i miei commenti ad essi per capirlo, con i link di documentazione, ogni animale domestico, ogni animale esotico naturalizzatosi nei territori, ogni animale selvatico, (tigri, leoni, pecore, nutrie, procioni, ecc., ecc.):
-) IMPORTANTE RICCO POST: https://www.facebook.com/oreste.caroppo.9/posts/10217707998921795
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BASTA STALKERAGGIO CONTRO CANI E GATTI
Devono i Cani e Gatti andare a passeggio per la nostra Città, predare Topi e Ratti, e respirare i feromoni del calore delle Cagne e Gatte da ingravidare dopo feroci azzuffamenti o no?!
È vietato?!
Certo che no! Specie poi in una città civile e di cultura come la nostra, cultura naturalistica. da aborrire le mode volgari del falso-animalismo sterilizzatore della falsa-ecologia! Segno massimo della degenerazione snaturalizzante odierna dell’Occidente da cui tenersi debitamente lontani.
Va assolutamente stigmatizzato lo stalkeraggio verso Cani e Gatti a passeggio per la città, catturati e le cui foto vengono pubblicate su facebook con testi di allarme come fossero stati abbandonati o fossero scappati di casa.
Bee venga fare foto da pubblicare con toni invece di gioia per queste vive presenze e i loro cuccioli!
Se qualcuno ha Cani o Gatti che scappano ben venga che lo segnali lui prima e tutti allora a cercare, ma la nostra città, come tutto il Salento, deve aver la sua bella nutrita popolazione di Cani e Gatti di proprietà fatti passeggiare liberamente e di Cani e Gatti ferali liberi da cui chi vuole ne può adottare, se non li sterilizza; una popolazione fondamentale per la bellezza del paesaggio, la sua biodiversità, la storia naturale e umana, il contenimento dei Topi e Ratti importanti anche loro ma da contenere nel numero attraverso questi loro predatori per evitare eccessi numerici dei roditori e veleni rodenticidi o sterilizzanti che uccidono o avvelenano anche Cani e Gatti, e per tener lontani dal centro urbano Lupi, Volpi, Cinghiali, Faine ed altri animali selvatici che è bene vi siano ma siano nella campagna per la migliore convivenza oggi uomo-animali.
Ovviamente Cani e Gatti veri, ergo assolutamente non vilipesi handicappati dalla sterilizzazione che ne fa grassi stanchi capponi, che li rende estinti postdatati e parassiti zombie per la loro specie cui sottraggono spazio e risorse che è bene vadano ai loro simili fertili cui è affidato il futuro della loro specie nel nostro territorio!
(Dal post facebook del 1 ottobre 2018 al link)
VIETARE ALLA RADICE E DEL TUTTO GLI STAMPING-OUT
che caratterizzano certo modus operandi di certa pseudo-veterinaria odierna che con la scusa di più o meno vere epidemie, con rischio più o meno vero di zoonosi ovvero passaggio di esse all’uomo, o senza di esso, ricordiamo solo ad esempio il caso della truffa dell’Aviaria, o con la scusa di contaminazioni ad esempio da Diossina come nella zona di Taranto, fa strage imposta di interi allevamenti, vere e proprie folli ecatombe, sebbene non tutti i capi che vengono abbattuti siano realmente affetti dalla patologia detta, ciò giustificato con la scusa di una psicopatica prevenzione olocaustica che rappresenta l’apice del degrado della pseudo-epidemiologia odierna. Nel caso ad esempio della contaminazione da Diossina pur sapendo che facendo brucare gli animali in altra zona non contaminata per un tempo sufficiente essi avrebbero potuto naturalmente depurarsi da tale contaminazione.
Esattamente ciò che si voleva fare in Puglia contro gli alberi di Ulivo, e non solo, eradicandoli nella frode della Xylella nel campo della pseudo-agronomia dei nostri giorni, (ulivi nessuno dei quali è davvero morto, m tutti son ripollonanti, mentre si diceva sarebbero tutti morti per giustificare la loro eradicazione a tappeto), facce di una stessa medaglia che si chiama Falsa-ecologia da riconoscere, smascherare nei suoi paradigmi di speculazione, controllo egemonico e biocidio facile, e fermare!
(Dal post facebook del 18 febbraio 2019 al link)
Eco-follia: quando è troppo è troppo
NO ALLA MICROCHIPPAZIONE A TAPPETO DEL VIVENTE!
Già da alcuni anni cominciavamo a vedere nei documentari la cattura con sedazione, reti o altri metodi degli animali selvatici per installare loro degli anelli di riconoscimento o altro segnale volto al riconoscimento, fino a passare poi a radiocollari, microchip e altri dispositivi elettronici con rilevamento GPS di posizione e invio dei dati con mezzi satellitari.
E finché si trattava di pochi casi all’inizio per ciascuna specie il tutto era più che tollerabile, anzi avallabile in quanto si trattava di trarre dati scientifici per la conoscenza delle varie specie.
Ma oggi sembra che si stia arrivando ad un eccesso folle e smisurato, appare come se si voglia microchippare e rilevare con radiocollari o GPS ogni creatura selvatica di ogni specie, chiaramente il tutto con costi esorbitanti ed instaurando sui selvatici un controllo praticamente identico a quello già attuato nei confronti del bestiame domestico, e non solo quello antico con i marchi a fuoco del passato ed altri mezzi, ma quello odierno con cartellini infilati nelle orecchie del bestiame soventissimamente causa di infezioni, e cosa ancora più folle con i microchip persino di ogni cane e gatto, padronale o libero, ecc., ecc.
E ciò con scuse di ogni tipo, scientifiche, sanitarie, padronali, ecc.
L’estensione di tutto ciò parossisticamente nel verso persino di ogni gatto svuota di ogni nobile significato ormai il tutto e mostra come sia diventato priorietariamente, oltre che strumento di burocratizzazione speculativa, anche strumento egemonizzante di controllo,
un sistema che vuol estendersi ad ogni pianta oggi, persino, vedi solo ad esempio il passaporto per le piante con scusa Xylella in Puglia, e tante altre scuse per tante altre specie del vivente.
E poi pensiamo anche al fastidio e all’interferenza con la vita selvatica di un animale della presenza su di esso di un ingombrante radiocollare o di un macro-dispositivo elettronico attaccato alle penne di un uccello.
Non si tratta di animali domestici sui quali un collare può essere facilmente rimosso, e che per la loro vita usufruiscono anche dell’aiuto dell’uomo, pensiamo ad esempio ai bei collari con campanelli e sonagli di mucche e capre al pascolo, o alle briglie di un cavallo domato, o al collare “vreccale” con spuntoni di ferro dei cani pastore per difendersi dai lupi, o al bel collarino con la medaglietta con scritto l’indirizzo del padrone al collo di un cagnolino in libera passeggiata.
Occorre capire tutto ciò che sta avvenendo in questi ultimi anni, capire che è impero e burocratizzazione del vivente di chi vuol fissare le cose e controllarne economicamente a suo tornaconto anche e soprattutto il cambiamento, e il cambiamento è nella continua riproduzione del mondo vivente, nella sua fertilità che è democratica ricchezza fisiocratica, la ricchezza tra le più importanti, che così si sta monopolizzando nelle mani di pochissimi.
Quindi attenti a discernere ciò che è fatto con misura ed è utile scientificamente per la conoscenza pura fine a sé stessa e per poter anche guidare come meglio intervenire per i ripopolamenti di specie a rischio estinzione, da ciò che è invece freno alla massima diffusione, che passa anche dal libero allevamento e dalla libera coltivazione, della vita, nel libero territorio in selvatico, come per il cane e il gatto nella dimensione più popolare sinantropica.
(Dal post facebook del 18 febbraio 2019 al link)
PER APPROFONDIRE LEGGI:
Ma chi è il PROFESSIONISTA DEL BIOCIDIO della FALSA-ECOLOGIA? E che legami ha con i FALSI-ANIMALISTI?
e
C’è della razionalità nella PAZZIA degli Animazzisti: ESTINGUERE CANI, GATTI, ECC. il loro folle progetto de facto!